Mentre i leader mondiali continuano i lavori alla Nuvola all’Eur, sono in corso le due manifestazioni contro il summit internazionale: quella di lavoratori e ambientalisti e quella organizzata dal partito comunista. A Milano partito il corteo No pass
È cominciata a Milano la manifestazione No green pass, la quindicesima che si tiene nel capoluogo lombardo. I partecipanti si sono raccolti a piazza Duomo e hanno diffuso canzoni ironiche sulla pandemia con gli altoparlanti. Il corteo si è messo in moto per dirigersi verso Corso Sempione, alla sede regionale della Rai. Il percorso preavvisato prevede che i manifestanti, dopo il consueto concentramento in piazza Fontana, si muovano lungo l'asse via Manzoni, piazza della Repubblica, Bastioni di Porta Nuova, Bastioni di Porta Volta, via Elvezia, viale Byron, fino a giungere all’altezza della sede milanese della Rai.
Prima della partenza, un momento di tensione quando un manifestante, sotto i portici di Piazza Duomo, ha aggredito un giornalista di La7 colpendolo con un calcio e gridando «dovete andarvene».
Le manifestazioni romane
Mentre all’Eur vanno avanti il G20 e gli incontri bilaterali tra i leader mondiali, sono partite a Roma le due manifestazioni parallele già in programma e pesantemente presidiate dalle forze dell’ordine dopo gli episodi del 9 ottobre, quando manifestanti violenti avevano preso d’assalto la sede nazionale della Cgil.
Il primo corteo, in mano soprattutto alle associazioni ecologiste, ma a cui si sono unite anche i sindacati di base, anche le delegazioni dei lavoratori della Gkn e dell'Ilva è partito da Piramide, in piazzale Ostiense, e si sta riversando in piazza Bocca della Verità. La seconda manifestazione, statica, è organizzata dal “Comitato 27 Febbraio”, da Patria Socialista, da Rifondazione Comunista in piazza San Giovanni.
Ambientalisti e lavoratori
«Voi la malattia e noi la cura», «Voi il G20 e noi il futuro» e «Insorgiamo». Sono gli striscioni che aprono il corteo in partenza da piazzale Ostiense: in prima fila anche i Fridays for future, che già avevano annunciato di voler scendere in piazza.
Già stamattina gli attivisti di Climate Camp avevano tentato di bloccare con un sit in la corsia centrale di Via Cristoforo Colombo, la direttrice che collega il centro di Roma con la Nuvola dove erano attesi i leader. Sgomberati dalle forze dell’ordine, i manifestanti si erano riorganizzati in un corteo, poi disperso.
Ai Fridays for Future e ambientalisti nel corteo di piazzale Ostiense si sono uniti manifestanti in piazza per il lavoro: in tutto erano attese 5mila persone, sembra che abbiano partecipato in molti meno. Il clima è rimasto tranquillo, nonostante alcune persone in piazza abbiano acceso torce e fumogeni.
Il corteo sta progressivamente raggiungendo piazza Bocca della Verità, dove sono stati bloccati tutti gli accessi.
Partito comunista
In piazza San Giovanni sono partiti invece gli interventi «contro l’Unione Europea, la Bce l’Euro, la Nato e le guerre imperialiste, le delocalizzazioni, i licenziamenti e il ricatto del green pass, precariato e disoccupazione, il fascismo» e «contro il governo Draghi». Un centinaio i manifestanti che sventolano le bandiere del partito comunista.
Sul palco campeggia la scritta «No Draghi» e uno striscione riporta la frase «Questo Halloween il mostro è Draghi». Presenti anche in questo caso le forze dell’ordine, che vigilano affinché la manifestazione si svolga senza incidenti.
«Le piazze non si condividono mai con i fascisti! I fascisti si combattono!». Hanno detto dal palco i manifestanti. Nel corso degli interventi di lavoratori, studenti e organizzatori della manifestazione, sono state diverse le critiche al green pass, definito strumento «senza scopo sanitario», «atto ad imporre una discriminazione» e a «dividere i lavoratori». Ora il segretario del Partito comunista, Marco Rizzo, sta chiudendo la manifestazione.
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