Quasi 1.500 gli sfollati, ma situazione in miglioramento. Il prefetto di Ravenna dice che non ci sarebbero dispersi dopo la fine delle ricerche. La presidente Priolo attacca dopo le parole di Musumeci: «Si fa sempre dell'Emilia-Romagna un caso politico ma non è normale». Meloni dice che il governo stanzierà 20 milioni per le prime necessità
Case, strade e campagne in Emilia-Romagna sono rimaste ancora sotto l’acqua per la seconda notte, sedici mesi dopo l’alluvione di maggio 2023. Il meteo è in lento miglioramento ma rimane l’allerta rossa anche per le giornata di oggi, dopo l’alluvione che ha colpito ampie zone della regione e costretto quasi 1.500 a fuggire dalle proprie abitazioni. Il graduale miglioramento dovrebbe permettere anche alle piene dei corsi d’acqua romagnoli di esaurirsi, ma rimangono il rischio idraulico e il rischio idrogeologico in diverse aree della regione.
Nonostante le criticità vissute dagli abitanti, nelle ultime ore, non sono mancate le polemiche, con il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, che ha attribuito la responsabilità alle regioni: «Continueremo ad avere eventi calamitosi finché non si attuerà una seria prevenzione strutturale da parte di tutte le regioni». A un evento organizzato da Ania Musumeci ha poi paventato l’obbligatorietà di polizze assicurative per le famiglie. Intanto la presidente della regione Priolo ha detto che firmerà la dichiarazione di stato di emergenza e ha attaccato Musumeci per le sue parole, dicendo che l’Emilia-Romagna viene sempre presa come un caso politico, «ma non è normale».
La situazione più critica nella regione riguarda il ravennate: il territorio di Lugo è allagato ed è stato evacuato l’ospedale. A Bagnacavallo, non si hanno ancora notizie dei dispersi. Il sindaco del comune ha detto che dalle prime verifiche non risultano abitanti dispersi e non sono arrivate denunce di scomparsa. Il prefetto di Ravenna ha detto che, dopo le ricerche, non risultano esserci dispersi e non ci sono segnalazioni di persone scomparse.
PUNTI CHIAVE
16:17
Domani mattina Consiglio dei ministri per approvare lo stato di emergenza
15:33
Meloni dice che il governo stanzierà 20 milioni di euro
14:35
Il prefetto di Ravenna conferma che non ci sono dispersi
13:26
La presidente Priolo contro Musumeci: "Veniamo descritti come una regione incapace e io non ci sto"
11:53
Governo verso polizze obbligatorie per le famiglie
08:32
Meteo, lento miglioramento ma resta l'allerta rossa
Domani mattina Consiglio dei ministri per approvare lo stato di emergenza
La richiesta di dichiarazione di stato di emergenza è stata inoltrata dalla regione Emilia-Romagna al governo, che domani mattina dovrebbe esaminare la richiesta per poi approvarla.
Priolo: "Siamo già all'opera per tornare alla normalità"
Dal punto fatto a Ravenna dalla presidente della regione Priolo emerge che al momento sono circa 2.500 le persone evacuate. Non si registrano più fuoriuscite dai fiumi Senio e Lamone e Priolo ha aggiunto che "Dagli interventi di soccorso, che proseguono dove necessario, siamo già all'opera per tornare alla normalità".
Meloni dice che il governo stanzierà 20 milioni di euro
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha tenuta una riunione in videocollegamento con il ministro Musumeci, la presidente Priolo, il capo della Protezione civile Ciciliano, il commissario Figliuolo e il sottosegretario alla Presidenza del consiglio Alfredo Mantovano. Meloni ha espresso la propria vicinanza alla popolazione colpita dall'alluvione e ha assicurato che quando arriverà la dichiarazione di stato di emergenza il governo provvederà a stanziare 20 milioni di euro per far fronte alle prime necessità e altri fondi una volta fatte le ricognizioni dopo l'emergenza.
Il prefetto di Ravenna conferma che non ci sono dispersi
Dopo aver ipotizzato la presenza di un solo disperso, il prefetto di Ravenna Castrese De Rosa ha confermano che non risultano esserci dispersi alla fine delle ricerche. "Dagli accertamenti che hanno dato i Carabinieri adesso, le persone erano tutte a lavoro o da altre parti, e sono state tutte rintracciate. Non ci sono segnalazioni di persone scomparse" ha detto De Rosa.
Confindustria Romagna chiede di agire in modo straordinario
Il presidente di Confindustria Romagna Roberto Bozzi ha parlato della situazione di emergenza nella regione chiedendo un cambio di approccio vista la possibilità che questi eventi si verifichino sempre più spesso, "E quindi non si può utilizzare l'ordinarietà solita, bisogna subito fare interventi di pianificazione delle acque su tutto il territorio, soprattutto della Romagna, e agire in modo straordinario". Per esempio potrebbe essere importante, secondo Bozzi, creare delle vasche di laminazione oltre ad agire sulla pulizia dei fiumi
Da domani allerta arancione in Emilia-Romagna
La situazione meteorologica della regione è in miglioramento e, anche se per il resto della giornata permane l'allerta rossa, da domani le province più colpite, quella di Bologna, di Ravenna e di Forlì-Cesena saranno in allerta arancione. Non sono previsti fenomeni meteo significativi ma potrebbero esserci temporali di breve durata e possibili frane.
La presidente Priolo contro Musumeci: "Veniamo descritti come una regione incapace e io non ci sto"
Al punto stampa di Ravenna la presidente della regione Priolo ha detto che firmerà la dichiarazione di stato di emergenza e ha attaccato il ministro Musumeci che ieri ha scaricato tutte le responsabilità sul governo regionale: "Bisogna chiedere al ministro Musumeci perché questa attenzione solo sull'Emilia-Romagna visto che abbiamo l'alluvione anche nelle Marche. Si fa sempre dell'Emilia-Romagna un caso politico ma non è normale. Non si prenda la nostra regione come una regione non efficiente. È vergognoso. Veniamo descritti come una regione incapace e io non ci sto". Priolo ha inoltre sottolineato che ha ricevuto la chiamata di Mattarella ma non quella della presidente del Consiglio Meloni. Riguardo i lavori di prevenzione, Priolo ha anche detto "Il Governo faccia il Governo, metta i soldi sulla prevenzione. Avremmo fatto molti più cantieri ma non viene finanziata la prevenzione".
Il prefetto di Ravenna precisa che al momento c'è un solo presunto disperso
Durante un punto stampa il prefetto di Ravenna ha precisato che per ora c'è "solo un presunto disperso" in una casa crollata, non due come si pensava. I carabinieri stanno però ancora verificando.
Governo verso polizze obbligatorie per le famiglie
Ospite all'High level insurance conference organizzata da Ania, il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci ha evidenziato come lo stato non abbia più la possibilità "di intervenire e pagare per tutti, e per sempre", spiegando che le imprese, e anche i cittadini, dovrebbero sottoscrivere delle polizze assicurative contro le catastrofi naturali: "Ci avvieremo, gradualmente, verso l'obbligo per le famiglie di sottoscrivere una polizza assicurativa per la casa contro le catastrofi naturali".
Circa 1.900 eventi estremi in Italia dall'inizio dell'anno
L'osservatorio Anbi sulle risorse idriche ha diffuso alcuni dati secondo i quali dall'inizio dell'anno al 15 settembre in Italia son stati registrati 1.899 eventi meteorologici estremi. 212 sono stati i tornado, 1.023 i nubifragi, 664 grandinate con chicchi di grandi dimensioni.
Il sindaco di Bagnacavallo riferisce che non risultano dispersi o denunce di scomparsa
Parlando a Sky Tg24, il sindaco di Bagnacavallo Matteo Giacomoni ha detto che "Dai riscontri documentali non abbiamo niente. Nella zona dove è avvenuto il crollo gli abitanti sono stati tutti recuperati e non ci risultano dispersi. Non ci sono neanche denunce di scomparsa". Sembra che delle due persone disperse avesse parlato un testimone
La situazione nelle Marche
Il meteo nelle Marche è in miglioramento e soleggiato ma continuano le criticità nella regione. I vigili del fuoco hanno fatto in due giorni 770 interventi, 85 soltanto nella notte passata. Tra le province più colpite quelle di Ancona, Macerata e Pesaro Urbino.
Musumeci: «Continueremo ad avere eventi calamitosi finché non si attuerà una seria prevenzione»
Per il ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, la mancata prevenzione è responsabilità della Regione Emilia-Romagna. "Per rispetto verso gli alluvionati", ha detto Musumeci al 'Corriere della Sera', "non intendo polemizzare. Sono un ministro, non è il momento dei contrasti. Ma non ho mai parlato di responsabilità. Ho ribadito che continueremo ad avere eventi calamitosi finché non si attuerà una seria prevenzione strutturale da parte di tutte le Regioni".
E Musumeci parlando della segretaria del Pd ha aggiunto: "Beh, Schlein, che conosce bene quel territorio per essere stata assessore regionale alla materia, farebbe bene a far sapere quanti e quali interventi ha realizzato durante il suo mandato".
"Le casse di espansione sono un prezioso strumento di prevenzione", ha continuato Musumeci, "Ma vanno realizzate prima dell'alluvione, cioè nella gestione ordinaria, che spetta alle Regioni, e non a quella straordinaria, affidata al commissario per la ricostruzione Figliuolo. Abbiamo chiesto alla Regione quali infrastrutture abbia realizzato almeno nell'ultimo decennio, per individuare ulteriori obiettivi e risorse rispetto ai 596 milioni di euro che ha ricevuto dal 2013. Per collaborare serve confronto e rispetto reciproco".
La sindaca di Lugo: «La priorità è mettere in sicurezza le persone»
La situazione nel comune di Lugo, nel ravennate, resta critica. "L'acqua ha allagato gran parte di Lugo est e sud e purtroppo anche parte del centro. Nelle prossime ore il centro sarà interessato quasi completamente. La nostra priorità ora è mettere in sicurezza le persone", ha scritto sui social la sindaca Elena Zannoni. "Anche se dall'ospedale sono stati evacuati pazienti per una questione di sicurezza legata agli impianti", ha aggiunto, "resta operativo il pronto soccorso. I numeri di emergenza, la forza di protezione civile, i servizi sociali e il centro accoglienza sono a vostra disposizione".
La circolazione ferroviaria è stata in parte ripristinata
L'intera rete Alta Velocità è stata ripristinata e la circolazione si svolge regolarmente. A comunicarlo Trenitalia, all'indomani dello stop dovuto alle alluvioni che hanno colpito l'Emilia Romagna. "Eventuali ritardi registrati si riferiscono a precedenti inconvenienti già risolti''.
L'azienda precisa però che ''la circolazione è ancora sospesa tra Ravenna e Castelbolognese via Lugo per condizioni meteo critiche che stanno provocando il rischio di esondazione di alcuni fiumi. La circolazione è tornata regolare tra Ravenna e Ferrara".
I treni regionali possono subire limitazioni di percorso o cancellazioni, continua Trenitalia, e non sono assicurate le corse con bus per l'impraticabilità delle strade.
Meteo, lento miglioramento ma resta l'allerta rossa
Il meteo è in graduale miglioramento e le piene dei corsi d'acqua dovrebbero ridursi, dopo l'alluvione di giovedì 19 settembre in Emilia-Romagna. Rimane però l'allerta rossa anche per la giornata di venerdì, con diverse aree a rischio idraulico e idrogeologico. In particolare, l'elevata criticità per il rischio idraulico riguarda la costa romagnola, la pianura bolognese, la bassa collina e la pianura romagnola, la collina bolognese. In molte di queste aree è stato lanciato anche l'allarme idrogeologico, come sulla costa romagnola, sulla bassa collina e la pianura romagnola, la collina bolognese. A rischio anche la montagna bolognese, l'alta collina romagnola e la montagna romagnola.
In altre aree della regione si è segnalata invece l'allerta arancione: nella pianura modenese, nella montagna bolognese, alta collina romagnola, montagna romagnola, montagna emiliana centrale e collina emiliana centrale.
La situazione più critica riguarda il Ravennate, dove il territorio di Lugo è allagato ed è stato evacuato l'ospedale. A Bagnacavallo non si hanno ancora notizie dei due dispersi.
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