L’ex magistrato Dino Petralia ha consegnato le dimissioni al ministero della Giustizia e al Csm da direttore del Dap. Solo il desiderio di «andare in pensione anticipatamente», sarebbe andato via il prossimo anno
L'ex magistrato antimafia Dino Petralia, direttore del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria (Dap), ha inoltrato una richiesta di dimissioni al ministero della Giustizia e al Consiglio superiore della magistratura.
- Intervistato da Repubblica, ha detto che non ci sarebbe nessuna amarezza professionale alla base del suo atto, ma una richiesta di pensionamento anticipato.
- «Tecnicamente si chiamano dimissioni – ha spiegato il capo del Dap – ma in realtà è una richiesta di andare in pensione anticipatamente. Ho 69 anni e sarei andato via nel marzo 2023. Voglio godermi la famiglia e la nipotina arrivata da poco».
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Dopo essere stato membro del Csm dal 2006 al 2010 e consulente della commissione parlamentare Antimafia, Petralia era stato nominato alla guida del Dap un anno e mezzo fa, nel 2020, prendendo il posto di Basentini, che si era dimesso dopo le polemiche per la gestione dei penitenziari.
Sull’inchiesta al caso delle violenze nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, ha detto: «Sono fatti avvenuti prima del mio insediamento».
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