Il Gup di Roma ha assolto Domenico Arcuri dall’accusa di abuso d'ufficio perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato. Era imputato nel processo sulla compravendita delle mascherine provenienti dalla Cina avvenuta nel marzo 2020. L’importo totale della commessa – effettuata con l’intermediazione di imprese italiane – era di 1.25 miliardi di euro a fronte di 800 milioni di mascherine. All'epoca Arcuri era stato nominato come “Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19”. Per gli altri 10 imputati, che hanno scelto il rito ordinario, il Gup accogliendo le richieste della procura di Roma, ha trasmesso gli atti alla Corte Costituzione sollevando la questione di costituzionalità relativa all'attuale «formulazione del traffico d'influenze illecite».

Quando uscì la notizia dell’inchiesta, l’opposizione attaccò duramente Arcuri e il governo giallorosso guidato da Giuseppe Conte con il sostegno del centrosinistra. Ministro della Salute era Roberto Speranza e Arcuri era anche amministratore delegato di Invitalia prima di essere stato sostituito da Bernardo Mattarella.

Quando venne notificato l’avviso di garanzia diversi esponenti della destra tra cui Andrea Delmastro e il parlamentare Giovanni Donzelli scrivevano: «Abbiamo tempestato di interrogazioni il Governo sullo scandalo delle mascherine di Arcuri senza avere ricevuto alcuna risposta e abbiamo depositato una proposta di legge per una commissione di inchiesta su tutti gli approvvigionamenti di Arcuri».

E ancora: «Nell’inchiesta tutto ruota attorno al Commissario Arcuri e ai rapporti intrattenuti con questi personaggi che, nel pieno della pandemia e con sovrano disprezzo per le morti e i malati, si sfregavano le mani e facevano affari milionari. Il governo rimuova oggi stesso Arcuri, diversamente, per scelta politica, sarà contiguo e verrà trascinato nel medesimo gorgo maleodorante di affari opachi che ha caratterizzato l’approvvigionamento sino ad oggi». Entrambi esponenti di spicco di Fratelli d’Italia. Ora Arcuri è stato prosciolto proprio per le modifiche al codice penale introdotte dal governo Meloni.

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