In seguito alle pressioni da parte del dipartimento del Tesoro, il consiglio di amministrazione della banca senese ha deciso di ritirare le deleghe all’amministratore delegato Guido Bastianini che sarà sostituito da Luigi Lovaglio, ex Unicredit
Il consiglio di amministrazione del Monte dei Paschi ha deciso di revocare, all’unanimità e con decorrenza immediata, le deleghe di direttore generale, amministratore delegato e tutte le altre deleghe a Guido Bastianini, che resterà in carica solo come componente del consiglio di amministrazione.
- A sostituire Bastianini sarà Luigi Lovaglio, ex Unicredit. Il collegio sindacale ha fatto sapere, in una nota di aver «approvato la cooptazione di Lovaglio ai sensi dell'articolo 2386 c.c.» e che la nomina di Lovaglio sarà soggetta alla valutazione da parte della Bce. Mps ha precisato che la sostituzione «è regolata da un piano per la successione adottato dalla banca, con il coinvolgimento del comitato nomine e del comitato remunerazione della stessa per gli aspetti di competenza».
- La riunione di oggi era programmata per l'approvazione dei risultati di bilancio al 2021, ma la decisione sulla sfiducia a Bastianini era attesa. Mercoledì scorso la banca senese aveva comunicato, in una nota, di aver «inserito all’ordine del giorno un punto inerente una verifica di Corporate Governance riguardante la figura dell’amministratore delegato e direttore generale dott. Guido Bastianini».
- La decisione di sostituire l’ad arriva dopo le pressioni provenienti dal dipartimento del Tesoro del Mef, azionista maggioritario con il 64 per cento. In un incontro di fine gennaio con il direttore generale, Alessandro Rivera, era stato chiesto a Bastianini di fare un passo indietro assecondando un cambio di strategia della banca, che quest'anno dovrà ricorrere al mercato per chiedere altri 2,5 miliardi di euro, e che sta negoziando con la Ue l'approvazione del suo piano industriale. Lovaglio ha guidato, per Unicredit la controllata polacca Bank Pekao, per poi approdare al Creval, dove ha curato l’aumento di capitale e la ristrutturazione fino all'Opa del credit Agricole.
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