«Ogni giorno emergono nuovi particolari sempre più allarmanti e inquietanti sui casi di spionaggio». Parole dure sul caso Paragon che arrivano dal capogruppo dell'Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama. Nel testo De Cristofaro esprime tutta la sua preoccupazione circa l’utilizzo dello spyware israeliano per controllare «chi denuncia i nostri rapporti oscuri con la Libia e le sue milizie e denuncia ingiustizie e torture». Un utilizzo indiscriminato volto a colpire chi si occupa di migranti e diritti.

La richiesta al governo

Nella nota diffusa oggi, De Cristofaro insiste sulla necessità di fare chiarezza su tutti gli aspetti della vicenda ed in particolare sull’esistenza o meno di autorizzazioni specifiche per l’impiego del software. «Meloni e Mantovano – si legge nel testo – non possono continuare a scappare, devono rispondere in Parlamento sul perché hanno autorizzato l'uso di spyware per controllare attivisti dei diritti umani dei migranti». 

Il capogruppo di Avs ha poi sottolineato come su questa vicenda il governo non possa limitarsi ad agire tramite il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir). Tra le criticità di questa azione, sottolinea De Cristofaro, vi è anche la composizione del comitato in cui alcuni gruppi parlamentari non hanno una rappresentanza. A ciò si aggiunge un ulteriore dettaglio che ostacola la trasparenza su questa vicenda: come si legge all’articolo 8 del regolamento del Copasir, infatti, «le sedute e le deliberazioni del Comitato sono segrete». «È intollerabile – prosegue la nota – che il Governo continui a nascondersi dietro il segreto del Copasir, dove peraltro non abbiamo rappresentanti. Il governo deve rispondere al Parlamento e al Paese se ha autorizzato le intercettazioni, quale struttura le ha effettuate e perché, e se queste sono state autorizzate e da chi». 

«La democrazia si difende con la verità e il rispetto dei diritti fondamentali, non con la repressione e lo spionaggio, o peggio con il silenzio complice. Un governo che spia i suoi cittadini senza dirlo e senza motivi precisi non è un governo democratico ma uno autoritario di cui avere paura» ha concluso De Cristofaro.

© Riproduzione riservata