Intervistato dalla Bbc il presidente ucraino ammette le difficoltà sul fronte meridionale, ma assicura che non ci saranno «né pause né cessate il fuoco» che servirebbero soltanto a dare tempo alla Russia di riorganizzarsi
Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha ammesso in un’intervista a Bbc che l’attesa controffensiva estiva iniziata due settimane fa non sta andando nel migliore dei modi. I progressi sul campo di battaglia «sono più lenti di quanto vorremmo», ha detto Zelensky. «Alcuni pensano che questo sia un film di Hollywood: non è così – ha aggiunto il presidente – Quello che è in gioco sono vite ucraine».
Almeno otto villaggi e circa un centinaio di chilometri quadrati sono stati liberati nel corso di due settimane di intensi combattimenti. Kiev non ha diffuso dati sulle perdite subite, ma l’analisi di fotografie e filmati ha confermato il danneggiamento o la distruzione di decine di veicoli, compresi diversi mezzi di fabbricazione Nato.
Aspettative eccessive
Esperti e analisti militari avevano annunciato che l’offensiva ucraina sarebbe stata difficile e avrebbe richiesto settimane, se non mesi, di intensi combattimenti prima di produrre risultati. In molti però sono comunque rimasti sorpresi dalla difficoltà delle operazioni e dalla loro lentezza.
«Nonostante quello che alcuni ci chiedono e nonostante i tentativi di farci pressioni, con tutto il rispetto, avanzeremo sul campo di battaglia nel modo che ci sembra più opportuno», ha detto Zelensky. Il presidente russo Vladimir Putin ha già annunciato il fallimento della controffensiva e ha parlato della distruzione di centinaia di veicoli ucraini, numeri per i quali al momento non ci sono conferme.
Kiev prepara la controffensiva da oltre sei mesi e per condurla avrebbe accumulato una riserva formata da 12 brigate, tra i 50 e i 60mila soldati. Al momento soltanto una parte di questa forza sarebbe stata effettivamente impiegata sul campo, mentre il resto verrebbe tenuto di riserva nell’attesa di individuare un punto debole del fronte.
Da circa una settimana, circolano voci di una possibile pausa nella controffensiva ucraina, dovuta sia alle perdite sia alla necessità di analizzare le tattiche impiegate fino a questo momento. Le forze armate ucraine hanno smentito questa “pausa tattica” e anche negli ultimi giorni hanno annunciato diverse operazioni offensive. Secondo Zelensky, «né pause né cessate il fuoco» sono possibili al momento, poiché servirebbero soltanto a dare tempo alla Russia di riorganizzarsi.
La Nato e il resto
Zelensky ha ribadito che il suo governo si aspetta garanzie sulla sicurezza del paese nel corso del prossimo meeting della Nato, che si svolgerà a luglio in Lituania. Ma ha anche ribadito che l’obiettivo è l’ingresso ufficiale nell’alleanza. A quei leader politici, come il segretario Nato Jens Stoltenberg, che hanno definito questa prospettiva «fuori discussione» per il momento, Zelensky ha risposto: «Non toglieteci la terra da sotto i piedi». Il presidente ucraino ha poi ribadito la richiesta di ottenere jet da combattimento F-16, su cui ci sono stati progressi nelle ultime settimane, ma che non sono ancora ritenuti prioritari dagli alleati dell’Ucraina.
L’intervista della Bbc è stata effettuata ai margini della conferenza per la ricostruzione ucraina organizzata dal governo britannico, alla quale Zelensky è intervenuto in videocollegamento. Durante la conferenza, il presidente ucraino ha chiesto ai partner dell’Ucraina di iniziare a finanziare «progetti reali» per la ricostruzione. «Ogni giorno dell’aggressione russa porta nuova distruzione», ha detto Zelensky. «Dobbiamo spostarci dalla fase della visione a quella degli accordi e da quella degli accordi a quella dei progetti reali».
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