Dopo l’approvazione della legge finanziaria, i manifestanti hanno assaltato il Parlamento, secondo i media ci sono almeno 5 morti e più di 30 feriti
Sono almeno 5 i manifestanti morti e più di 30 i feriti dopo l’assalto al parlamento a Nairobi, in Kenya, in seguito all’approvazione della legge finanziaria, avvenuta martedì.
I motivi e le azioni della protesta
Con la nuova norma il governo del presidente William Ruto, in carica dal 2022, aumenta le tasse sui prodotti di uso quotidiano, come olio da cucina e assorbenti ma anche su automobili e transazioni bancarie.
Le proteste di questi giorni hanno costretto il governo a ritirare alcune tasse particolarmente contestate, come quella del 16 percento sul pane e una tassa annua sul possesso di automobili.
Da quando è diventato presidente, Ruto ha aumentato notevolmente le tasse con l’obiettivo di risanare la situazione finanziaria del Kenya e ridurre il debito pubblico, che ammonta a circa 75 miliardi di euro, più del 70 percento del Pil.
Migliaia di persone hanno protestato fuori dal parlamento keniota, per poi riuscire ad entrare nell’edificio: alcuni deputati sono riusciti a uscire mentre altri si sono rifugiati nei sotterranei della struttura. Durante le proteste si sono sentiti spari fuori dal parlamento, che hanno causato morti tra i dimostranti.
Gli agenti di polizia hanno provato a disperdere la folla lanciando gas lacrimogeni e con gli idranti, poi sono stati sparati sia proiettili di gomma sia veri mentre le persone avanzavano nel quartiere degli affari lanciando pietre.
Tra i manifestanti anche la sorellastra di Obama
Tra i dimostranti c’era anche l’attivista, sociologa e giornalista Rita Auma Obama, sorellastra dell’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama, che ha raccontato alla Cnn di essere stata colpita dai gas lacrimogeni: «Non riesco più a vedere, mi hanno sparato i lacrimogeni».
A manifestare sono soprattutto giovani, che sventolano bandiere keniote e avanzano al grido di «Siamo pacifici», ma ci sono state anche azioni violente. Le proteste vanno avanti da martedì 18 giugno, nella notte tra martedì e mercoledì sono state arrestate almeno 200 persone, tra cui alcuni membri di Amnesty International.
«Vogliamo chiudere il parlamento e ogni parlamentare dovrebbe dimettersi» ha detto un manifestante, Davis Tafari, a Reuters mentre cercava di entrare nel Parlamento. Le manifestazioni avvengono in 30 su 47 contee del Kenya.
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