- Dalle audizioni della commissione d’inchiesta sull’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021 emergono sempre più le responsabilità dell’ex presidente.
- Il procuratore generale Merrick Garland aveva promesso di fare “tutto il possibile” per fare emergere la verità. Davanti a lui però c’è una scelta non facile e che potrebbe avere conseguenze dirompenti al di là della singola vicenda.
- Per i progressisti se Garland decidesse di non andare avanti con il processo sarebbe la prova finale che l’amministrazione ha tradito le attese e che quindi i democratici non siano più affidabili. Porterebbe a un astensionismo forte nelle elezioni di metà mandato, con conseguenze potenzialmente anche più grandi per la tenuta del partito.
Il dilemma del procuratore che può decidere il futuro politico di Trump


24 luglio 2022 • 13:02Aggiornato, 24 luglio 2022 • 13:03