- Maati Monjib è uno storico attivista per i diritti umani in Marocco. La sua detenzione è terminata appena 5 mesi fa, lo scorso marzo, quando è stato scarcerato e messo in libertà provvisoria dopo 20 giorni di sciopero della fame.
- La storia di Monjib è uno spaccato importante sul Marocco e sulla situazione dei diritti umani nel paese. È in questo contesto che è avvenuta la detenzione di Ikram Nazih, la cittadina italo-marocchina condannata lo scorso 28 giugno a 3 anni di carcere per blasfemia.
- «Il destino di Ikram dipenderà dal contesto politico», dice Monjib. Non è da escludere però la possibilità che che il governo ponga invece fine all'episodio in maniera repentina. Esaurita la spinta nazionalista l'esecutivo di di Rabat potrebbe, come già accaduto, archiviare il caso.
La repressione che ha portato all’arresto di Ikram Nazih


04 agosto 2021 • 12:42Aggiornato, 04 agosto 2021 • 12:42