Perché gli Stati Uniti beneficeranno della guerra ucraina senza sparare un colpo
President Joe Biden delivers his first State of the Union address to a joint session of Congress at the Capitol, as Vice President Kamala Harris and House Speaker Nancy Pelosi of Calif., watch, Tuesday, March 1, 2022, in Washington. Biden has a new plan to expand mental health and drug abuse treatment. He proposes pouring hundreds of millions of taxpayer dollars into suicide prevention, mental health services for youth, and community clinics providing 24/7 access to people in crisis. (Saul Loeb/Pool via AP)
03 marzo 2022 • 19:49Aggiornato, 07 marzo 2022 • 12:40
Al netto di ogni esito della guerra, nel prossimo futuro Mosca sarà costretta a occuparsi del suo estero vicino, per sedare l’Ucraina occupata, oppure per difendere un eventuale compromesso o ancora per estricarsi dalle sue sabbie mobili.
Mentre il fronte Nato, platealmente sfilacciato, si è compattato contro l’Orso, unità destinata a durare brevemente ma comunque maggiore rispetto al recente passato.
Resta la preoccupazione per l’inedita manovra di Berlino, capace di inserirsi nella crisi per giustificare il proprio riarmo.
Analista geopolitico e giornalista. È chief geopolitical analyst di Macrogeo, think tank geopolitico e macrofinanziario. È socio della Società italiana di storia militare. È lecturer di geopolitica mediorientale presso la Scuola di formazione del Dipartimento per le informazioni di Sicurezza (DIS, Presidenza del Consiglio) e di narrazione geopolitica presso la Scuola Holden di Torino. Scrive di geopolitica americana per Conflits, rivista francese di geopolitica, e per Gnosis, rivista italiana di intelligence.