Le audizioni su Capitol Hill saranno la serie tv più appassionante dell’estate
UNITED STATES - JUNE 9: Rep. Liz Cheney, R-Wyo., listens during the Select Committee to Investigate the January 6th Attack on the U.S. Capitol hearing in the Cannon House Office Building in Washington on Thursday, June 9, 2022. (Bill Clark/CQ Roll Call via AP Images)
11 giugno 2022 • 21:51Aggiornato, 12 giugno 2022 • 08:09
Come altri venti milioni (cifra decisamente alta), giovedì scorso mi sono seduto di fronte alla televisione per ascoltare la prima puntata degli hearings, le audizioni,della Camera dei deputati sull’insurrezione del 6 gennaio 2021 a Capitol hill.
Come nei migliori gialli, in The Hearing l’assassino viene dichiarato fin dall’inizio, e la grande forza dello spettacolo è di farlo sapere al pubblico. Il 6 gennaio fu un tentato colpo di stato, ispirato, finanziato e organizzato da Donald Trump.
Una novità di “hearing” è destinata ad avere un impatto nella vita politica americana. Si chiama Liz Cheney, deputata del Wyoming, conservatrice, una delle poche voci repubblicane contro Trump.
Giornalista, scrittore e conduttore televisivo italiano. Si è laureato all'Università degli Studi di Torino in Medicina e chirurgia nel giugno 1971, e iniziò a lavorare come medico presso l'Ospedale Mauriziano Umberto I. A metà degli anni settanta ha iniziato l'attività giornalistica a Roma, presso il quotidiano Lotta Continua, di cui è stato direttore dal 1977 al 1982. Successivamente ha lavorato in numerose testate ed è stato direttore del quotidiano Reporter tra l'85 e l'86, ed in seguito collaboratore del quotidiano La Stampa di Torino.