Imamoglu si fa sentire dal carcere: «È in atto una rivoluzione democratica». A Saracane molti manifestanti tengono il volto coperto: «Più diranno di disperderci, più verremo». Il governo ha deciso la linea dura: finiti in manette anche dieci giornalisti, prelevati all’alba nelle loro case a Smirne e a Istanbul
Turchia, il pugno di Erdogan: oltre mille arresti in cinque giorni. «Ma noi continuiamo a resistere»


24 marzo 2025 • 19:49