Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha visitato a sorpresa la città riconquistata agli occupanti russi. «Questo è l’inizio della fine della guerra», ha detto rivolgendosi ai soldati presenti nella città. «Siamo pronti alla pace per tutta la nostra nazione», ha aggiunto.

Da venerdì 11 novembre è tornata a sventolare la bandiera ucraina a Kherson, una città che ora è da ricostruire da capo. Prima di abbandonare Kherson i soldati russi hanno fatto terra bruciata intorno a loro. Hanno concluso otto mesi di occupazione militare distruggendo ponti, infrastrutture energetiche e reti elettriche. La popolazione civile, che ha accolto come eroi i soldati ucraini che li hanno liberati, è a corto di acqua corrente ed energia. Ci vorrà del tempo anche per ripristinare la rete delle comunicazioni. A questo si sommano quattro ponti di strutti, una torre televisiva e decine di istituti scolastici in tutta la regione. Zelensky ha detto che si punta nell’immediato a ripristinare 226 insediamenti dove risiedono in totale 100mila abitanti.

L’obiettivo è tornare alla normalità e ripristinare i servizi base alla popolazione il prima possibile dato che il freddo invernale è già arrivato in città. Il sindaco di Kherson ha detto che è in corso un’emergenza umanitaria. La situazione è «grave» ha detto. Mancano anche medicine, pane e viveri basilari. I volontari, intanto, cercano di distribuire cibo a chi ne ha più bisogno.

Crimini di guerra

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Proprio come accaduto a Irpin, Bucha e Mariupol anche a Kherson i russi hanno lasciato dietro di loro una lunga scia di sangue e una corposa lista di crimini di guerra. «Gli investigatori hanno già documentato più di 400 crimini di guerra russi. Sono stati trovati corpi di civili e militari morti», ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che questa mattina ha visitato rapidamente la città. La popolazione locale lo ha accolto con euforia e soddisfazione per i recenti sviluppi sul terreno.

Da giugno, il governo ucraino, aveva promesso che i suoi soldati avrebbero ripreso il controllo di Kherson in autunno e così è stato. Una vittoria importantissima per il morale degli ucraina e una sconfitta pesantissima per i russi e le milizie separatiste, che proprio a Kherson hanno tenuto a fine settembre i referendum farsa con cui hanno poi ammesso il territorio alla Federazione russa.

Dietro di loro i russi hanno anche lasciato un campo minato. Zelensky ha detto che le autorità hanno disinnescato circa duemile mine, nella regione di Kherson. Una di queste ha ucciso una famiglia di quattro membri che viaggiavano su un automobile e inavvertitamente sono finiti sopra l’ordigno.

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