Intervistato dal canale televisivo NBC, il presidente eletto ha ribadito l’invito ai paesi europei perché contribuiscano di più al finanziamento dell’alleanza atlantica. Su Kiev: «Non avrà altrettanto aiuto militare quando entrerò in carica»
«Il mondo sembra un po’ folle ultimamente», aveva detto il presidente eletto Usa a Emmanuel Macron a Parigi, dove ha incontrato Volodymyr Zelensky e ha passato il weekend di riapertura di Notre-Dame. Domenica 8 dicembre Donald Trump ha fatto ulteriori annunci, accomunati da un’idea di disimpegno nel quadrante europeo.
Il più ingombrante riguarda l’intera alleanza occidentale: la permanenza degli Stati Uniti nella Nato non è da darsi per scontata, come ha detto in un’intervista al canale televisivo statunitense NBC. «Se loro (gli alleati, ndr) pagano i loro conti, allora assolutamente sì, restiamo». Sia nel precedente mandato che nell’ultima campagna, l’incitazione agli europei perché contribuiscano di più al finanziamento dell’alleanza è un tormentone di Trump.
E poi c’è il dossier ucraino: «Verosimilmente – ha detto Trump sempre a NBC – l’Ucraina non avrà altrettanto aiuto militare Usa quando entrerò in carica io».
Un taglio degli aiuti; ciò nelle ore in cui Trump ha incontrato Zelensky. Dopo l’incontro, è stato un susseguirsi di annunci, anche da Mosca: «Per facilitare i negoziati, Zelensky deve annullare il decreto col quale ha vietato trattative», ha detto il portavoce del Cremlino reagendo all’invito di Trump a un «cessate il fuoco immediato».
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