Grande onda di solidarietà a Kiev da parte dei rappresentanti europei, che hanno assicurato il loro sostegno. Zelensky: «Stati Uniti partner chiave. Quando ci daranno le garanzie sulla sicurezza noi saremo pronti a sederci». Il presidente ucraino incontra il premier britannico, domani vedrà re Carlo e poi i leader Ue. In Italia la maggioranza si spacca
I leader europei hanno espresso solidarietà a Kiev, dopo lo scontro di venerdì nello Studio Ovale tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente Usa Donald Trump, accompagnato dal suo vicepresidente J.D. Vance. La conversazione è degenerata quando il leader ucraino si è mostrato dubbioso verso l’accordo sui minerali. Trump e Vance hanno risposto, di fronte alle telecamere, con accuse, ricatti e umiliazioni.
In un’intervista a Fox News e in alcuni post su X, Zelensky ha cercato di abbassare il livello dello scontro, sostenendo di non voler «perdere l’alleanza degli Usa» e che «senza l’aiuto degli Stati Uniti sarà difficile per l’Ucraina respingere la Russia». Poi il presidente ucraino ha anticipato la visita a Keir Starmer, recandosi a Londra. «Stiamo dalla parte dell'Ucraina, per tutto il tempo che sarà necessario», gli ha detto il premier britannico.
Intanto, lo scontro allo Studio Ovale divide anche la maggioranza italiana, soprattutto la Lega di Matteo Salvini e Forza Italia di Antonio Tajani. Mentre la comunità ucraina italiana si prepara a scendere in piazza domenica 2 marzo per le manifestazioni promosse da Azione e appoggiate da Pd e +Europa.
PUNTI CHIAVE
20:11
Zelensky lascia Downing Street, domani da re Carlo e poi il summit con i leader Ue
19:55
La Turchia offrirà di ospitare i negoziati Ucraina-Russia
19:28
Zelensky ringrazia Starmer: "Felici per nostra partnership strategica"
18:48
Starmer accoglie Zelensky: "Puoi contare sul nostro appoggio"
17:35
Domenica gli ucraini in Italia scendo in piazza: "Con Zelensky"
15:41
Scontro Lega-Forza Italia su Trump
14:51
Fonte Casa Bianca: "Non è stata imboscata a Zelensky, volevamo accordo"
14:23
Mosca: visita Zelensky in Usa è stato completo fallimento
14:01
Zelensky: "Pronti a firmare accordo minerali ma per pace servono garanzie sicurezza"
12:52
Zelensky è atterrato a Londra, incontra Starmer nel pomeriggio
11:45
Meloni: «L'Italia proporrà un vertice immediato tra Usa e Ue»
11:27
Von der Leyen: «Non sarete mai soli»
11:11
Zelensky: «Con le garanzie sulla sicurezza degli Usa entrerà la diplomazia»
Zelensky lascia Downing Street, domani da re Carlo e poi il summit con i leader Ue
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha lasciato il numero 10 di Downing Street dove ha incontrato il premier britannico Keir Starmer. Il premier ha ribadito il pieno sostegno all'Ucraina. Domani, il presidente sarà ricevuto da re Carlo III e poi parteciperà al vertice con i leader europei.
Macron ha parlato con Trump e Zelensky
Il presidente francese Emmanuel Macron ha parlato con i suoi omologhi americani Donald Trump e ucraino Volodymyr Zelensky dopo il diverbio tra i due leader ieri alla Casa Bianca. Lo ha annunciato l'Eliseo. Macron si è inoltre intrattenuto con il premier britannico Keir Starmer, il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa e il segretario generale della Nato Mark Rutte per preparare il vertice che riunirà domani a Londra una quindicina di leader europei per riaffermare il sostegno a Kiev. In un'intervista a La Tribune Dimanche, Macron ha invitato Trump e Zelensky "alla calma, al rispetto e al riconoscimento".
La Turchia offrirà di ospitare i negoziati Ucraina-Russia
Il ministro degli Esteri turco ribadirà domani, durante l'incontro dei leader europei a Londra, l'offerta di Ankara di ospitare i colloqui di pace tra Ucraina e Russia. Lo ha affermato oggi una fonte diplomatica turca. Lo scrive la Reuters sul suo sito. La Turchia, membro della Nato, ha ospitato i colloqui iniziali tra le parti mesi dopo l'invasione su vasta scala dell'Ucraina da parte della Russia nel 2022, contribuendo a garantire un accordo per il passaggio sicuro delle esportazioni di grano nel Mar Nero. La stessa fonte ha affermato che qualsiasi futuro colloquio di pace deve includere entrambi i Paesi.
Zelensky ringrazia Starmer: "Felici per nostra partnership strategica"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha espresso la sua gratitudine al primo ministro britannico Keir Starmer e al popolo del Regno Unito per il sostegno costante dall'inizio della guerra. "Grazie mille, Keir, signor primo ministro, sono felice di essere qui. Ho visto tanta gente e voglio ringraziare il popolo britannico per il grande supporto", ha dichiarato Zelensky all'interno del numero 10 di Downing Street. Il leader ucraino ha poi sottolineato la sua soddisfazione per l'incontro previsto domani con Re Carlo, organizzato dal governo britannico, e per il vertice in programma con gli altri leader europei. "Siamo molto felici in Ucraina di avere partner strategici come voi, con cui abbiamo firmato un documento storico", ha aggiunto Zelensky riferendosi all'accordo bilaterale di partenariato che, come ricordato da Starmer, avra' "di cento anni". "Abbiamo documenti del genere solo con il Regno Unito, quindi, contiamo sul vostro sostegno e siamo davvero felici di avere tali partner e amici". Il primo ministro britannico ha commentato con un "fantastico", prima che i due leader si stringessero la mano, suggellando l'intesa tra i due Paesi.
Starmer accoglie Zelensky: "Puoi contare sul nostro appoggio"
L'Ucraina può contare sul "pieno appoggio da parte del Regno Unito". Lo ha detto il primo ministro del Regno Unito Keir Starmer al presidente ucraino Volodymyr Zelensky al suo arrivo al numero 10 di Downing Streeet. "Resteremo al fianco dell'Ucraina finche' sara' necessario", ha affermato Starmer. Zelensky ha risposto: "Contiamo sul vostro sostegno", aggiungendo di essere grato al Regno Unito. Il Regno Unito ha una determinazione "assoluta" e "incrollabile" verso "ciò che entrambi vogliamo raggiungere, ovvero una pace duratura per l'Ucraina basata sulla sovranità e sulla sicurezza", ha aggiunto il primo ministro britannico.
Zelensky arrivato da Starmer a Downing Street
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, è arrivato al numero 10 di Downing Street per il suo incontro con il premier britannico Keir Starmer. Prima di iniziare il colloquio, il premier britannico ha stretto la mano e ha abbracciato il presidente ucraino per le fotografie di rito all'ingresso della sua residenza.
Domenica gli ucraini in Italia scendo in piazza: "Con Zelensky"
Solo le bandiere ucraine, quelle dell'Italia e dell'Europa, nessuna bandiera politica. Il popolo ucraino che vive in Italia scende in piazza e chiama tutti a partecipare alle manifestazioni di domani promosse da Azione e appoggiate da Pd e +Europa dopo lo schiaffo del presidente americano Trump a quello ucraino Zelensky, "perchè - dicono - in gioco ci sono i valori dell'Europa, non solo quelli del nostro Paese". Un primo assaggio c'è stato oggi a Milano, davanti al Consolato americano, dove c'erano solo ucraini che vivono in Italia che si sono dati appuntamento dopo un tam tam avvenuto la notte scorsa: "Oggi manifestiamo perché siamo convinti che il popolo americano non sia stato rappresentato dal loro presidente. Chiediamo ai cittadini Usa di prendere le distanze dall'atteggiamento di Trump, siamo con i cittadini americani ma contro quello che è successo ieri alla Casa Bianca. Ribadiamo la nostra solidarietà al popolo americano che ci sostiene contro la Federazione russa. L'iniziativa è nata con uno spontaneo tam tam nella notte", spiega Fabio Prevedello, presidente dell'associazione europea Italia-Ucraina Maidan.
Da Roma gli fa eco Oles Horordetskyy, presidente dell'associazione cattolica Ucraina in Italia: "Invitiamo tutti gli italiani, al di là dell'appartenenza politica, a chi crede nei valori della libertà, della dignità e dello stato di diritto a partecipare alle manifestazioni di domani. L'Europa deve svegliarsi, è arrivato il momento di difendersi. Siamo con Zelensky e il popolo ucraino che ieri è stato umiliato in Usa". Sono tante le città che vedranno manifestare ucraini e italiani, dopo l'idea lanciata da Carlo Calenda (Azione): Roma, Milano, Bologna, Ancona, Brescia, Caserta, Cuneo, Firenze, La Spezia, Lecco, Mantova, Mazara del Vallo, Messina, Napoli, Parma, Perugia, Ravenna, Reggio Emilia, Salerno, Torino, Treviso, Vicenza. Ma altre, spiegano gli organizzatori, se ne aggiungeranno.
Intanto, a Milano, c'era anche Tetyana Bezruchenko, responsabile per la Lombardia della Maidan Italia-Ucraina, nata a Mariupol, città martire della guerra seguita all'invasione russa, che vive in Italia dal 2003: "Dal 2014 non posso più rimanere in silenzio e quando posso reagisco - spiega - Nel 2022 volavano i missili, oggi la guerra contro la democrazia viene anche dal presidente degli Usa che ha umiliato il presidente Zelenski. Bisogna far reagire le persone". La sua è una chiamata alla pace ma soprattutto alla reazione: "Tutti devono capire che l'Ucraina combatte dal 2014 per i valori europei. Trump sta calpestando non solo l'Ucraina ma il diritto alla pace e l'Europa deve mostrarsi unita e forte. Questa è una guerra contro l'Europa e il mondo occidentale. Vivere in pace è un diritto, lottare per la democrazia è un dovere".
Rutte: "Ho chiesto a Zelensky di ricucire i rapporti con Trump"
Il segretario generale della Nato, Mark Rutte, ha dichiarato di aver chiesto al presidente ucraino Volodymyr Zelensky di "ricucire" i suoi rapporti con Donald Trump dopo lo scontro di ieri alla Casa Bianca. "Quello che ho detto al presidente Zelensky è che 'credo, caro Volodymyr, che tu debba trovare un modo per riparare i tuoi rapporti con Donald Trump e l'amministrazione americana'", ha detto Rutte alla Bbc. "Dobbiamo unirci, Stati Uniti, Ucraina ed Europa, per portare una pace duratura in Ucraina", ha aggiunto.
Scontro Lega-Forza Italia su Trump
Lo scontro di ieri nello studio ovale trova letture opposte tra le due forze di maggioranza italiane che esprimono i vicepremier, la Lega di Matteo Salvini e Forza Italia, guidata dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Per il primo non bisogna avere esitazioni, schierandosi con il tycoon Usa, perché "dopo tre anni di guerra e centinaia di migliaia di morti, è giunta l'ora della pace", Tajani invece chiarisce di voler restare ancorato alla Ue: "Noi di Fi crediamo in un'Europa forte ed unita e lo riaffermeremo al congresso del Partito popolare europeo a Valencia". Il leader leghista insiste, invitando a guardare al di là dell'Atlantico. "Lavorare insieme agli Stati Uniti e a tutti quelli che con tenacia e coraggio cercano di evitare una Terza Guerra Mondiale", chiede il ministro delle Infrastrutture, prendendosela con "qualcuno che a Bruxelles ancora usa toni bellici, come quasi tutti i 'giornalisti' italiani".
Botta e risposta poi tra il portavoce azzurro, Raffaele Nevi, e il responsabile dei dipartimento Esteri del Carroccio, Paolo Formentini. Nevi invita alla prudenza: "Dobbiamo cercare di mantenere la calma, essere molto attenti e responsabili", dice, non mancando di ricordare come Salvini sia "da tempo molto affascinato dal presidente Trump". "Dobbiamo sostenere Zelensky e al tempo stesso dialogare anche con Putin per arrivare alla pace", è l'invito di Nevi, che chiede di evitare di schierarsi con Trump o Zelensky perché "le tifoserie non vanno mai bene" quando ci sono problemi così rilevanti. A lui replica duro Formentini. "La calma invocata da Forza Italia è impersonata dalla loro cara Ursula Von der Leyen, e sta portando l'Italia e l'intera Europa nel burrone", dice il deputato della Lega, vicepresidente della commissione Affari Esteri. "Trump - ricorda- sta imponendo un cambiamento epocale, se noi stiamo ad aspettare Macron e compagnia, imprese e famiglie italiane ne pagheranno il conto. L'Ue nata come sogno ormai è una gabbia di vincoli, regole assurde, tasse e divieti. Evviva la Libertà, evviva Trump".
Fonte Casa Bianca: "Non è stata imboscata a Zelensky, volevamo accordo"
Un alto funzionario della Casa Bianca citato dalla testata Axios sostiene che quanto accaduto ieri nello Studio Ovale non sia stato un'imboscata premeditata. "Il nostro piano era quello di firmare l'accordo sui minerali e di entrare in questa partnership economica e di procedere verso la pace", ha dichiarato il funzionario ad Axios. Diversi alleati Usa si sono rapidamente stretti intorno a Zelensky dopo lo scontro e i democratici del Congresso Usa hanno denunciato l'atteggiamento di Trump verso il presidente di un Paese in guerra paragonandolo a quello di un bullo, ma assistenti di Trump citati da Axios hanno attribuito la responsabilità a Zelensky: "Avrebbe potuto semplicemente riconoscere le osservazioni del vice presidente (Vance ndr.) e andare avanti, ma non è riuscito a farlo", ha detto il funzionario della Casa Bianca.
Baerbock: "Ieri è iniziata l'epoca della scelleratezza"
"Ieri sera è iniziata un'epoca della scelleratezza, nella quale dobbiamo difendere l'ordinamento internazionale basato sulle regole e la forza del diritto contro il diritto dei più forti", ha detto Annalena Baerbock, ministra degli Esteri della Germania, in una dichiarazione alla stampa oggi a Berlino.
Mosca: visita Zelensky in Usa è stato completo fallimento
"La visita del capo del regime neonazista Zelensky a Washington il 28 febbraio è stato un completo fallimento politico e diplomatico del regime di Kiev". È quanto ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. "L'inadeguatezza, la corruzione e la mancanza di credibilità di Zelensky sono state ripetutamente dichiarate dalla parte russa a tutti i livelli", ha aggiunto Zakharova, "con il suo comportamento oltraggiosamente becero a Washington, Zelensky ha confermato di essere la minaccia più pericolosa per la comunità mondiale in quanto guerrafondaio irresponsabile. Tutti dovrebbero rendersi conto di quanto siano inequivocabili queste esternazioni del leader terrorista".
Farage si distanzia da Trump: "Spiacevole" l'attacco a Zelensky
Accenno di presa di distanza da Nigel Farage, leader populista britannico di Reform Uk, dall'attacco rivolto ieri a Washington da Donald Trump a Volodymyr Zelensky. Su X, Farage - che di Trump è amico personale - ha definito "spiacevole il diverbio avvenuto alla Casa Bianca" sotto gli occhi delle telecamere: un episodio che "spingerà Vladimir Putin a sentirsi come il vincitore". Detto questo, l'ex tribuno della Brexit ha sostenuto che "non si tratta della fine della storia". Auspicando un accordo di pace in Ucraina sostenuto da tutto l'Occidente con "le giuste garanzie di sicurezza" per Kiev. Il premier laburista Keir Starmer, che oggi vede Zelensky a Londra, ha ribadito fin da ieri il "sostegno incrollabile" all'Ucraina per "una pace giusta e duratura"; ma ha evitato dichiarazioni dirette e qualunque polemica contro Trump, telefonando anzi in serata sia a lui sia al leader ucraino.
Zelensky: "Pronti a firmare accordo minerali ma per pace servono garanzie sicurezza"
"Siamo pronti a firmare l'accordo sui minerali e sarà il primo passo verso garanzie di sicurezza. Ma non è sufficiente e abbiamo bisogno di qualcosa di più. Un cessate il fuoco senza garanzie di sicurezza è pericoloso per l'Ucraina. Stiamo combattendo da 3 anni e il popolo ucraino deve sapere che l'America è dalla nostra parte", scrive su X Volodymyr Zelensky. "Non posso cambiare la posizione dell'Ucraina sulla Russia. I russi ci stanno uccidendo. La Russia è il nemico e questa è la realtà che dobbiamo affrontare. L'Ucraina vuole la pace, ma deve essere una pace giusta e duratura. Per questo, dobbiamo essere forti al tavolo dei negoziati. La pace può arrivare solo quando sappiamo di avere garanzie di sicurezza, quando il nostro esercito è forte e i nostri partner sono con noi", ha proseguito Zelensky. E ancora: "Noi vogliamo la pace. Per questo sono venuto negli Stati Uniti e ho fatto visita al presidente Trump. L'accordo sui minerali è solo un primo passo verso le garanzie di sicurezza e l'avvicinamento alla pace. La nostra situazione è difficile, ma non possiamo semplicemente smettere di combattere e non avere garanzie che Putin non torni domani".
Zelensky: Usa partner chiave, "comprendo" dialogo Trump-Putin
"A dispetto del dialogo duro", gli Usa restano "un partner strategico dell'Ucraina", ha ribadito il presidente Volodymyr Zelensky arrivato a Londra dove oggi incontra il premier britannico Keir Starmer. Ribadendo la sua gratitudine agli Stati Uniti, il leader di Kiev su X ha anche ammesso di "comprendere" che Washington stia cercando il dialogo con Mosca. "Ma gli Stati Uniti hanno sempre parlato di 'pace attraverso la forza'. E insieme possiamo prendere misure forti contro Putin", ha dichiarato Zelensky che in precedenza aveva detto di volere gli Stati Uniti "piu' fermamente dalla nostra parte".
Zelensky è atterrato a Londra, incontra Starmer nel pomeriggio
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è atterrato all'aeroporto di Stansted a Londra, riporta la Bbc, in vista dell'incontro del summit sulla difesa volto a garantire una pace "duratura e applicata" in Ucraina e del bilaterale con il premier britannico Keir Starmer.
Un portavoce di Downing Street ha dichiarato che "il Regno Unito è determinato a svolgere un ruolo chiave per assicurare un accordo di pace giusto e duraturo, basato sulle condizioni dell'Ucraina e supportato da solide garanzie di sicurezza", precisando che questa settimana è stato confermato l'impegno "aumentando la spesa per la difesa al 2,5 per cento entro il 2027". Ma la priorità - ha aggiunto - rimane l'accordo di pace.
Salvini: «In Ue toni bellici, noi lavoriamo insieme agli Usa per la pace»
"Dopo tre anni di guerra e centinaia di migliaia di morti, è giunta l'ora della pace. E se a Bruxelles qualcuno ancora usa toni bellici, come quasi tutti i "giornalisti" italiani (con poche valorose eccezioni), l'Italia ha il diritto e il dovere di lavorare, insieme agli Stati Uniti e a tutti quelli che con tenacia e coraggio cercano di evitare una Terza Guerra Mondiale, per restituire ai nostri figli un futuro di pace e prosperità". Lo ha scritto su X il leader della Lega e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, accompagnando un manifesto che recita: "Soldati italiani in Ucraina? No, grazie".
Zelensky alla comunità ucraina negli Usa: «Importante essere ascoltati»
Nel suo incontro con la comunità ucraina a Washington, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ricordato che "è molto importante che l'Ucraina venga ascoltata e che nessuno la dimentichi, né durante né dopo la guerra. È importante che la gente in Ucraina sappia di non essere sola e che i suoi interessi sono rappresentati in ogni paese, in ogni angolo del mondo".
Ha poi ringraziato i connazionali "per il vostro sostegno in questo momento difficile, per tutti i vostri sforzi per l'Ucraina e gli ucraini e per il vostro aiuto, non solo diplomatico e finanziario, ma anche politico e di preghiera".
Meloni: «L'Italia proporrà un vertice immediato tra Usa e Ue»
"Ogni divisione dell’Occidente rende tutti più deboli e favorisce chi vorrebbe vedere il declino della nostra civiltà. Non del suo potere o della sua influenza, ma dei principi che l'hanno fondata, primo fra tutti la libertà. Una divisione non converrebbe a nessuno". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha commentato quanto avvenuto nello Studio Ovale.
E ha aggiunto: "È necessario un immediato vertice tra Stati Uniti, Stati europei e alleati per parlare in modo franco di come intendiamo affrontare le grandi sfide di oggi, a partire dall’Ucraina, che insieme abbiamo difeso in questi anni, e di quelle che saremo chiamati ad affrontare in futuro. È la proposta che l'Italia intende fare ai suoi partner nelle prossime ore".
Tajani: «Una pace giusta non può consistere nella sconfitta di Kiev»
"L'unità dell'Occidente è la nostra priorità. L'Alleanza atlantica è nata per difendere libertà e democrazia, gli stessi valori che rappresentano le fondamenta dell'Unione europea. Ecco perché l'Italia chiede un vertice tra alleati per decidere sulle grandi questioni, a partire dalla guerra in Ucraina. Dividersi sarebbe un grave errore". A dirlo è Antonio Tajani in un'intervista ad Affaritaliani.it. L'obiettivo per il vicepremier è "l'unità fra europei", ed è impensabile - aggiunge - "una trattativa per la fine della guerra senza Ucraina e senza Unione europea".
"Tutti dobbiamo lavorare per una pace giusta che, però, non può consistere nella sconfitta di Kiev. Una pace che deve naturalmente garantire la sicurezza di tutta l'Europa", ha sottolineato Tajani.
I leader europei hanno espresso solidarietà
Decine di messaggi su X per esprimere solidarietà e vicinanza a Zelensky e all'Ucraina. Dal primo ministro polacco Donald Tusk, al premier spagnolo Pedro Sanchez. La presidente della Moldavia Maia Sandu, della Lituania Gitanas Nauseda, così come la prima ministra della Lettonia Evika Silina. Anche i tedeschi Olaf Scholz e Friedrich Merz, sono intervenuti su X, così come il primo ministro svedese Ulf Kristersson e i rappresentanti dell'Unione europea: la presidente dell'Europarlamento Roberta Metsola, con il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa e la presidente della Commissione Ue von der Leyen, hanno scritto un messaggio congiunto.
Macron: «Abbiamo fatto bene ad aiutare l'Ucraina»
"C'è un aggressore: la Russia. C'è un popolo sotto attacco: l'Ucraina", ha scritto su X il presidente francese Emmanuel Macron. "Abbiamo fatto bene ad aiutare l'Ucraina e a sanzionare la Russia tre anni fa e a continuare a farlo - ha aggiunto - Siamo americani, europei, canadesi, giapponesi e molti altri. Grazie a tutti coloro che hanno aiutato e continuano a farlo. E rispetto per coloro che hanno combattuto fin dall'inizio. Perché lottano per la loro dignità, la loro indipendenza, per i loro figli e per la sicurezza dell'Europa".
Von der Leyen: «Non sarete mai soli»
"Continueremo a lavorare per una pace giusta e duratura" ha scritto su X la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, mostrando la sua vicinanza al presidente ucraino dopo le dichiarazioni di Trump e del vicepresidente JD Vance.
"La tua dignità onora il coraggio del popolo ucraino. Siate forti, coraggiosi, senza paura. Non sarete mai soli, caro presidente Zelensky", ha aggiunto.
Rubio: «Zelensky si scusi dopo lo scontro con Trump»
Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha affermato alla Cnn che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dovrebbe scusarsi dopo lo scontro con il presidente Donald Trump nello Studio Ovale, invitandolo a "scusarsi per aver trasformato questa cosa in quello che è diventato".
Zelensky: «Con le garanzie sulla sicurezza degli Usa entrerà la diplomazia»
"Quando gli Stati Uniti ci daranno le garanzie sulla sicurezza noi saremo pronti a sederci e faremo entrare la diplomazia", ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista a Fox News, dopo l'incontro alla Casa Bianca con il presidente Usa Donald Trump. Zelensky ha poi provato ad abbassare il livello dello scontro, affermando che Kiev non vuole perdere l'alleanza degli Usa e senza il loro aiuto "sarà difficile per l'Ucraina respingere la Russia". E, ha aggiunto, "gli ucraini vogliono sentire che l'America sta al nostro fianco e io sono sicuro che sarà cosi".
Per questo ha ringraziato il popolo statunitense "a nome della mia gente - ha detto - Grazie al presidente e al Congresso, ma prima di tutto al vostro popolo". Alla domanda sulla possibilità di salvare il rapporto con Trump, Zelensky ha risposto con un "sì, naturalmente".
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