11 novembre 2021 • 09:00Aggiornato, 12 novembre 2021 • 22:20
Molti ricordano dove si trovavano la sera di venerdì 13 novembre 2015, quando si scatenò la mattanza dell’Isis a Parigi.
Non si trattò di un semplice attacco all’arma bianca, bensì del più grave attentato terroristico in Europa dalle stragi del 2004 a Madrid.
Se l’Europa ha imparato qualcosa dalla tragica lezione del Bataclan, deve agire sui fronti di prevenzione, intelligence, cooperazione e frontiere, anticipando le minacce anziché inseguirle.
Ricercatore associato all'ISPI di Milano. Esperto di sicurezza internazionale ed estremismo. Svolge un dottorato di ricerca all'Università di Barcellona su intelligence e antiterrorismo. All’Osce si è occupato di prevenzione della radicalizzazione giovanile.