I loro esperimenti con i fotoni «hanno permesso di stabilire la violazione delle disuguaglianze di Bell e i lavori pionieristici nella scienza dell’informazione legata alla quantistica»
Il premio Nobel per la Fisica 2022 è stato assegnato ad Alain Aspect, francese, John F. Clauser, statunitense, e Anton Zeilinger, austriaco. I loro esperimenti con i fotoni, si legge nella motivazione ufficiale, «hanno permesso di stabilire la violazione delle disuguaglianze di Bell e i lavori pionieristici nella scienza dell’informazione legata alla quantistica».
Il riconoscimento
L’annuncio è stato dato dalla Royal Swedish Academy of Sciences di Stoccolma, che per la 116esima volta ha assegnato il prestigioso riconoscimento, istituito nel 1901. Il premio in denaro è di 10 milioni di corone svedesi – poco più di 800mila sterline – è sarà diviso equamente fra i tre vincitori.
Il lavoro dei tre fisici si è concentrato sull’osservazione di come interagiscono due particelle, che anche quando sono distanti tra loro si comportano come una singola unità. Il fenomeno è quello che Albert Einstein soprannominò "azione spettrale a distanza".
Grazie agli studi dei tre scienziati sono stati possibili, negli ultimi decenni, notevoli progressi nell’informatica quantistica, che un giorno potrebbero consentire l’utilizzo di computer molto più potenti di quelli attuali.
Il comitato del Nobel per la Fisica ha annunciato sul proprio account Twitter che «Essere in grado di manipolare e gestire gli stati quantistici e tutti i loro livelli di proprietà ci dà accesso a strumenti con un potenziale inaspettato».
La ricerca
Lavorando in modo indipendente, i tre vincitori hanno condotto esperimenti che hanno portato a chiarire aspetti fondamentali dell'entanglement quantistico. In particolare il comportamento di minuscole particelle, come gli elettroni, che hanno interagito in passato e poi si sono allontanate.
Secondo la meccanica quantistica, le particelle possono esistere contemporaneamente in due o più luoghi e non assumono proprietà formali finché non vengono misurate o osservate in qualche modo.
La ricerca dei vincitori si basa sul lavoro di John Stewart Bell, fisico britannico e autore dell’omonimo teorema, che nel corso della sua carriera ha tentato di comprendere se le particelle, volate distanti tra loro e impossibilitate a comunicare, possano ancora funzionare di concerto.
Ciascuno degli scienziati ha condotto «esperimenti rivoluzionari utilizzando stati quantistici entangled, in cui due particelle si comportano come una singola unità anche quando sono separate», ha affermato il comitato di assegnazione del premio. I loro risultati hanno aperto la strada a «nuove tecnologie basate sull'informazione quantistica».
Eva Olsson, membro del Comitato Nobel per la Fisica, ha osservato che la scienza dell'informazione quantistica ha ampie implicazioni in attività come il trasferimento sicuro delle informazioni e l'informatica quantistica.
La scienza dell'informazione quantistica è un «campo vivace e in rapido sviluppo», ha aggiunto. Le previsioni effettuate in questo campo «hanno aperto le porte a un altro mondo» e hanno scosso «le basi stesse del modo in cui interpretiamo le misurazioni».
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