Per i repubblicani la commissione d’inchiesta, formata da dieci membri, avrebbe agito a loro sfavore durante nelle elezioni di midterm del prossimo 2022. Per i democratici la proposta era anche un modo per accertare le cause dietro l’attacco alle istituzioni democratiche dello scorso 6 gennaio
Con 54 voti a favore e 35 contrari non è stata raggiunta la maggioranza necessaria di 60 senatori per approvare la proposta di istituire una commissione indipendente che avrebbe dovuto indagare sull’assedio del Campidoglio avvenuto lo scorso 6 gennaio.
I senatori democratici non sono riusciti a evitare la bocciatura dei repubblicani, che hanno sostenuto più volte che la commissione non sarebbe stata bipartisan. C’è chi sostiene, invece, che un’indagine approfondita avrebbe minato il voto delle elezioni di midterm, a danno dei repubblicani, che si verificheranno nel 2022. Se all’inizio alcuni membri del Gop hanno deciso di appoggiare la proposta democratica alla fine si sono allineati al partito, che dopo aver bocciato la richiesta di impeachment difende ancora una volta l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
La commissione
La commissione indipendente d’inchiesta sarebbe stata modellata su quella istituita dopo gli attentati terroristici del 2011. I dieci membri – cinque nominati dai democratici e cinque dai repubblicani – avrebbero avuto mandato fino a fine 2021, data fissata per la consegna dei lavori. «Non credo che la commissione che vorrebbero i leader democratici scoprirebbe nuovi fatti cruciali», ha detto il senatore Mitch McConnell del Kentucky.
Dall’altra parte i democratici hanno accusato i repubblicani di aver coperto Donald Trump: «I miei colleghi repubblicani ricordano la folla selvaggia che chiedeva l’esecuzione di Mike Pence, fuori dal Campidoglio?», ha detto il senatore democratico Chuck Schumer poco dopo il voto. «Il partito repubblicano deve vergognarsi per aver cercato di nascondere gli orrori di quel giorno sotto il tappeto perché ha paura di Donald Trump», ha aggiunto.
L’assalto a Capitol Hill
Il 6 gennaio del 2020 migliaia di sostenitori di Trump si sono radunati fuori il Campidoglio in segno di protesta verso i presunti e falsi brogli elettorali annunciati dall’ex presidente degli Stati Uniti e commessi dal democratico Joe Biden durante le elezioni avvenute nel novembre del 2020. La situazione è degenerata in pochi minuti con centinaia di riottosi che sono riusciti a superare le transenne e sono entrati dentro il Campidoglio con il proposito di aggredire i deputati, come affermato dai procuratori che hanno indagato sull’accaduto nei mesi scorsi. Quella sera morirono cinque persone e ne furono ferite altre 140. Per cercare di sedare le proteste l’ex presidente Donald Trump diffuse un video in cui chiedeva alle persone di tornare nelle proprie case e venne schierata la Guardia nazionale a difesa delle istituzioni democratiche americane.
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