20 aprile 2022 • 16:17Aggiornato, 10 settembre 2024 • 15:49
Il 29 aprile 1945 i corpi di Mussolini, di Claretta Petacci e dei gerarchi fascisti furono portati a Milano in piazzale Loreto nella notte verso le 3.30. Tra le 10 e le 11 sette corpi furono issati dai pompieri alla pensilina di un distributore di benzina in un angolo del piazzale.
In quella piazza, quindici uomini erano stati trucidati dai fascisti su ordine tedesco pochi mesi prima, il 10 agosto 1944.
L’eccidio da subito rivendicato come rappresaglia per due episodi compiuti dai Gap (Gruppi di azione patriottica), anche se nessuno dei quindici martiri era gappista.
Filologo e critico letterario, docente di Filologia italiana all'Università di Pavia. Si è occupato di memorialistica della Resistenza e delle deportazioni, collaborando con la Fondazione Memoria della Deportazione, che ha diretto fino al 2017. Tra le numerose pubblicazioni in ambito letterario e linguistico, ha recentemente pubblicato per Donzelli editore Insegnare libertà. Storie di maestri antifascisti (2018), con il quale ha vinto il Premio The Bridge, e Piazzale Loreto. Milano, l'eccidio e il «contrappasso» (2020).