Dai sequestri di persona ai grandi traffici internazionali di stupefacenti, la cocaina acquistata direttamente dai narcos sudamenticani e distribuita in tutta Europa, affari sporchi e affari puliti, corrieri e infiltrati dentro gli apparati dello stato. Una forza eversiva dove l'arcaico si mescola con il futuro, leggende e giuramenti, colletti bianchi e fiumi di soldi che inondano e inquinano l'economia legale. Con il quartiere generale che è sempre là, fra l'Aspromonte e la Sila.
Su Domani prosegue il Blog mafie, da un’idea di Attilio Bolzoni. Potete seguirlo su questa pagina. Ogni mese un macro-tema, approfondito con un nuovo contenuto al giorno in collaborazione con l’associazione Cosa vostra. Questa serie si focalizza sulla relazione della Commissione parlamentare antimafia della XV° legislatura con presidente Francesco Forgione che per la prima volta ha dedicato un'inchiesta interamente sulla ndrangheta, tra le mafie più temute al mondo, per capirne la nascita, lo sviluppo e la struttura.
È una strage quella che svela all'Europa la potenza della ‘Ndrangheta. Nella notte tra il 14 e il 15 agosto 2007, sei ragazzi sono stati uccisi davanti al ristorante “Da Bruno” a Duisburg, nel cuore della Germania.
Sono tutti calabresi, uno di loro ha in tasca un “santino” bruciato, il segno del battesimo nel crimine che conta. Il massacro ha come movente la vendetta dei clan Nirta-Strangio contro i clan Pelle-Vottari. Una faida antica. Ma la mattanza non è avvenuta a San Luca, è avvenuta in Westfalia. A migliaia di chilometri dall'Aspromonte.
Così si scopre, all'improvviso, che oltre alla Cosa Nostra siciliana e alla Camorra napoletana c’è anche la ‘Ndrangheta calabrese. Nonostante la mafia di Reggio o della costa ionica o di quella tirrenica avesse già conquistato pezzi d'Italia, nonostante due guerre che avevano lasciato a terra centinaia di cadaveri, nonostante magistrati e carabinieri uccisi laggiù nel silenzio più cupo.
E, proprio grazie all'indifferenza e alle complicità, anno dopo anno la ‘Ndrangheta si è presa territori e comprato amici. A Milano, a Torino, in Emilia Romagna, a Roma. E in Olanda, in Lussemburgo, in Belgio, in Canada e anche in Australia.
Dai sequestri di persona ai grandi traffici internazionali di stupefacenti, la cocaina acquistata direttamente dai narcos sudamenticani e distribuita in tutta Europa, affari sporchi e affari puliti, corrieri e infiltrati dentro gli apparati dello stato.
Una forza eversiva dove l'arcaico si mescola con il futuro, leggende e giuramenti, colletti bianchi e fiumi di soldi che inondano e inquinano l'economia legale. Con il quartiere generale che è sempre là, fra l'Aspromonte e la Sila.
Da oggi e per circa quindici giorni sul Blog Mafie pubblichiamo ampi stralci della relazione della Commissione parlamentare Antimafia della XV° legislatura - presidente Francesco Forgione - che per prima ha dedicato un'inchiesta interamente sulla 'Ndrangheta. Sulle sue origini, sulla sua struttura, sul suo esercito, sui suoi legami con la politica e con le logge segrete. E poi sulle sue sterminate ricchezze.
Qui la lista con tutti gli articoli della serie:
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