I legali dell’ex presidente hanno depositato una memoria alla corte, che discuterà del caso il prossimo 8 febbraio e deciderà probabilmente entro il 5 marzo, data in cui sono previste le primarie in molti stati. E su Truth invoca l’immunità
Donald Trump, nella sua memoria presentata alla Corte Suprema, ha esortato i giudici a dichiararlo idoneo a ricoprire la presidenza. Ha chiesto poi di annullare la sentenza che lo esclude dalle primarie in Colorado, allegando una serie di argomentazioni sul perché la Corte suprema dello stato abbia deciso in modo errato nel giudicarlo un insurrezionista, vietandogli di ricoprire l’incarico in base alla Costituzione.
La Corte Suprema Usa discuterà il caso il prossimo 8 febbraio e dovrebbe decidere entro il 5 marzo, data in cui sono previste le primarie in molti stati, tra cui il Colorado.
Nel documento presentato alla Corte dall’ex presidente, le decisioni dei tribunali vengono definite «tentativi di squalifica dalle schede elettorali che minacciano di privare del diritto di voto decine di milioni di americani», «che promettono di scatenare il caos» nel caso in cui altre corti decidano di seguire la decisione del Colorado, escludendo un possibile candidato repubblicano alle presidenziali.
Secondo la nota, «il presidente Trump non ha mai partecipato né diretto alcuna condotta illegale avvenuta in Campidoglio il 6 gennaio 2021», sottolineando che «ha ripetutamente invocato la pace, il patriottismo, la legge e l’ordine».
La costituzione
Al centro dei processi relativi alla candidatura di Trump, la terza sezione del 14esimo emendamento, che esclude dalla carica chi ha prima prestato giuramento alla Costituzione e si è poi impegnato in un’insurrezione o una ribellione contro la carta, o ha offerto aiuto ai nemici di questa.
Il divieto può essere rimosso dal Congresso, a maggioranza dei due terzi in ciascuna camera.
Truth
«Un presidente degli Stati Uniti deve godere della piena immunità», ha scritto Donald Trump sul suo social network Truth, in un post di ieri, scritto tutto in maiuscolo, che ha suscitato indignazione. Senza l’immunità, continua l’ex presidente, «sarebbe impossibile per lui o lei esercitare correttamente le proprie funzioni. Qualsiasi errore, anche se in buona fede, si trasformerebbe quasi certamente con un’incriminazione da parte della controparte alla fine del suo mandato».
Aggiunge poi un esempio: «Non si può impedire alla polizia di portare avanti un lavoro di prevenzione efficace perché ci si vuole proteggere dal poliziotto disonesto o dalla “mela marcia”».
Tutti i presidenti quindi, dice Trump, devono avere «un’immunità presidenziale completa e totale, oppure l’autorità e la risolutezza di un presidente degli Stati Uniti saranno eliminate per sempre». E conclude: «Speriamo che sia una decisione tranquilla. Dio benedica la Corte Suprema».
Al messaggio scritto da Trump alle due di notte, in molti hanno reagito lanciando un allarme sul rischio di autoritarismo nel caso di un suo ritorno alla Casa Bianca e sulla minaccia che l’ex presidente rappresenta per la democrazia statunitense.
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