Il candidato alle ultime elezioni ha denunciato alcuni brogli commessi alle urne lo scorso 28 luglio e che hanno attribuito la vittoria al presidente uscente, Nicolas Maduro, con il 52 per cento dei voti
Edmundo Gonzalez Urrutia, candidato dell’opposizione che rivendica la vittoria alle elezioni presidenziali venezolane del 28 luglio contro Nicolas Maduro, si è rifugiato in Spagna.
«Edmundo Gonzalez Urrutia ha lasciato il paese. Dopo essersi rifugiato volontariamente alcuni giorni fa nell'ambasciata spagnola a Caracas, ha chiesto asilo politico al governo spagnolo. Il Venezuela gli ha concesso il necessario salvacondotto nell'interesse della pace politica e della tranquillità del paese», ha scritto il vicepresidente del paese sui social network.
Nella giornata del 7 settembre Urrutia ha lasciato il Venezuela a bordo di un aereo dell’aviazione militare spagnola per recarsi a Madrid. Lo ha reso noto il ministro degli Esteri della Spagna, Josè Manuel Albares. «Il governo della Spagna è impegnato a far rispettare i diritti politici e l'integrità fisica di tutti i venezuelani», ha scritto Albares in un messaggio pubblicato sul proprio profilo X. Già in mattinata il premier socialista spagnolo, Pedro Sanchez, aveva detto che «non avrebbe abbandonato» Urrutia, considerato come un «eroe».
Tensioni nel paese
Urrutia ha denunciato brogli nelle elezioni del 28 luglio, che hanno attribuito una contestata vittoria al presidente uscente, Nicolas Maduro, con il 52 per cento dei voti.
L’opposizione, guidata dall'ex deputata liberale María Corina Machado, sostiene che González Urrutia abbia ottenuto più del 60 per cento delle preferenze. A dimostrazione sono state raccolte come prove i registri di conteggio raccolti da alcuni testimoni nei seggi elettorali e sono stati digitalizzati per poi essere caricati su un sito web.
Le contestazioni del risultato elettorale ha portato a una serie di manifestazioni nel paese che sono state represse con violenza dalla polizia. In Venezuela la tensione è ancora molto altra, da giorni le forze dell’ordine hanno circondato l’ambasciata Argentina a Caracas, dove da mesi sono rifugiati sei oppositori del governo.
È «un giorno triste per la democrazia in Venezuela», ha scritto in una nota l'Alto rappresentante Ue, Josep Borrell, sottolineando che «di fronte alla repressione, alla persecuzione politica e alle minacce dirette alla sua sicurezza e libertà», Edmundo Gonzalez ha dovuto richiedere asilo politico e accettare la protezione in Spagna.
«L’Ue insiste affinché le autorità venezuelane pongano fine alla repressione, agli arresti arbitrari e alle molestie» nei confronti dell'opposizione e della società civile e «rilascino i prigionieri politici», aggiunge ribadendo il sostegno Ue «al popolo venezuelano nelle sue aspirazioni democratiche».
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