Come se non bastasse la sconfitta inflitta dal Fronte popolare al Rassemblement national alle ultime elezioni legislative, ora la leader Marine Le Pen deve fare i conti con un’inchiesta giudiziaria aperta lo scorso 2 luglio contro il suo partito. Secondo i media francesi la procura di Parigi ha aperto un’indagine per fare luce su presunti finanziamenti illeciti della campagna di Marine Le Pen durante le elezioni presidenziali del 2022. A porre dubbi su eventuali condotte illeciti è un rapporto della Commissione nazionale per i conti delle campagne e il finanziamento politico ricevuto nel 2023 dalla Procura di Parigi. L’organismo indipendente si occupa di monitorare i limite di spesa imposto dalla legge ai candidati durante le elezioni.

Al momento gli inquirenti stanno indagando su alcuni punti poco chiari e che potrebbero presentare delle irregolarità come il prestito da parte di una persona giuridica a un candidato durante la campagna elettorale, l'appropriazione indebita di beni da parte di persone che ricoprono una carica pubblica, frode commessa a danno di un ente pubblico e falsificazione e uso di falsi.

Si tratta della seconda inchiesta che riguarda Marine Le Pen dopo quella che affronterà a settembre in cui è accusata insieme ad altre 24 esponenti del partito di aver pagato con i fondi Ue alcuni assistenti parlamentari che lavoravano per il Rassemblement national.

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