Gli attacchi su Beirut hanno seminato «panico diffuso», ha denunciato l’Onu. Nel sud, l’esercito israeliano ha demolito una torre di osservazione Unifil, in modo deliberato. Le Nazioni Unite hanno poi lanciato l’allarme sul «rischio di annientamento della popolazione palestinese attraverso morte e sfollamento». Blinken oggi sarà nuovamente in Israele, dove è arrivato anche Tajani
Un’altra giornata di pesanti attacchi israeliani su tutto il territorio libanese: a sud, l’Idf ha demolito una torre di osservazione della missione Unifil, «in modo deliberato». L’ultimo attacco dell’Idf di una serie, contro le basi Onu, per far pressione sulle forze di peacekeeping affinché abbandonino le loro posizioni. Sono stati poi segnalati raid su diverse aree di Beirut, che, secondo le Nazioni Unite, hanno «seminato panico diffuso», coinvolgendo anche la zona vicino all’aeroporto, unico punto di scalo del paese. Israele ha riferito di aver colpito postazioni di quello che è considerato il gruppo finanziario di Hezbollah, mentre l’istituto al-Qard al-Hassan, ha assicurato di aver adottato «tutte le procedure necessarie» e ha fatto sapere che «i depositi sono al sicuro». La nuova offensiva nel nord di Gaza porta al «rischio di annientamento della popolazione palestinese attraverso morte e sfollamento», ha denunciato l’Onu in un rapporto.
Il Segretario di stato degli Usa Antony Blinken si recherà nuovamente oggi in Israele per nuovi negoziati sul cessate il fuoco. A Tel Aviv è arrivato anche Antonio Tajani, che andrà anche in Palestina. Parlando con il ministro degli Esteri Israel Katz, Tajani ha insistito, tra le altre cose, sulla necessità di investire su una soluzione diplomatica dopo la morte di Sinwar e ha chiesto di tutelare e agevolare l’arrivo di aiuti a Gaza. Con il primo ministro palestinese, Tajani ha invece sottolineato l’impegno italiano per il raggiungimento della soluzione con due popoli e due stati e per gli aiuti a Gaza e in Cisgiordania. Netanyahu ha invece rassicurato il ministro italiano sulla sicurezza dell’Unifil.
A Damasco un missile israeliano avrebbe fatto esplodere un’automobile uccidendo l’autista. L’auto si trovava nel quartiere della sede dell’Onu e nel quale si stava tenendo una cerimonia in memoria del deceduto capo di Hamas Sinwar.
PUNTI CHIAVE
17:52
Forte boato a Tel Aviv
17:36
A Damasco è esplosa un'auto nel quartiere della sede dell'Onu e dove era in corso una cerimonia per Sinwar
16:30
Netanyahu rassicura Tajani sull'Unifil
16:26
Tajani conferma all'Anp la volontà di lavorare per la soluzione due popoli e due stati
14:39
Tajani incontra Katz: "Riaprire la strada alla politica e alla diplomazia"
11:26
L'esercito israeliano ha chiesto scusa per l'uccisione dei soldati libanesi
08:34
Onu, rischio annientamento della popolazione palestinese
08:26
Israele attacca la società finanziaria di Hezbollah. L'istituto: «Depositi al sicuro»
08:25
Uccisi tre soldati dell'esercito libanese nel sud
08:20
Unifil, Israele ha demolito una torre di osservazione
L'amministrazione Biden preoccupata per i documenti filtrati sul contrattacco di Israele verso l'Iran
Il portavoce della Casa Bianca John Kirby ha parlato con i giornalisti, esprimendo la preoccupazione dell'amministrazione per i documenti che sono filtrati dal Pentagono sui piani di contrattacco di Israele verso l'Iran. Kirby ha anche detto che gli Usa hanno iniziato dei colloqui con Israele per il cessate il fuoco ma ha anche riferito che "Non posso sedermi qui oggi e dirvi che i negoziati stanno per ricominciare a Doha o al Cairo o in qualsiasi altro posto".
Tajani esprime solidarietà a Herzog per attacco Iran
Il ministro Tajani ha anche incontrato il presidente israeliano Isaac Herzog, confermando il proprio sostegno al paese e esprimendo vicinanza per il recente attacco dell'Iran.
Forte boato a Tel Aviv
I reporter dell'Ansa che si trovano a Tel Aviv hanno riferito di un boato molto forte a Tel Aviv alle ore 18:33 locali. Secondo l'Idf è stato provocato da un razzo proveniente dal Libano esploso nel centro della capitale in un'area aperta. Non sono scattate sirene e difesa aerea perché il razzo non era diretta verso aree popolate.
A Damasco è esplosa un'auto nel quartiere della sede dell'Onu e dove era in corso una cerimonia per Sinwar
L'agenzia stampa Afp ha riferito che a Damasco, la capitale della Siria, è stata colpita e fatta esplodere un'automobile che si trovava nel quartiere del ministero dell'Informazione e della sede locale delle Nazioni Unite. Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani l'esplosione è stata causata da un missile di un drone israeliano e ha ucciso due uomini e ha fatto tre feriti. Uno dei morti era un uomo non siriano alla guida dell'auto. Nel quartiere era anche in corso una cerimonia in memoria di Yahya Sinwar.
In Libano sono state colpite tre ambulanze e sono morti 4 soccorritori
In alcuni raid dell'Idf in Libano sono state colpite e danneggiate tre ambulanze libanesi, come riferisce il ministero della Salute locale. Negli attacchi sono morti 4 soccorritori e 5 sono rimasti feriti.
Secondo l'agenzia Wafa oggi sono morte 29 persone a Gaza
Oggi gli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza hanno provocato la morte di 29 palestinesi, tra i quali anche bambini, secondo l'agenzia Wafa. Tra questi, almeno 17 sono morti in attacchi di diverso tipo al campo profughi di Jabalia.
Tajani chiede un progetto di ripristino delle infrastrutture a Gaza
Al termine dell'incontro con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha detto di aver discusso anche del futuro di Gaza, per il quale l'Italia chiederà che ci sia alla fine delle guerra un progetto di ripristino dell'edilizia civile e delle infrastrutture distrutte durante il conflitto. Per favorire invece la soluzione per due popoli e due stati si ribadisce invece la necessità che l'Ano possa avere a disposizione i fondi delle rimesse fiscali. Tajani ha inoltre espresso ancora una volta una netta condanna dell'attacco all'Unifil.
Netanyahu rassicura Tajani sull'Unifil
Durante l'incontro con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, Antonio Tajani ha invitato a impegnarsi per un cessate il fuoco. Netanyahu ha rassicurato il ministro italiano sulla situazione dell'Unifil in relazione alle operazioni nel sud del Libano e ha detto che la morte di Sinwar è un risultato importante, senza specificare quali sono i prossimi passi.
Tajani conferma all'Anp la volontà di lavorare per la soluzione due popoli e due stati
Il ministro degli Esteri Tajani ha incontrato a Ramallah il primo ministro dell'Anp Mohammad Mustafa, ribadendo la ricerca della soluzione per due popoli e due stati. C'è inoltre la volontà di rafforzare gli aiuti per la popolazione palestinese.
L'Unrwa contro Israele che impedisce di raggiungere il nord di Gaza con gli aiuti necessari
Il commissario generale dell'Unrwa Philippe Lazzarini ha denunciato su X il fatto che Israele continua a impedire alle missioni umanitarie di raggiungere il nord della Striscia con gli aiuti necessari come medicine e cibo. Secondo Lazzarini le persone che cercano di scappare dai rifugi vengono colpite da colpi di arma da fuoco, che li costringono a riempire i rifugi che rimangono.
Meloni incontra a Roma l'emiro del Qatar al Thani
In una nota Palazzo Chigi riferisce che "Le discussioni hanno focalizzato l’attenzione sulla situazione in Medio Oriente - con Meloni che ha confermato all'emiro - il sostegno italiano alla mediazione condotta dal Qatar, insieme a Egitto e Stati Uniti, per un accordo a Gaza. I due leader hanno affrontato anche il tema della situazione umanitaria nella Striscia e della grave crisi degli sfollati in Libano". I due leader hanno ribadito il sostegno all'Unifil e la necessità di una piena applicazione della risoluzione 1701 sul Libano.
A livello di collaborazione tra i due paesi, l'incontro è stato un'opportunità per consolidare la collaborazione, esplicitata in una dichiarazione congiunta.
Sette israeliani arrestati perché sospettati di essere spie dell'Iran
Tra di essi un soldato che ha disertato dall'esercito e due minorenni. Sono sette persone ebree residenti ad Haifa gli arrestati con l'accusa di essere spie dell'Iran, pagate centinaia di migliaia di dollari per svolgere diversi compiti. Uno di questi compiti sarebbe stato fotografare e raccogliere informazioni sulle basi e sulle strutture delle Idf, tra cui il quartier generale della difesa di Kirya a Tel Aviv e le basi aeree di Nevatim e Ramat David e siti delle batterie Iron Dome. Questi luoghi sono stati tra l'altro colpiti o minacciati da missili di Hezbollah e Tehran durante diversi attacchi.
Tajani incontra Katz: "Riaprire la strada alla politica e alla diplomazia"
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha incontrato il suo omologo israeliano Israel Katz, assicurando il proprio impegno contro ogni delegittimazione dello stato di Israele e la propria solidarietà e sostegno per il rilascio degli ostaggi. "Dopo la scomparsa di Sinwar a Gaza riteniamo però che sia arrivato il momento di riaprire la strada alla politica e alla diplomazia - ha aggiunto Tajani, che ha anche insistito sulla necessità di tutelare la distribuzione di aiuti - ho chiesto al governo di Israele di accelerare e agevolare l'ingresso degli aiuti umanitari a Gaza". Sul Libano, Tajani ha invece ribadito la posizione della premier Meloni: "Noi crediamo che in Libano bisogna pianificare un'azione politica che rafforzi il governo libanese, per evitare il collasso definitivo del paese".
Israele avverte che raderà al suolo Dahiyeh se Hezbollah attaccherà ancora un leader israeliano
La rete televisiva saudita Al Hadath ha riferito che Israele avrebbe mandato un messaggio a Hezbollah avvertendo che raderà al suolo il quartiere di Beirut Dahiyeh - in cui Hezbollah è molto presente - se il gruppo libanese attaccherà di nuovo un leader israeliano, come ha fatto con i missili sulla residenza di Netanyahu.
Blinken oggi in Israele per nuovi colloqui sul cessate il fuoco
Il Segretario di stato Usa Antony Blinken sarà oggi in Israele e poi incontrerà anche i paesi arabi per discutere ancora un accordo di cessate il fuoco, vista anche la morte di Sinwar.
Attacco Iran verrà approvato all'ultimo minuto
Ieri sera si è tenuto un gabinetto di guerra del governo israeliano. Secondo alcune indiscrezioni non è stata data nessuna autorizzazione per l'attacco all'Iran, che sarebbe assodata. Per questo, l'attacco in questione sarebbe deciso all'ultimo momento, come già avvenuto in passato.
L'esercito israeliano ha chiesto scusa per l'uccisione dei soldati libanesi
Israele ha detto che non sta combattendo contro l'esercito libanese, chiedendo scusa per l'uccisione di tre loro soldati, come riporta Ap. Secondo l'esercito, i soldati dell'Idf pensavano di colpire un veicolo di Hezbollah.
Tajani atteso in Israele e Palestina
"La morte del capo di Hamas, responsabile del brutale attacco del 7 ottobre e dell'avvio dell'escalation di violenza nella regione, potrebbe portare a una svolta nell'attuale conflitto nella Striscia di Gaza" ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in vista del suo arrivo in Israele e Palestina, dove ribadirà la necessità di arrivare a un cessate il fuoco e al rilascio di tutti gli ostaggi.
18 palestinesi arrestati in Cisgiordania
La Palestinian prisoner's society e la Commission of detainees and ex-detainees affairs riferiscono che questa notte l'esercito israeliano ha arrestato 18 palestinesi. Questo è avvenuto durante attacchi e incursioni accompagnate da minacce e attacchi.
L'Oms evacuerà mille donne e bambini da Gaza in l'Europa
Sono mille le donne e i bambini bisognosi di cure mediche che saranno evacuati a breve da Gaza verso l'Europa. Lo ha fatto sapere il capo della sezione europea dell'Oms. Israele "si è impegnato a effettuare altre 1.000 evacuazioni mediche nei prossimi mesi verso l'Unione europea", ha detto Hans Kluge in un'intervista all'AFP, aggiungendo che le evacuazioni saranno facilitate dall'Oms e dai Paesi europei coinvolti.
Iran: «Il mondo risponda alle azioni barbariche di Israele»
"È vergognoso che il regime israeliano commetta quotidianamente ogni genere di crimini e azioni barbariche contro il popolo palestinese, sulla scia del silenzio e della mancanza di responsabilità da parte della comunità internazionale e delle organizzazioni per i diritti umani", ha dichiarato ieri il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei.
Baghaei ha messo in guardia sulle conseguenze degli attacchi israeliani e ha chiesto una risposta immediata, decisa e deterrente da parte dell'Occidente e dei Paesi islamici. E ha aggiunto, citato da Mehr: "Israele continua i suoi crimini contro i palestinesi grazie all'impunità di cui gode e al sostegno che riceve da Washington", in riferimento al recente attacco israeliano a Gaza e alla mossa dei coloni israeliani che ieri hanno forzato l'ingresso nel complesso della Moschea di Al-Aqsa.
Axios, Israele condivide con gli Usa le condizioni per il cessate il fuoco in Libano
Secondo quanto riporta il sito di informazione statunitense Axios, Israele avrebbe condiviso le proprie richieste per il cessate il fuoco in Libano con gli Stati Uniti, trasmettendo un elenco di condizioni che desidera vengano soddisfatte prima di concederlo. Axios ha ricevuto informazioni da due funzionari israeliani e due statunitensi.
Nel dettaglio, riporta il sito Usa, Israele vorrebbe la libertà per la sua aeronautica di operare nello spazio aereo del Libano e che all'esercito israeliano sia consentito di effettuare "esercitazioni attive" nel Libano meridionale contro Hezbollah. Entrambe le richieste contravvengono a una risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che autorizza l'esercito libanese e le forze di peacekeeping delle Nazioni Unite a far rispettare un cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah.
Un funzionario statunitense ha inoltre detto ad Axios che né il Libano né la comunità internazionale accetterebbero probabilmente condizioni che "indebolirebbero drasticamente la sovranità" del paese. Il documento, secondo la fonte, sarebbe stato inviato alla Casa Bianca la scorsa settimana, in vista della visita di oggi programmata in Libano dell'inviato statunitense Amos Hochstein.
Onu, rischio annientamento della popolazione palestinese
L'ufficio dell'Onu per i diritti umani, in un rapporto, ha denunciato il "rischio dell'annientamento della popolazione palestinese attraverso morte e sfollamento". Il documento fa riferimento alla nuova offensiva di Israele nel nord della Striscia di Gaza. I timori, messi nero su bianco, riguardano anzitutto le aree di Jabalia, Beit Hanoon e Beit Lahiya.
In quest'ultima località, secondo il ministero della Sanità di Gaza, almeno 87 persone palestinesi sono state uccise o risultano tuttora scomparse in conseguenza di un raid di Tel Aviv che sabato ha sventrato un palazzo di diversi piani.
Tutta la zona, ricorda Al Jazeera, è isolata dalle forze israeliane da circa 16 giorni. Sono bloccati i trasferimenti di cibo, acqua e medicinali nonché la fornitura di servizi essenziali. A rischiare di far aumentare il bilancio delle vittime di Beit Lahiya, secondo fonti concordanti, anche gli ostacoli posti alle operazioni di soccorso.
Onu, panico diffuso a Beirut per gli attacchi alla banca Aqah
Gli attacchi di Israele alle filiali della banca Aqah, che finanzia Hezbollah, ha causato "panico diffuso" a Beirut. Lo afferma il Coordinatore speciale delle Nazioni Unite per il Libano, in un post su X. C'è stata una "breve finestra per mettersi in salvo" dopo che Israele ha emesso degli avvertimenti, aggiungendo che "intense esplosioni riecheggiano nel cielo notturno", ha scritto Jeanine Hennis.
"Ogni giorno, il Libano soffre di più. Ma anche in mezzo alla violenza crescente, le soluzioni restano disponibili. Se solo si riuscissero a cogliere le opportunità", conclude la coordinatrice Onu nel suo post.
Filmati diffusi sulla stampa libanese hanno mostrato persone in fuga dal centro di Beirut a piedi o in auto. Alcune famiglie hanno affermato di aver pianificato di trascorrere la notte all'aperto e di tornare a casa durante il giorno. L'agenzia di stampa statale libanese Nna ha inoltre segnalato esplosioni presso la filiale della banca vicino all'aeroporto internazionale Rafic Hariri di Beirut. Fino all'inizio dei raid intorno alle 23:45 ora locale, l'aeroporto aveva funzionato normalmente.
Israele attacca la società finanziaria di Hezbollah. L'istituto: «Depositi al sicuro»
L'agenzia di stampa nazionale libanese Ani ha riferito di diversi attacchi aerei condotti ieri sera dall'Idf nella periferia sud di Beirut e nel Libano orientale contro filiali di un istituto finanziario collegato a Hezbollah, dopo aver annunciato ordini di evacuazione agli abitanti delle aree nei pressi delle filiali di al-Qard al-Hassan. Si tratta di una società finanziaria, bersaglio da diversi anni delle sanzioni economiche Usa e accusata da Israele di finanziare gli Hezbollah filo-iraniani.
Secondo l'Ani, quattro attacchi hanno colpito diverse aree della periferia sud della capitale libanese Beirut. L'aviazione israeliana ha anche preso di mira "la filiale di Al-Qard al-Hassan" nella regione di Hermel, nel Libano orientale.
Ma l'istituto al-Qard al-Hassan, il braccio finanziario di Hezbollah secondo Israele, afferma di aver adottato "tutte le procedure necessarie fin dall'inizio della guerra per salvaguardare i depositi e oggetti di valore e può confermare che non c'è da preoccuparsi, sono al sicuro".
Uccisi tre soldati dell'esercito libanese nel sud
Tre soldati libanesi sui loro veicoli sono stati uccisi in un attacco israeliano nel sud del paese, fa sapere l'esercito libanese. Non ci sono stati commenti immediati da parte dell'Idf, che aveva annunciato che avrebbe preso di mira il braccio finanziario di Hezbollah con sede in Libano e attaccato un "gran numero di obiettivi" a Beirut e altrove.
Le esplosioni sono iniziate nella periferia meridionale di Beirut circa un'ora dopo. Gli avvisi di evacuazione hanno interessato il sud di Beirut, la valle orientale della Bekaa e parti del Libano meridionale.
Fonti libano, raid dell'Idf vicino all'aeroporto di Beirut
Una fonte della sicurezza libanese, riporta Ansa, ha affermato che due attacchi israeliani di domenica sono caduti vicino all'aeroporto di Beirut, l'unico scalo del paese, mentre le riprese video dell'Afp mostrano grandi colonne di fumo vicino alla struttura.
Unifil, Israele ha demolito una torre di osservazione
Un bulldozer dell'esercito israeliano ha "deliberatamente" demolito una torre di osservazione e la recinzione perimetrale di una posizione delle Nazioni Unite a Marwahin, nel Libano meridionale, ha affermato la missione Unifil in una dichiarazione.
"Ancora una volta, notiamo che violare una posizione e danneggiare i beni Onu è una flagrante violazione del diritto internazionale e della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza", si legge. "Mette inoltre a repentaglio la sicurezza e la protezione dei nostri peacekeeper in violazione del diritto internazionale umanitario".
L'attacco è l'ultimo di una serie contro le basi Onu nel Libano meridionale, portati avanti dall'Idf per far pressione sulle forze di peacekeeping affinché abbandonino le loro posizioni.
"Nonostante la pressione esercitata sulla missione e sui paesi che contribuiscono alle truppe, i peacekeeper rimangono in tutte le posizioni. Continueremo a svolgere i nostri compiti obbligatori di monitoraggio e segnalazione", ha affermato l'Unifil.
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