La direttrice del Secret Service Kimberly Cheatle si è dimessa dieci giorni dopo l’attentato a Donald Trump. L’ex presidente il 13 luglio è stato ferito a un orecchio con un colpo di arma da fuoco durante un comizio a Butler, in Pennsylvania. A tentare di ucciderlo, sparando da un tetto vicino al punto in cui l’ex presidente stava tenendo un comizio, è stato il ventenne Thomas Matthew Crooks. A salvare la vita a Trump è stata la scarsa mira dello sparatore, non la protezione degli agenti del Secret Service. Con il passare dei giorni i dettagli sulle falle nella sicurezza dell’ex presidente sono diventati sempre più preoccupanti.
Perciò il Secret service, che ha tra le sue funzioni proprio la protezione delle alte cariche dello stato, è finito sotto accusa. Cheatle era comparsa ieri davanti alla commissione controllo della Camera, assumendosi la responsabilità di quanto avvenuto e definendo l’attentato «il fallimento operativo più significativo dei servizi segreti degli ultimi decenni». Le richieste di dimissioni sono piovute sia dai repubblicani, sia dai democratici.

«Come vostro direttore, mi assumo la piena responsabilità delle falle della sicurezza. Alla luce dei recenti eventi, è con il cuore pesante che ho preso la difficile decisione di dimettermi», scrive Cheatle nella sua lettera agli agenti dell’agenzia pubblicata dal Washington Post.

Il presidente Joe Biden ha accolto le dimissioni di Cheatle ringraziandola per i suoi quasi tre decenni di servizio e ha detto che si è «dedicata altruisticamente e ha rischiato la vita per proteggere la nostra nazione durante la sua carriera». «Sappiamo tutti che quello che è successo quel giorno non potrà mai più accadere», ha detto Biden annunciando che presto nominerà il sostituto.

Cheatle ha lavorato come agente dei servizi segreti per 27 anni prima di lasciare nel 2021 per diventare capo della sicurezza in Nord America per PepsiCo. Era stata nominata a capo dell'agenzia dal presidente Joe Biden nel 2022.

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