Giulia Caminito

Cultura

Avere trent’anni, il romanzo del precariato esistenziale di una generazione

La finalista al premio Strega e vincitrice del Campiello con L’acqua del lago non è mai dolce (Bompiani 2021), torna in libreria con Il male che non c’è (Bompiani), dedicato a suo nonno. Qui parla di fine vita e di uno dei fuochi del suo nuovo romanzo: l’ipocondria. «Non puoi quasi mai fermarla, limitarla in un angolo della tua mente. È una presenza ingombrante»