I parlamentari hanno preso posizione approvando una risoluzione che chiede al paese guidato dal presidente, Abdel Fattah al-Sisi, di ristabilire i diritti umani. Il parlamento Ue ha espresso un «forte sostegno politico e umano alla famiglia di Giulio Regeni per la sua costante e dignitosa ricerca della verità»
Il Parlamento europeo chiede all’Egitto di liberare Patrick Zaki e cooperare per il caso di Giulio Regeni, il ricercatore Friulano torturato e ucciso al Cairo nel 2016. I parlamentari hanno preso posizione approvando una risoluzione che chiede al paese guidato dal presidente, Abdel Fattah al-Sisi, di ristabilire i diritti umani. Tra i firmatari del testo figuran Pierfrancesco Majorino, europarlamentare del Pd, e il Cinque stelle Fabio Massimo Castaldo, vicepresidente del Parlamento europeo.
Cosa dice la risoluzione?
Il parlamento europeo ha approvato una risoluzione in cui invita l’Egitto a fermare la repressione contro oppositori politici, sindacalisti e attivisti Lgbt. In particolare, gli europarlamentari «deplorano» il prolungamento della detenzione di Patrick Zaki, e chiedono all’Unione europea una reazione diplomatica «ferma e rapida» contro il suo arresto. Zaki fino frequentava un master presso l’università di Bologna, ed è stato fermato il 7 febbraio all’aeroporto del Cairo, dove era tornato per vedere la sua famiglia. Da allora è rimasto nel carcere di Tora. La sua detenzione è stata prorogata di 45 giorni ancora una volta il 6 dicembre, così come ricorda la risoluzione.
Il parlamento europeo è inoltre intervenuto sull’omicidio di Giulio Regeni, il ricercatore italiano rapito al Cairo il 25 gennaio del 2016. Il suo corpo è stato trovato 9 giorni dopo con evidenti segni di torture. Gli eurodeputati hanno criticato il tentativo delle autorità egiziane di ostacolare le indagini sulla morte del ricercatore e hanno chiesto all’Unione europea di esortare l’Egitto a collaborare con la procura di Roma inviando gli indirizzi di residenza dei quattro 007 accusati di avere torturato e ucciso Regeni. I membri dell’europarlamento hanno, infine, espresso un «forte sostegno politico e umano alla famiglia di Giulio Regeni per la sua costante e dignitosa ricerca della verità» ricordando inoltre che «la ricerca della verità sul rapimento, sulle torture e sull'omicidio di un cittadino europeo non spetta soltanto alla famiglia, ma è di un dovere imperativo delle istituzioni nazionali e dell'Ue».
La risoluzione interviene inoltre contro la pena di morte, in aumento nel paese, e si schiera contro la violenza sulle donne. Gli eurparlamentari chiedono alle autorità egiziane di cessare qualsiasi tipo di persecuzione contro le donne per "violazione della morale", come accaduto alla difensora dei diritti umani, Amal Fathy.
«Italia pronta a coinvolgere l’Europa»
La risoluzione approvata oggi dal Parlamento europeo arriva dopo che nel corso della settimana il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha detto di volere coinvolgere l’Unione europea negli sforzi per conoscere la verità sulla morte di Giulio Regeni e per far rilasciare Patrick Zaki. La Commissione europea ha fatto sapere che fino a giovedì non risultano contatti tra l’Alto rappresentante per gli affari esteri dell’Ue, Josep Borrell, e il governo italiano su questi temi. Di Maio ha detto inoltre che l’Italia vorebbe far inserire mettere nel calendario dei lavori del consiglio dei ministri degli Esteri Ue il caso Regeni e la detenzione di Patrick Zaki. La riunione si terrà il 25 gennaio, a cinque anni esatti dal rapimento di Gulio.
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