Jimmy Carter, il 39esimo presidente degli Stati Uniti e vincitore del premio Nobel per la pace nel 2002 è morto all’età di 100 anni nella sua residenza a Plains in Georgia.

I familiari non hanno fornito ulteriori dettagli sulla causa del decesso. Negli ultimi anni Carter è stato sottoposto a diverse cure per il trattamento di un melanoma maligno, e nel febbraio del 2023 il Carter Center ha fatto sapere che l'ex presidente avrebbe interrotto qualsiasi trattamento ospedaliero, tornando a casa per le cure domiciliari.

Eletto nel 1976, Carter è conosciuto soprattutto per essere riuscito nel 1978 a far firmare l’accordo di pace tra Israele ed Egitto. Nel 1980 perse malamente le elezioni contro il Repubblicano Ronald Reagan. A segnare i suoi quattro anni alla Casa Bianca fu soprattutto la crisi degli ostaggi iraniani. Carter era considerato da una parte dell’establishment come troppo moderato.

Dopo il suo mandato presidenziale fondò il Carter center una ong con il quale era impegnato nel risolvere i conflitti del mondo. Carter criticò infatti le guerre degli Stati Uniti in Medio Oriente, l'isolamento della Corea del Nord da parte dell'Occidente e il trattamento della Palestina da parte di Israele. Per le sue battaglie nel 2002 ricevette il premio Nobel per la Pace

Lo scorso 1° ottobre ha spento le cento candeline esprimendo il desiderio di voler vivere abbastanza da votare la democratica Kamala Harris. La sua ultima apparizione pubblica risale al funerale della moglie Rosalynn Carter deceduta il 19 novembre del 2023 all’età di 96 anni.

«L’America e il mondo hanno perso un leader straordinario» che «ho avuto l'onore di chiamare per decenni un mio amico». Ha detto il presidente uscente Joe Biden che ha ordinato i funerali di stato a Washington. «È stato un uomo di carattere e coraggio, speranza e ottimismo un uomo di principio, fede e umiltà» che «ci ha mostrato che siamo un grande paese perché siamo persone brave, onorevoli, coraggiose, umili e forti». Giornata di lutto nazionale invece per il 9 gennaio.

Reazioni

«Ha lavorato senza sosta per un mondo migliore e più giusto», hanno detto Bill e Hillary Clinton tra i primi a esprimere un messaggio di cordoglio per l’ex presidente. «Guidato dalla fede, il presidente Carter ha vissuto per servire gli altri fino alla fine».

«Le sfide che Jimmy ha dovuto affrontare come presidente sono arrivate in un momento cruciale per il nostro paese e ha fatto tutto ciò che era in suo potere per migliorare la vita di tutti gli americani. Per questo, tutti noi abbiamo un debito di gratitudine con lui», ha scritto invece Donald Trump su Truth. E ha aggiunto: «Melania e io stiamo pensando calorosamente alla famiglia Carter e ai loro cari in questo momento difficile. Esortiamo tutti a tenerli nel cuore e nelle preghiere».

Tra i leader politici europei messaggi di cordoglio da parte del presidente francese Emmanuel Macron: «Per tutta la vita, Jimmy Carter ha difeso i diritti delle persone più vulnerabili, conducendo senza sosta la lotta per la pace. La Francia rivolge pensieri commossi alla sua famiglia e al popolo americano».

«Ricorderemo sempre il ruolo del presidente Carter nel forgiare il primo trattato di pace arabo-israeliano, firmato dal primo ministro israeliano Menachem Begin e dal presidente egiziano Anwar Sadat dell'Egitto, un trattato di pace che dura da quasi mezzo secolo e offre speranza alle generazioni future», ha scritto su X invece il premier israeliano Benjamin Netanyahu.

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