Dopo la visita di Zelensky, i leader europei riuniti hanno continuato a negoziare fino alle tre di mattina. Il comunicato finale è uno dei più duri mai fatti contro l’immigrazione. Meloni «molto soddisfatta»
I leader europei riuniti nel Consiglio Ue hanno negoziato fino alle 3 di mattina prima di pubblicare la nota finale del vertice, che si è aperto ieri con la visita del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il risultato delle lunghe trattative è un comunicato molto duro sull’immigrazione, in cui si parla di finanziamenti europei «sostanziali» per «infrastrutture e capacità» utili alla protezione dei confini, compresi mezzi di «sorveglianza aerea».
Sugli aiuti di stato, invece, il Consiglio ha fatto solo un mezzo passo avanti. Paesi come la Francia volevano un significativo via libera su questo fronte, per contrastare le misure di sostegno all’economia adottate dagli Stati Uniti lo scorso agosto. Altri, come i Paesi Bassi, sono invece contrari. Il documento raccomanda regole più «più semplici, rapide e prevedibili» per gli aiuti di stato, ma precisa che gli aiuti dovranno essere «mirati, temporanei e focalizzati sull’innovazione».
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che prima dell’inizio del vertice vero e proprio era stata tagliata fuori dalle interlocuzioni privilegiate con Zelensky, ha detto che esce dal resto del vertice «molto soddisfatta». Meloni dovrebbe tenere una conferenza stampa in mattina per spiegare i risultati raggiunti dal suo punto di vista.
© Riproduzione riservata