Già da un anno la sua figura politica era in bilico, fin da quando l’esercito ucraino era riuscito a respingere la prima avanzata russa con una controffensiva che aveva ridotto il territorio conquistato dalle truppe di Mosca. Ora il presidente russo Vladimir Putin ha deciso di sostituirlo, in un momento in cui sul campo di battaglia gli equilibri si sono ribaltati in favore dei russi. Il ministro della Difesa Sergei Shoigu è stato sostituito da Andrei Belousov, che occupava il ruolo di vicepremier con delega all’Economia.

È avvenuto dopo le dimissioni del gabinetto, avvenute per prassi dato che Putin ha vinto le ultime elezioni presidenziali che si sono tenute a marzo. Ci si aspettava una riconferma dell’intera squadra ma così non è stato.

«Sul campo di battaglia oggi vince colui che è più aperto all'innovazione. Pertanto, in questa fase, il presidente ha deciso che un civile sarà a capo del ministero della Difesa», così ha commentato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, spiegando la decisione del presidente russo Putin di nominare Andrei Belousov a capo della difesa russa.

Shoigu era a capo del dicastero dal 2012 ed è da sempre considerato un fedelissimo di Vladimir Putin. Ora andrà a ricoprire il ruolo di Nikolaj Patrushev che dal 2008 guida il Consiglio di sicurezza. Non è ancora chiaro che ruolo ricoprirà quest’ultimo, la sua nuova nomina sarà annunciata nei prossimi giorni.

Resta da capire quale impatto avranno sulla guerra in Ucraina le nuove nomine. L’annuncio del rimpasto è arrivato mentre 13 persone sono morte e altre 20 sono rimaste ferite nella città di confine russa di Belgorod, dove un edificio di 10 piani è parzialmente crollato dopo un bombardamento ucraino.

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