LA CONTROFFENSIVA DEGLI UCRAINI E LA campagna elettorale
Intervista a Filippo Andreatta:«Per arginare la Russia non basta essere atlantisti, serve più Europa: che farà Giorgia Meloni?»
Ukrainian servicemen fire to Russian positions from anti-aircraft gun in Kharkiv region, Ukraine, early Wednesday, Aug. 24, 2022. (AP Photo/Andrii Marienko)
«L’attuale legge elettorale costringe a formare alleanze anche eterogenee, ma non è escluso che questa ricomposizione basata sull’omogeneità in politica estera possa avvenire in un secondo momento, dopo il voto».
« Le coalizioni che vediamo oggi avranno molte difficoltà a restare compatte di fronte ai dilemmi che ci attendono in politica estera».
«Non basta l’atlantismo: se ci aspettano anni di tensioni con la Russia, ci sarà bisogno anche di più Europa. E bisogna vedere che posizioni prenderà Meloni, una svolta europeista sarebbe ancora più sorprendente e rilevante di quella atlantista».
FOTO Ukrainian servicemen fire to Russian positions from anti-aircraft gun in Kharkiv region, Ukraine, early Wednesday, Aug. 24, 2022. (AP Photo/Andrii Marienko)
Nato a Modena nel 1984. Ha studiato economia alla Bocconi con l’idea di fare il giornalista. Ha lavorato per la Gazzetta di Modena, Radio24, il Foglio, il Riformista e poi dal 2009 al Fatto Quotidiano, di cui è stato prima responsabile dell’economia e poi vicedirettore. Nell’estate 2019 si è trasferito negli Stati Uniti per lavorare e studiare alla University of Chicago - Booth School of Business, dove ha curato il sito ProMarket.org dello Stigler Center diretto dal professor Luigi Zingales. Ora è direttore di Domani.