Il gruppo paramilitare Wagner è in rivolta da ieri sera ed ha occupato le città di Rostov e Voronezh. Una colonna di blindati è in viaggio verso la capitale dove dovrebbe arrivare tra poche ore, ma il leader annuncia di aver fermato l’operazione e che i suoi soldati torneranno in Ucraina. «Non voglio spargere altro sangue russo». Biden chiama i leader di Germania, Francia e Regno Unito
Da questa notte, in Russia è in corso un tentativo di colpo di stato da parte del gruppo paramilitare Wagner, guidato da Evgenij Prigožin. I soldati di Wagner hanno occupato la città di Rostov e sono presenti a Voronezh, circa 500 chilometri a sud di Mosca. Il presidente russo ha parlato alla nazione, accusando le azioni di Wagner di «tradimento». Diversi governatori e altre personalità hanno dichiarato la loro lealtà a Putin, mentre bombardamenti aerei sono stati segnalati sull’autostrada che da Voronezh conduce a Mosca.
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19.32 – Circolano informazioni contrastanti e la situazione non è chiara, ma in uno dei canali Telegram affiliati a Wagner è stato pubblicato un messaggio in cui Prigožin dice di aver dato ordine ai suoi uomini di fermarsi «per evitare spargimenti di sangue».
19.20 – Secondo un account Telegram legato al presidente della bielorussia Lukashekno, Prigožin avrebbe accettato di fermare la colonna di truppe diretta a Mosca e di intraprendere passi per ridurre la tensione.
18.30 – Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha parlato della situazione in Russia con i capi di governo di Germania, Francia e Regno Unito.
17.15 – L’agenzia russa Tass annuncia che lunedì nel governatorato di Mosca sarà considerato un giorno di ferie per minimizzare i rischi. Questa mattina in tutta la regione era stato proclamato l’inizio di un’emergenza anti terrorismo che dà ampi poteri alle forze di sicurezza.
17.00 – Putin e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan si sono sentiti al telefono. Erdogan ha espresso supporto a Putin e lo ha invitato a ragionare in modo «razionale e prudente».
16.30 – Da questa mattina non ci sono più notizie di attacchi aerei e combattimenti tra le truppe fedeli a Mosca e i soldati di Wagner. Circolano però molti filmati che mostrano veicoli e personale civile costruire barriere o bloccare le strade che portano verso la capitale.
16.00 – Il sito indipendente russo Meduza ha pubblicato un video che mostra il dispiegamento di truppe e blindati per le strade di Mosca. I soldati di Wagner si troverebbero tra le le 6 e le 4 ore di distanza dalla capitale.
15.30 – Le autorità della regione di Lipetsk dicono che una colonna di mezzi di Wagner si trova sull’autostrada M4 diretta a Mosca. Un segnale che i soldati di Prigožin stanno avanzando verso Mosca, anche se sono ancora lontani centinaia di chilometri.
La situazione alle 14
- Soldati del gruppo Wagner hanno occupato le città di Rostov e Voronezh, mentre una colonna di blindati sarebbe diretta verso Mosca.
- Putin ha parlato alla nazione accusando il gruppo Wagner di tradimento e chiedendo loro di deporre le armi.
- Il leader di Wagner Prigožin ha respinto le accuse e ha chiesto ai soldati russi di non opporsi ai suoi uomini.
- Ci sono notizie discordanti di bombardamenti sulle truppe di Wagner nelle città occupate.
- La guarnigione di Mosca è in stato di allerta e circolano filmati che mostrano lo schieramento di truppe e la costruzione di posti di blocco.
- Per ora governatori regionali e altri funzionari hanno dichiarato la loro lealtà a Putin, mentre non ci sono notizie di defezioni significative a favore di Prigožin.
13.30 – «Putin è all’interno del Cremlino e sta lavorando», ha fatto sapere pochi minuti fa il portavoce Dimitry Peskov.
12.49 – Secondo un corrispondente della rete pubblica russa Rt, ci sono state due esplosioni nel quartier generale delle forze armate russe di Rostov, che questa mattina era stato occupato dalle truppe di Wagner.
12.40 – Il Cremlino fa sapere che Putin ha informato telefonicamente della situazione i presidenti di Bielorussia, Kazakistan e Uzbekistan.
12.35 – Rostov, la prima città occupata da Wagner, è la sede di uno dei principali comandi delle forze armate russe impegnate in Ucraina. Questa mattina, le truppe di Wagner hanno occupato il locale quartier generale, dove hanno catturato il viceministro della Difesa e il vicecapo di stato maggiore dell’esercito. Prigožin a diffuso un video in cui lo si vede parlare il viceministro della Difesa.
12.30 – Immagini girate questa mattina a Rostov, la città della Russia meridionale vicina al confine ucraino occupata dalle truppe di Wagner.
Le forze in campo
Secondo il leader di Wagner, Prigožin, il gruppo paramilitare dispone di 25mila soldati. Foto e video diffusi in queste ore, mostrano che il gruppo è dotato di numerosi blindati pesanti e mezzi anti aerei, mentre notizie ancora non confermate parlano dell’occupazione da parte del gruppo di alcuni aeroporti militari nella Russia meridionale. Per il momento, nessun alto ufficiale dell’esercito né alcuna figura politica di rilievo ha annunciato il suo sostegno per Prigožin.
Il governo federale russo può contare sulle truppe impegnate in Ucraina, che però sono difficili da spostare senza causare contraccolpi al fronte. All’interno della Russia sono presenti un numero indeterminato di truppe e forze paramilitari della guardia nazionale e del ministero dell’interno. Inoltre, sempre all’interno dei confini della federazione, sono presenti circa 150mila militari di leva, arruolati con la chiamata alle armi di questa primavera e che non sono mai stati impegnati in Ucraina.
12.12 – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è intervenuta sul colpo di stato da Vienna, dove si trova in visita di stato. «Difficile fare delle valutazioni ora. La consapevolezza è quella di una situazione di caos nella Federazione russa, che stona un po' con certa propaganda che abbiamo visto negli ultimi mesi. Al mio ritorno in Italia ho convocato i ministri competenti e l'intelligence italiana per avere elementi maggiori sulla vicenda. Quello che mi interessa è la questione ucraina, non dobbiamo in questo momento farci distogliere l'attenzione dal sostegno a Kiev e su questa strada dobbiamo continuare».
12.02 – Il patriarca Kirill di Mosca si schiera con Putin. «Mentre i nostri fratelli combattono e muoiono al fronte, adempiendo onorevolmente al loro dovere, mentre il nemico cerca di distruggere la Russia in ogni modo, ogni tentativo di seminare discorsia nel paese è un enorme crimine che non ha giustificazione». Kirill aggiunge che «supporta i tentativi del nostro capo di stato di fermare i disordini».
11.57 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha commentato il golpe su Twitter. «Chiunque sceglie la strada del male distrugge sé stesso». Putin, scrive Zelensky «si è barricato a Mosca per difendersi da coloro che ha armato contro l’Ucraina».
11.40 – Nella città di Voronezh, 500 chilometri a sud di Mosca, suonano gli allarmi aerei dopo che aerei, forse fedeli al governo, hanno colpito un deposito di carburante.
11.23 – L’oligarca e oppositore di Putin in esilio, Mikhail Khodorkovsky, ha scritto un lungo thread su Twitter sul tentato colpo di stato che si conclude con un appello ai liberali russi per fare causa comune con Prigožin, nonostante le differenze ideologiche e la natura tattica dell’alleanza.
11.19 – Prigožin diffonde un nuovo messaggio sui suoi canali Telegram: «Distruggeremo tutto quello che abbiamo intorno a noi. Siamo pronti a morire, tutti e 25mila e poi altri 25mila, perché il popolo della Russia deve essere liberato». Nel messaggio, il leader di Wagner respinge le accuse di tradimento e dice di voler spazzare via la corruzione.
11.12 – Ramzan Kadyrov, leader della repubblica di Cecenia e uno dei più forti sostenitori di Putin, si schiera con il presidente e chiede che la rivolta di Wagner venga «schiacciata». Kadyrov e Prigožin si erano spesso scontrati via social nel corso degli ultimi mesi.
11.10 – Secondo diversi media russi e filmati che circolano sui social, truppe fedeli al governo russo hanno costruito posti di blocco sull’autostrada a sud di Mosca. Le truppe di Wagner dovrebbero essere circa 500 chilometri più a sud al momento.
Cosa è successo fino ad ora?
Il fondatore di Wagner Evgenij Prigožin ha annunciato l’inizio della sua rivolta ieri sera, poco prima delle 21 ora italiana. Prigožin ha accusato il ministero della Difesa, con cui si scontrava da tempo, di aver lanciato un attacco missilistico contro uno dei sui accampamenti, uccidendo diversi militari. Prigožin ha annunciato che le sue truppe avrebbero «liquidato» i vertici del ministero e delle forze armate per poi tornare sul fronte, specificando che la presidenza e tutte le altre istituzioni non sarebbero state toccate. Nella notte, le truppe di Wagner hanno oltrepassato i confini del Donbass, dove si trovano i loro accampamenti, e hanno occupato la vicina città di Rostov, dove ha sede uno dei principali comandi delle forze armate russe impegnate nell’invasione. Al mattino, Putin ha parlato alla nazione, dichiarando «traditori» gli uomini di Wagner. Poco dopo, i canali social di Prigožin hanno annunciato che «presto avremo un nuovo presidente» e sono iniziate a circolare le prime notizie di movimenti di truppe verso Mosca.
10.55 – Circolano numerosi video che mostrerebbero aerei, esplosioni ed elicotteri abbattuti lungo l’autostrada che da Voronezh conduce verso Mosca, dove si troverebbero alcune colonne di truppe di Wagner.
10.50 – Il discorso alla nazione di Putin, questa mattina, con sottotitoli in inglese.
10:35 – La crisi aperta dal fondatore del gruppo paramilitare Wagner, Evgeny Prigozhin, è «la più significativa sfida allo stato russo» in tempi recenti. Questo quanto hanno riferito i servizi segreti del Regno Unito in un aggiornamento quotidiano pubblicato dal ministero della Difesa di Londra. «Nelle prime ore del 24 giugno 2023, lo scontro tra il gruppo Wagner e il ministero della Difesa russo si è trasformato in un confronto militare diretto», si legge. Prigozhin ha compiuto un’operazione che ha descritto come una «marcia per la libertà». «A Rostov sul Don, Wagner ha quasi sicuramente occupato siti cruciali per la sicurezza, incluso il quartier generale delle operazioni militari russe in Ucraina», ha osservato l'intelligence britannica.
«Altre unità della compagnia paramilitare si stanno muovendo verso nord attraverso la regione di Voronezh, quasi certamente intenzionate a raggiungere Mosca. Ci sono prove molto limitate di combattimenti tra la Wagner e le forze di sicurezza russe», che in parte sono «probabilmente rimaste passive, non opponendosi al gruppo Wagner». «Nelle prossime ore, la lealtà delle forze russe, in particolare della Guardia nazionale, sarà la chiave di come si svolgerà la crisi. Questo rappresenta la più significativa sfida allo Stato russo in tempi recenti», si conclude l'aggiornamento.
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