L’Agenzia dell’Onu ha riferito che «non è in grado di fornire garanzie che il programma nucleare iraniano sia esclusivamente pacifico». Gli Stati Uniti annunciano nuove sanzioni dopo che Tirana ha accusato Teheran di aver sponsorizzato un cyberattacco ai suoi siti governativi lo scorso luglio
Sono giorni intensi per l’Agenzia atomica internazionale (Aiea). Dopo aver elaborato il rapporto sull’integrità della centrale nucleare di Zaporizhzhia finita sotto il fuoco incrociato dei bombardamenti nella guerra in Ucraina, oggi è intervenuta anche sul nucleare iraniano.
Secondo l’Aiea Teheran avrebbe superato di 19 volte il limite dell’accordo sul nucleare. L’Agenzia dell’Onu ha riferito che «non è in grado di fornire garanzie che il programma nucleare iraniano sia esclusivamente pacifico», e «non c’è stato alcun progresso» riguardo alle tracce di materiale nucleare rinvenuto in siti non dichiarati dalla Repubblica islamica.
Nel frattempo a Ginevra sono ancora in corso le trattative per far rientrare l’Iran nell’accordo nucleare siglato durante l’amministrazione Obama e abbandonato con l’ex presidente Donald Trump. I paesi arabi, ma soprattutto Israele, guardano con preoccupazione a ciò che può accadere in Svizzera e temono che gli Stati Uniti possano concedere qualcosa in più all’Iran pur di portare a termine le trattative.
Nuove sanzioni e cyber attacchi
Prima dell’inizio della guerra in Ucraina, la delegazione russa era quella più attiva nelle mediazioni che sembravano compiere dei passi avanti. Oggi la situazione appare diversa. Oltre all’Aiea che non riesce a capire se l’arricchimento sia a scopo pacifico, il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca ha annunciato di imporre nuove sanzioni contro Teheran dopo che l’Albania ha attribuito all’Iran un attacco informatico ricevuto lo scorso 15 luglio. Il cyber attacco aveva temporaneamente interrotto numerosi servizi digitali e siti web del governo albanese causando numerosi disservizi.
Il primo ministro Edi Rama ha presentato oggi l’esito dell’indagine condotta per risalire alla matrice dell’attacco. Ci sarebbero prove innegabili che sia stato condotto da individui o gruppi indipendenti e sponsorizzato dalla Repubblica islamica dell’Iran. Proprio per questo Rama ha annunciato di aver interrotto il rapporti diplomatici con l’Iran e ha chiesto ai membri dell’ambasciata presente a Tirana di lasciare il paese entro 24 ore.
«La condotta dell’Iran ha ignorato le norme sul comportamento responsabile di uno stato nel cyberspazio in tempo di pace, che prevedono di non danneggiare le infrastrutture critiche che forniscono servizi al pubblico», ha detto il consigliere per la Sicurezza nazionale americana, Jake Sullivan. Per l’amministrazione Biden c’è il rischio di escalation e conflitto in caso di attacchi come quello subito dalle autorità albanesi che possano mettere a rischio la popolazione di un paese Nato come l’Albania, entrata nell’Alleanza atlantica nel 2009.
I rapporti tra l’Albania e l’Iran sono stati tesi per molti anni dopo che Tirana ha accolto sul il gruppo di opposizione dei Mujaheddin del popolo iraniano (Mek), su spinta delle Nazioni unite e di Washington.
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