Continuano i raid delle Idf sul sud del Libano. Stavolta è stata presa di mira una struttura utilizzata come base dai giornalisti: secondo i media locali nell’attacco ne sarebbero morti tre. Almeno uno lavorava con Al Mayadeen, emittente vicina a Hezbollah presa di mira già nei giorni scorsi. «Questo è un crimine di guerra» commenta il ministro dell’Informazione libanese.

Anche nella Striscia proseguono gli attacchi. Ieri sera a Jabalia i bombardamenti aerei hanno provocato il crollo di almeno dieci palazzi. Le persone colpite sono state 150, tra morti e feriti. Da questa mattina sono invece in corso raid a Khan Younis, nel sud, nel quale finora sono morte almeno 38 persone, tra cui 14 bambini. Fonti mediche hanno infatti riferito ad Al Jazeera che sono arrivati all’ospedale Nasser 14 bambini morti per soffocamento, a causa delle bombe o del crollo di palazzi.

Intanto la Cnn riferisce che 130 riservisti israeliani hanno inviato una lettera a Netanyahu e Gallant in cui dicono che non presteranno servizio finché non ci sarà un accordo per porre fine alla guerra e riportare a casa gli ostaggi che sono ancora a Gaza.

PUNTI CHIAVE

18:41

Ucciso membro di Medici senza frontiere in raid israeliano a Khan Younis 

17:29

Blinken a Israele: "La sicurezza dell'Unifil va garantita"

15:39

L'esercito israeliano è entrato nel complesso dell'ospedale Kamal Adwan

18:41

Ucciso membro di Medici senza frontiere in raid israeliano a Khan Younis 

Medici Senza Frontiere denuncia "con la massima fermezza l'uccisione di un membro del suo staff, Hasan Suboh,  avvenuta nella notte durante le operazioni militari israeliane a Khan Younis, nel sud di Gaza". E' quanto si legge in un comunicato  dell'organizzazione.  Secondo il ministero della sanità, l'attacco ha causato almeno 33 morti, tra cui 14 bambini. Hasan Suboh, 41 anni, lavorava con Msf dal  2019, era sposato e aveva sette figli. E' l'ottavo membro dello staff  Msf ucciso a Gaza dal 7 ottobre 2023 e il secondo in due settimane,  denuncia ancora l'organizzazione. "La guerra di Israele contro Gaza è una continua dimostrazione del disprezzo per le vite dei civili - conclude la nota - Tutto questo deve finire ora".

17:29

Blinken a Israele: "La sicurezza dell'Unifil va garantita"

La sicurezza dei caschi blu dell'Onu impegnati in Libano nella missione Unifil, a ridosso del confine israeliano, va garantita come qualcosa di "essenziale". Lo ha rimarcato oggi a Londra il segretario di Stato americano Antony Blinken, a conclusione d'incontri con esponenti di Paesi arabi fra cui il premier libanese Najib Mikati, dopo le ultime notizie odierne su attacchi contro postazioni dell'Unifil: contingente di cui fanno parte anche militari italiani.

16:12

Secondo l'esercito israeliano sono stati uccisi tre dei suoi soldati

L'Idf ha comunicato che, durante i combattimenti nel nord di Gaza, tre soldati israeliani sono rimasti uccisi nella giornata di oggi, venerdì 25. 

15:39

L'esercito israeliano è entrato nel complesso dell'ospedale Kamal Adwan

L'Idf sta portando avanti operazioni presso l'ospedale Kamal Adwan, nel nord della Striscia di Gaza, di cui aveva ordinato l'evacuazione nelle scorse settimane. La Cnn riferisce che il direttore dell'ospedale e un funzionario del ministero della Salute di Gaza hanno comunicato che l'esercito israeliano è entrato due volte nel complesso dell'ospedale nelle ultime 24 ore. In una delle due occasioni l'Idf è entrato nel cortile dell'ospedale e ha cominciato a separare uomini e donne.

 

15:32

Attacchi ai valichi di frontiera bloccano la strada verso al sicurezza, secondo l'Unhcr

La scorsa notte alcuni attacchi aerei israeliani hanno compromesso un valico tra Siria e Libano. L'Unhcr, in un'intervista con il quotidiano asharq al Awsat, ha detto di non essere a conoscenza di avvertimenti prima dell'attacco e che "Gli attacchi ai valichi di frontiera sono una preoccupazione importante. Stanno bloccando la strada verso la sicurezza per le persone in fuga dal conflitto". Tra l'altro, è stato proprio Israele ha invitare le persone residenti nel sud del Libano a evacuare le proprie città

15:17

Unifil comunica altri spari dell'Idf contro una postazione della missione

In una dichiarazione, l'Unifil ha comunicato che martedì i soldati dell'Idf hanno sparato contro un posto di osservazione della missione nel sud del Libano. "Le guardie di turno si sono ritirate per evitare di essere colpite". 

13:33

L'Unicef denuncia che 30mila bambini nel nord di Gaza non possono ricevere la seconda dose di anti-polio

In un post su X l'Unicef comunica che a 30mila bambini di Gaza si sta impedendo di ricevere la seconda dose di vaccino contro la poliomielite.

 

13:25

Sei persone ferite da un razzo in Galilea

Un razzo ha colpito questa mattina l'area di Shomera in Galilea. Almeno sei persone sarebbero rimaste ferite. 

13:20

Le brigate Qassam di Hamas hanno colpito un convoglio israeliano

Le brigate Qassam di Hamas hanno comunicato di aver fatto un agguato colpendo un convoglio di veicoli militari nel nord di Gaza, a est di Jabalia.

12:56

Cnn, 130 riservisti israeliani non combatteranno fino a un accordo di pace e rilascio di ostaggi

La Cnn ha riferito che, il 9 ottobre, 130 riservisti israeliani hanno inviato una lettera al primo ministro Benjamin Netanyahu e al ministro della Difesa Yoav Gallant dicendo che non adempiranno al loro servizio, a Gaza o in Libano, finché non ci sarà una accordo per porre fine alla guerra e riportare a casa i 101 ostaggi che sono ancora a Gaza. 

Tra questi 130, molti si sono arruolati subito dopo il 7 ottobre per liberare i propri concittadini ma ora pensano che quest'obiettivo non sia più così urgente per il governo israeliano. Uno di loro, Yotam Vilk, ha anche rilasciato un'intervista a Cnn in cui ha raccontato le motivazioni di questa lettera. "Per alcuni di noi, la linea rossa è già stata superata, per altri si sta rapidamente avvicinando: il giorno in cui, con il cuore spezzato, smetteremo di presentarci in servizio" si legge anche nella lettera.

12:06

Al Jazeera riporta che ci sono 14 bambini tra i morti a Khan Younis

Il sito di news riporta che, secondo fonti mediche nella Striscia, l'attacco dell'Idf a Khan Younis ha ucciso almeno 38 persone, tra le quali 14 bambini. I medici dell'ospedale Nasser hanno infatti comunicato che sono arrivati 14 bambini morti soffocati, per le bombe o per il crollo degli edifici in cui erano a causa delle bombe.

11:12

Hamas: no a 12 giorni tregua in cambio di 5 ostaggi

Fonti di Hamas riferite da Channel 12 hanno affermato questa mattina che non accetteranno la proposta israeliana di un breve cessate il fuoco in cambio del rilascio di un piccolo numero di ostaggi. L'accordo, per il quale gli egiziani hanno insistito nei giorni scorsi, dovrebbe includere un cessate il fuoco che durerà dai 10 ai 12 giorni nella Striscia di Gaza, in cambio della liberazione di 5 sequestrati. Khalil al-Hiya, negoziatore per Hamas, ha dichiarato che "non c'è alcun cambiamento nella loro posizione: cessate il fuoco totale e ritiro dell'Idf dalla Striscia".

10:34

Sale a 28 il bilancio dei morti in raid israeliano a Khan Yunis

Sale a 28 il bilancio dei morti  in seguito a un raid israeliano che ha colpito questa mattina una casa vicino Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza.  Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese Wafa secondo cui i caccia israeliani hanno bombardato la casa nell'area di al-Manara a sud della città nel sud di Gaza.

08:31

Governo libanese: "Uccisione giornalisti è un crimine di guerra"

L'uccisione di 3 giornalisti da parte di Israele è un "crimine di guerra". Il ministro dell'Informazione libanese Ziad Makary ha accusato Israele di aver intenzionalmente preso di mira i giornalisti nell'attacco nel sud del paese: "Il nemico israeliano ha atteso la pausa notturna dei giornalisti per tradirli nel sonno... Questo è un assassinio, dopo il monitoraggio e il tracciamento, con una pianificazione e una progettazione precedenti, poiché c'erano 18 giornalisti in rappresentanza di 7 istituzioni mediatiche. Questo è un crimine di guerra" si legge in un tweet di Makary.

08:21

Drone lanciato dall'Iraq si schianta nel mar Rosso

Un drone lanciato dall'Iraq verso Israele si è schiantato nel Mar Rosso, vicino a Eilat. L'Idf afferma che il drone è stato identificato mentre si dirigeva verso Israele, ma ha colpito una "zona aperta" nel Mar Rosso, prima di raggiungere il territorio israeliano. Il drone era stato lanciato "da est", un termine che l'Idf usa per riferirsi agli attacchi dall'Iraq. Gli abitanti di Eilat, hanno riferito di aver visto missili intercettori lanciati durante l'incidente.

08:04

Israele: "Il dipendente Unrwa ucciso a Gaza era un capo di Hamas"

Secondo l'esercito israeliano Abu Etewi, il dipendente Unrwa ucciso nei giorni scorsi dalle forze di Tel Aviv, ha guidato un attacco a un rifugio antiaereo a Re'im, nel sud di Israele, il 7 ottobre 2023 e ha continuato a dirigere e a compiere attacchi contro le truppe dell'Idf durante questi mesi di guerra. Un portavoce dell'Unrwa ha confermato alla Cnn che Abu Etewi era in una lista di dipendenti che il governo israeliano ha affermato essere membri dell'ala militare di Hamas.

07:57

Ieri sera in un attacco a Jabalia sono state ferite o uccise 150 persone

Secondo l'agenzia Wafa, un attacco aereo dell'esercito israeliano nella serata di ieri ha colpito almeno dieci case e nelle esplosioni sono morte o sono rimaste ferite circa 150 persone, iindividuate come civili.

07:46

Wall Street Journal: "Mosca ha fornito ai Houthi i dati per colpire nel mar Rosso"

Sarebbe stata l'intelligence russa a fornire ai miliziani yemeniti Houthi dati satellitari utili a colpire con droni e missili le navi occidentali che transitano nel Mar Rosso. Lo scrive il Wall Street Journal citando a condizione di anonimato una fonte ben informata e due funzionari europei della Difesa.

Gli Houthi avrebbero ricevuto le informazioni attraverso il Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche dell'Iran, i Pasdaran. La Russia ha supportato gli Houthi sostenuti dall'Iran che gli Stati Uniti designano come un gruppo terroristico. Non sarebbe l'unico caso in cui la Russia avrebbecercato di alimentare l'instabilità dal Medio Oriente all'Asia per creare problemi agli Stati Uniti, continua l'articola. "Per la Russia qualsiasi focolaio in qualsiasi parte del mondo è una buona notizia, perché distoglie l'attenzione del mondo dall'Ucraina e da dove gli Stati Uniti devono impegnare risorse" dice Alexander Gabuev, direttore del Carnegie Russia Eurasia Center, un think tank con sede a Berlino.

07:05

Nyt: "L'Iran è pronto alla guerra ma sta tentando di evitarla"

Secondo il New York Times, che cita quattro funzionari iraniani, "l'Iran ha ordinato alle forze armate di essere pronte per la guerra, ma anche di cercare di evitarla". La guida suprema Ayatollah Ali Khamenei avrebbe ordinato alle forze armate di formulare numerosi piani per rispondere alla prevista rappresaglia israeliana.

Il governo di Teheran vuole attaccare se ci saranno danni o vittime significativi, ma potrebbe trattenersi se Israele prenderà di mira solo un numero limitato di siti militari e depositi di armi. Secondo il quotidiano, Iran risponderà invece sicuramente se Israele colpirà siti petroliferi, impianti nucleari o prenderà di mira alti funzionari, con potenziali opzioni tra cui un attacco con un massimo di 1.000 missili balistici o l'interruzione delle forniture energetiche nella regione.

06:02

Uccisi tre giornalisti in un raid israeliano sul Libano

Un raid aereo israeliano ha preso di mira una residenza per giornalisti a Hasbaya, nel sud del Libano. Secondo i media, l'attacco alla residenza dei giornalisti a Hasbaya ha provocato la morte di 3 persone e il ferimento di altri 2.

Gli attacchi a sud di Beirut di giovedì sono arrivati circa mezz'ora dopo che Israele aveva emesso avvisi di evacuazione da diversi edifici della zona, considerati dalle Idf covi di Hezbollah. In alcune riprese tv si vedono colonne di fumo che si alzavano dal sud di Beirut in seguito agli attacchi, i corrispondenti dell'AFP nella capitale hanno sentito forti esplosioni. Sarebbero state presi di mira Choueifat, Haret Hreik e Hadat. L'altro ieri sera, gli attacchi israeliani avevano raso al suolo sei edifici a sud di Beirut e l'esercito israeliano ha affermato di aver colpito gli impianti di produzione di armi di Hezbollah "sotto e dentro edifici civili".

L'emittente televisiva panarabo Al Mayadeen ha confermato che una delle vittime è un suo cameraman. Soltanto due giorni fa Israele ha effettuato un attacco aereo contro un ufficio di proprietà di Al Mayadeen, che è politicamente alleato di Hezbollah e ha sede a Beirut. "Al Mayadeen ritiene l'occupazione israeliana responsabile dell'attacco a un noto ufficio stampa di un noto organo di stampa", aveva affermato Al Mayadeen TV, in seguito all'attacco israeliano al suo ufficio alla periferia della periferia meridionale di Beirut. Due giornalisti di Al Mayadeen che stavano documentando le attività militari lungo il confine meridionale del Libano con Israele sono stati uccisi in un attacco israeliano il 21 novembre 2023, riferisce Al Jazeera.

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