La consigliera del Consiglio superiore della magistratura Rosanna Natoli, ex componente della sezione disciplinare del Csm in quota Fratelli d’Italia ed ex membro dell’assemblea nazionale del partito di Giorgia Meloni, è indagata per rivelazione di segreti d’ufficio e abuso d’ufficio. Lo fa sapere l’Ansa.

L’indagine è partita dopo un suo incontro con la magistrata Maria Fascetto Rivillo, che quando era in servizio a Catania era stata condannata in primo grado a tre anni e sei mesi dal Tribunale di Messina per aver preteso la cancellazione di una cartella esattoriale da parte dell'agenzia delle riscossioni siciliana. Rivillo, secondo i giudici, ha fatto «uso della qualità di magistrata al fine di conseguire vantaggi ingiusti per sé o altri».

Rivillo ha registrato quel colloquio privato, nel quale si parlava del procedimento in corso nei suoi confronti e durante il quale Natoli avrebbe rivelato notizie d'ufficio che sarebbero dovute rimanere segrete e «segnatamente quelle sullo svolgimento della Camera di consiglio dopo la sua audizione». La registrazione dell’incontro e la relativa trascrizione di 130 pagine sono state poi depositate agli atti dello stesso procedimento nei confronti di Rivillo. La vicenda aveva portato nei giorni scorsi alle dimissioni di Natoli dalla sezione disciplinare.

Il caso

Durante un’udienza disciplinare a carico della giudice civile di Catania Maria Fascetto, il suo difensore Carlo Taormina – vecchia conoscenza del centrodestra ed ex deputato azzurro – ha depositato una chiavetta usb contenente la registrazione di un colloquio tra la stessa Natoli e la magistrata incolpata, sotto procedimento per «uso della qualità di magistrato al fine di conseguire vantaggi ingiusti per sé o altri».

Il documento audio con la relativa trascrizione è stato registrato dalla giudice civile, che ha incontrato Natoli presso il suo studio legale a Paternò. A quel punto, la sezione disciplinare non ha potuto fare altro che sospendere l’udienza e il procedimento e Natoli, poco dopo, si è dimessa. Nella registrazione, infatti, la consigliera ammetterebbe di stare violando il segreto della camera di Consiglio.

Subito dopo, poi, il comitato di presidenza del Csm – guidato dal vicepresidente di area centrodestra Fabio Pinelli – ha inviato gli atti alla procura di Roma, per la verifica dell’eventuale presenza di reati.

Secondo la procura di Roma, Natoli «partecipava allo svolgimento del procedimento disciplinare e alla decisione, intenzionalmente procurando un ingiusto vantaggio a Fascetto Sivillo» alla quale avrebbe «rivelato, nel corso di un colloquio del 3 novembre del 2023, l'orientamento espresso dai componenti della Commissione» e avrebbe «compiuto atti diretti e in modo non equivoco a procurarle un ingiusto vantaggio patrimoniale nell'udienza del luglio 2024 non riuscendo nell'intento per cause indipendenti dalla sua volontà».

Quest'ultimo riferimento è alla sospensione dell'udienza dopo la produzione in udienza, da parte della magistrata e del suo legale Taormina, della trascrizione del colloquio.

In seguito alla rivelazione del colloquio, la consigliera Natoli si era dimessa dalla commissione disciplinare, ma non dall'incarico, come chiesto dai partiti dell'opposizione. Adesso la notizia che è indagata dalla procura di Roma.

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