«Spero che questo incubo finisca presto e di poter tornare a studiare in Italia», aveva scritto Zaki su Facebook qualche ora prima del rinvio dell’udienza
L’udienza del processo nei confronti di Patrick Zaki è stata rinviata per l’ennesima volta al prossimo 28 febbraio. Lo ha fatto sapere lo stesso Zaki, studente egiziano dell’università di Bologna, tramite un post su Facebook.
Poche ore prima dell’udienza aveva scritto un lungo messaggio: «Sono grato a tutti gli amici per il loro infinito sostegno. Ad ogni sessione ricevo un enorme numero di messaggi di sostegno e amore che mi fanno sentire di non essere solo in questa difficile esperienza e mi dà qualche speranza che qualcosa di bello possa accadere presto. Finalmente spero che questo incubo finisca presto e di poter tornare a studiare in Italia normalmente e avere la possibilità di lavorare sul mio recupero personale prima di quell'’
Le accuse
Nonostante la scarcerazione avvenuta lo scorso 8 dicembre dopo quasi due anni di detenzione, Patrick Zaki rimane imputato «per «diffusione di notizie false e diffusione di terrore tra la popolazione» riguardo a un articolo pubblicato nel 2019 sui cristiani copti in Egitto perseguitati dall’Isis e discriminati da frange della società musulmana. Il processo però è ancora in corso ma ogni volta le udienze vengono rinviate. Una strategia sistemica adottata dal governo egiziano contro detenuti politici, giornalisti e attivisti scomodi al regime.
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