Si chiude così il procedimento che vedeva il tycoon sotto accusa per aver istigato l’assalto a Capital Hill del 6 gennaio. Per Trump è finita «la caccia alle streghe» continuerà «a lavorare per rendere l’America di nuovo grande». Il leader dei senatori McConnell ha votato per l’assoluzione ma ha detto di ritenere l’ex presidente moralmente responsabile
Il Senato ha assolto Trump nel secondo processo per impeachment. Con 57 voti a 43 a sostegno dell'accusa, l'Aula si è pronunciata determinando il proscioglimento dell'ex presidente, sotto inchiesta per aver istigato l’assalto a Capitol Hill il 6 gennaio. Sette senatori repubblicani si sono espressi per la condanna, che sarebbe scattata con 67 voti a favore dell'accusa sui 100 totali. Mai i due terzi dei senatori, numero necessario per la condanna, non sono stati raggiunti. Trionfante l’ex presidente Donald Trump, preoccupato invece il presidente democratico Joe Biden.
Trump va avanti
Trump si era salvato dal primo impeachment nel settembre 2019. All’epoca l’accusa era di avere chiesto al presidente ucraino di incriminare Biden, candidato alle primarie dei democratici. Dopo aver incassato la seconda assoluzione ha dichiarato che è finita la «caccia alle streghe» e ha ribadito che continuerà a difendere «la grandezza dell'America»: «Il nostro meraviglioso movimento storico e patriottico per fare l'America di nuovo grande (Make America Great Again è il suo motto) è solo all'inizio, nei prossimi mesi avrò molto da condividere con voi e non vedo l'ora di continuare il nostro incredibile viaggio insieme per conseguire la grandezza americana per tutti», ha affermato Trump dopo il risultato. Da quando ha lasciato la Casa Bianca, lo scorso 20 gennaio, il tycoon ha continuato a ripetere che non lascerà la scena politica.
«Il giorno più buio»
Dopo aver votato per l'assoluzione di Trump, il leader dei senatori repubblicani Mitch McConnell ha comunque ribadito la sua condanna contro l'ex presidente, definendolo «praticamente e moralmente responsabile» per l'attacco al Campidoglio.
Nancy Pelosi, la speaker dei democratici, ha detto che McConnell è stato «patetico» e ha criticato il leader repubblicano per essersi rifiutato di convocare subito il Senato per iniziare il processo, quando Trump era ancora in carica, e di aver usato poi questo ritardo come motivo per assolverlo: «Apprezzo i senatori Repubblicani che hanno votato secondo coscienza e per il nostro Paese – ha scritto su Twitter –. Il rifiuto degli altri repubblicani del Senato di ritenere Trump responsabile sarà ricordato come uno dei giorni più bui e degli atti più disonorevoli nella storia della nostra nazione».
La preoccupazione di Biden
Il presidente Usa, Joe Biden, ha usato toni cupi: «Anche chi si oppone alla condanna, come il leader della minoranza al Senato McConnell, crede che Donald Trump sia colpevole» della «violenza scatenata in Campidoglio» e «questo triste capitolo della nostra storia ci ha ricordato che la democrazia è fragile» e che «deve essere sempre difesa». Il presidente ha aggiunto: «Dobbiamo essere sempre vigili», sottolineando: «la violenza e l'estremismo non hanno posto in America. E che ognuno di noi ha il dovere e la responsabilità come americani, e soprattutto come leader, di difendere la verità e sconfiggere le bugie». Occorre guarire «l'anima stessa della nostra nazione. Questo è il compito che ci aspetta. Ed è un compito che dobbiamo intraprendere insieme. Come Stati Uniti d'America».
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