Fabrice Leggeri, il capo di Frontex avrebbe ritardato lo svolgimento delle indagini sui respingimenti dei migranti. L’accusa viene direttamente da un gruppo di lavoro interno che ha il compito di indagare sul coinvolgimento attivo da parte dell’Agenzia europea della guardia di frontiera e di costiera nei respingimenti.

Secondo le quaranta pagine di rapporto della commissione di lavoro, visionato da Der Spiegel, Leggeri avrebbe ritardato a inviare le informazioni necessarie agli investigatori «nonostante le ripetute indagini». Questo sarebbe uno dei motivi per cui l’inchiesta sta richiedendo più tempo del dovuto per essere portata a termine.

Il report della commissione interna

Il gruppo di lavoro è formato dai rappresentanti di diversi paesi tra cui: Germania, Francia, Grecia, Ungheria, Norvegia, Romania, Svezia, Svizzera e membri della Commissione Europea.
In totale, la commissione interna ha vagliato tredici respingimenti finiti sotto accusa per una eventuale partecipazione attiva di Frontex. 

In sette casi non è stata riconosciuta alcuna violazione delle norme, altri cinque incidenti, invece, dovrebbero essere ancora esaminati perché Frontex ha fornito informazioni «poco chiare».
La relazione finale critica esplicitamente il sistema di reporting interno di Frontex, attraverso il quale, le presunte violazioni dei diritti fondamentali e delle leggi da parte delle guardie di frontiera vengono trasferite direttamente ai dirigenti dell’Agenzia. 

Secondo la commissione interna di lavoro il sistema andrebbe revisionato. Le presunte violazioni dovrebbero essere denunciate direttamente al responsabile dei diritti fondamentali, con un sistema anonimo attraverso il quale le singole guardie di frontiera possono sentirsi protette e libere di denunciare eventuali respingimenti o pratiche illegali.

I respingimenti

Le indagini interne sono iniziate dopo la pubblicazione di un’inchiesta firmata dallo Spiegel e da altre testate internazionali che rivelavano un ruolo attivo di Frontex nei pushback delle imbarcazioni dei migranti.

I funzionari di frontiera europei, compresi gli agenti di polizia federale tedesca, fermavano le imbarcazioni cariche di migranti prima che raggiungevano la Grecia e le consegnavano alla guardia costiera ellenica. In almeno sette casi, le unità di Frontex erano nelle vicinanze o coinvolte nel respingimento contro le norme di diritto internazionale.
I rapporti interni di Frontex, che sono a disposizione dello Spiegel, mostrano che Leggeri è stato personalmente informato di diversi incidenti di questo tipo, ma che ha archiviato in passato non facendo partire le indagini interne.

Anche l’ufficio antifrode dell’Unione Europea sta indagando sulla cattiva gestione e sulle accuse di comportamenti scorretti da parte dei dirigenti di Frontex. 

Sia il consiglio di amministrazione di Frontex sia diversi eurodeputati ora chiedono le dimissione di Leggeri, che mercoledì ha fatto sapere di non voler lasciare la dirigenza dell’Agenzia.

 

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