Vi scriviamo in merito all’articolo di Stefano Vergine “Salvare le ville dal sequestro. La strategia dell’oligarca di Putin.”

Possiamo comprendere l’interesse dell’autore verso Alisher Usmanov, è uno dei filantropi più famosi e rispettati al mondo, una figura di rinomanza pubblica e sportiva e, in passato, un uomo d’affari di successo con una reputazione mondiale. Tuttavia, la sua fama non può dare il diritto di diffondere dichiarazioni false e diffamatorie, nonché voci infondate nei suoi riguardi.

L’articolo contiene un’intera serie di dichiarazioni non veritiere, pure speculazioni che in modo grossolano distorcono la realtà e danneggiano la reputazione del Sig. Usmanov.

Per prima cosa, l’insinuazione che il Sig. Usmanov “sapeva in anticipo” della “invasione (dell’Ucraina” e presumibilmente era tra le “poche” persone che potevano sapere in anticipo dell’inizio delle ostilità è una menzogna spudorata e una speculazione. Non bisogna cercare un gatto nero in una camera buia, soprattutto quando non c’è. Le accuse di un qualsiasi coinvolgimento del Sig. Usmanov nelle attività militari in Ucraina sono assolutamente infondate. Il Sig. Usmanov non ha mai partecipato in alcun modo e non partecipa né alla politica russa né a qualsiasi altra attività politica.

Inoltre, il Sig. Usmanov ha cominciato a ritirarsi dai trust da lui creati già nel 2017 (The Sister Trust) per ragioni legate alla pianificazione dell’eredità che non avevano assolutamente nulla a che fare con l’Ucraina. Il ritiro del Sig. Usmanov dal Trust Pauillac, nel quale condivideva i diritti di beneficiario a metà con sua sorella, è stato la conclusione logica di questo processo, e la decisione riguardante tale ritiro era stata presa molto prima del 7 febbraio 2022.

L’affermazione che “il municipio di Arzachena ha conferito [al Sig. Usmanov] la cittadinanza onoraria” perché “l’ammontare degli investimenti che Usmanov ha fatto in Costa Smeralda è enorme” è altrettanto falsa. In effetti, il sindaco di Arzachena Roberto Ragnedda ha conferito al Sig. Usmanov la cittadinanza onoraria “per il suo contributo allo sviluppo e alla promozione del territorio.” Come ha sottolineato il Sig. Ragnedda durante la cerimonia di conferimento al Sig. Usmanov del titolo di cittadino onorario, “l’impatto economico diretto sul territorio e la promozione dell’immagine di derivanti dalla sua presenza [del Sig. Usmanov] nel nostro paese merita un riconoscimento concreto.” Ancora oggi il Sig. Usmanov mantiene il titolo di cittadino onorario nonostante le sanzioni.

Desideriamo inoltre attirare la Vostra attenzione sull’erroneità della frase “l’imprenditore russo possedeva quattro grandi ville nel comune di Arzachena che sono state sequestrate, oltre ad alcune automobili,” così come delle altre indicazioni nel Vostro articolo riguardanti le numerose proprietà di pregio in Italia in possesso del Sig. Usmanov e/o di sua sorella la Sig.ra Ismailova.

Come è stato ripetutamente dichiarato pubblicamente, qualsiasi affermazione che il Sig. Usmanov e/o sua sorella la Sig.ra Ismailova possiedano numerose “ville nel comune di Arzachena sulla Costa Smeralda” non risponde al vero. Una volta trasferita la proprietà in questione nei trust irrevocabili, né il Sig. Usmanov né i suoi parenti avevano più diritti su questa proprietà (inclusi beni immobiliari e lo yacht Dilbar) o alcun controllo su di essa. Inoltre, attualmente il Sig. Usmanov e i suoi parenti non rivestono il ruolo di beneficiari dei trust. Allo stesso modo, né il Sig. Usmanov né la Sig.ra Ismailova “controllano” aziende sotto la direzione dei trust. Di conseguenza, qualsiasi riferimento al Sig. Usmanov oppure alla Sig.ra Ismailova come “proprietari” di questi beni immobiliari in Italia non è corretto.

L’affermazione secondo la quale la Sig.ra Ismailova è servita da “schermo” per suo fratello è ancora più oltraggiosa e completamente infondata. Da devoto musulmano, il Sig. Usmanov ha sempre trattato la sua famiglia con il massimo rispetto e non ha mai usato i suoi parenti come “schermo” per alcuno scopo. Se l’autore dell’articolo conoscesse i principi alla base dei rapporti di famiglia nell’Islam, capirebbe che tali insinuazioni sono offensive e inaccettabili per un musulmano. Inoltre, attualmente, il Sig. Usmanov e la Sig.ra Ismailova (la quale, ovviamente, non fa da “schermo” al Sig. Usmanov) stanno impugnando le illegittime sanzioni dell’UE che sono state loro imposte ingiustamente.

Infine, l’affermazione che il Sig. Usmanov è “il direttore” del giornale Kommersant non è corretta. Infatti, è il proprietario del Kommersant, ma non ha mai svolto il ruolo di direttore, così come non ha mai definito la linea editoriale del giornale. In più, è sbagliato riferirsi a Metalloinvest come alla “holding principale” del Sig. Usmanov.” Il Sig. Usmanov possiede il 49% delle azioni della holding USM, la quale, a sua volta, detiene Metalloinvest. Comunque sia, il Sig. Usmanov non prende decisioni manageriali all’interno della holding da qualche anno, e questo fatto è un’informazione di dominio pubblico.

Vorremo richiamare separatamente la Vostra attenzione sulla erroneità del titolo “La strategia dell’oligarca di Putin.” Il Sig. Usmanov ha ripetutamente respinto le affermazioni infondate della sua presunta vicinanza al presidente della Russia o al governo russo in generale. Inoltre respinge le affermazioni, prive di fondamento, di aver ricevuto benefici o aver reso servigi al governo russo. Insistiamo che questa posizione venga aggiunta al testo.

Inoltre, il Sig. Usmanov rigetta l’utilizzo del termine “oligarca” con riferimento al suo nome. Questo termine di solito si riferisce alle persone che hanno approfittato dei legami con lo stato, soprattutto quelli che parteciparono alla privatizzazione dei beni statali russi negli anni ‘90. Tali eventi non riguardano il Sig. Usmanov che deliberatamente non partecipò alla privatizzazione del patrimonio statale o alle cosiddette aste “loans for shares” dopo il crollo dell’Unione Sovietica, e le sue dichiarazioni a riguardo sono state ampiamente riportate dalla stampa. Il Sig. Usmanov ha costruito il suo capitale attraverso attività imprenditoriali che ha creato da zero, molto prima dell’ascesa del Sig. Putin al potere, e, in seguito, tramite investimenti di successo sul mercato libero.

Visto che l’articolo contiene affermazioni non veritiere, non verificate e diffamatorie, e considerando che l’autore non si è rivolto ai rappresentati del Sig. Usmanov per dare la possibilità di fornire commenti mentre preparava questo testo, insistiamo che venga aggiornato in modo da riflettere la nostra posizione. Questo consentirà di evitare un’azione giudiziaria ed il ricorso ad un procedimento giudiziario per diffamazione.

Vi ringraziamo in anticipo per la collaborazione,
Ufficio stampa di Alisher Usmanov


Risponde Stefano Vergine: Ringrazio per le precisazioni sul Trust Pauillac, che avrei inserito volentieri nell'articolo se alle domande rivolte prima della pubblicazione avessi ricevuto risposta. Sulle altre questioni sostanziali – presunto possesso della ville, ruolo della Signora Ismailova, origine della fortuna del Signor Usmanov – l'articolo è basato, come specificato, su documenti pubblici, tra cui il regolamento d'esecuzione del Consiglio Ue e le ordinanze del Tar del Lazio.

L'indagine giornalistica sui beni congelati a cittadini russi non ha l'obiettivo di diffamare nessuno, ma di fare chiarezza sullo stato di asset gestiti attualmente dall'amministrazione pubblica italiana.

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