A margine del vertice Med5 il ministro dell’Interno spagnolo, Fernando Grande-Marlaska Gomez, ha risposto ad alcune domande dei giornalisti presenti. Classe 1962, con una grande carriera alle spalle come magistrato nel contrasto al terrorismo della Eta, il ministro è anche un’attivista della comunità lgbtq spagnola. Grande-Marlaska Gomez è uno degli uomini più fidati del premier socialista spagnolo Pedro Sanchez, dato che ha fatto parte di suoi tre diversi governi. 

Ministro, come giudica il vertice di oggi?

Abbiamo discusso dell’implementazione del Patto sull’immigrazione e asilo e sulla necessità di fare in modo che sia effettivo. È importante farlo e rispettare la scadenza fissata al giugno del 2026. Stiamo lavorando duramente per questo. Ogni stato membro sta portando avanti i suoi piani di attuazione che esigono uno sforzo importante anche a livello legislativo. Bisogna riformare alcune misure come la legge sull’asilo, almeno per quanto riguarda la Spagna. Siamo concentrati anche sulla dimensione esterna del Patto. È necessaria una collaborazione con i paesi di transito, non possono essere abbandonati e lasciati in mano ai trafficanti di esseri umani. Tante persone perdono disgraziatamente la loro vita e per evitare questo c’è bisogno di creare lavoro e sviluppo.

Come?

Bisogna governare l’immigrazione attraverso flussi regolari. Le persone non devono abbandonare i loro paesi per ragioni economiche. L’Unione europea non può permettersi di assistere e osservare queste situazioni. Bisogna seguire due vie che non sono incompatibili tra di loro: da una parte creare una migrazione legale, sicura e ordinata e dall’altra contrastare coloro che trafficano esseri umani e mettono in pericolo la vita delle persone più vulnerabili. 

Cosa pensa del protocollo tra Italia e Albania firmato dalla premier Giorgia Meloni?

È una soluzione innovativa ma siamo più focalizzati sull’implementazione completa del Patto non cerchiamo nuove forme di attuazione. Aspettiamo il dibattito europeo e cosa decideranno le istituzioni. 

Quindi non avanzerete nuove forme di attuazione?

Ribadisco, la Spagna vuole implementare in maniera integra il Patto rispettando i valori dell’Unione europea come lo stato di diritto, la democrazia e il rispetto della dignità umana. Questo per noi è innegoziabile. Una qualsiasi proposta che segue questi termini sarà discussa a livello europeo se rispetta i valori fondativi.

Come sono le relazioni con il governo italiano? Alla luce delle differenze ideologiche tra i due paesi. Giorgia Meloni è leader di Fratelli d’Italia, partito considerato di estrema destra.

Le relazioni con i governi dei 27 paesi membri devono essere il più possibile soddisfacenti sia per il bene dei rispettivi paesi che per il bene dell’Unione europea. E con il governo italiano è così, anche nei rapporti bilaterali. Sono sette anni che mi trovo al ministero dell’Interno e mi sono trovato molto bene sia con la ministra Lamorgese che con il ministro Piantedosi. Le nostre relazioni puntano a perseguire gli interessi delle rispettive società in una materia delicata come la sicurezza interna ma anche esterna, visto il mondo globalizzato nel quale viviamo.

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