Abbiamo chiesto alle abbonate e agli abbonati iscritti alla nostra newsletter quotidiana, Oggi è Domani, cosa pensano delle nuove norme del Codice della strada: quali sono quelle che preoccupano di più e se ce ne sono altre che il documento avrebbe dovuto prevedere. Ecco cosa ci avete risposto
Il 14 dicembre è entrato in vigore il nuovo Codice della strada. Dalla guida sotto l’effetto di alcool e droghe all’uso del cellulare in macchina, per cui è previsto il ritiro della patente da 7 a 15 giorni e un’ammenda da 250 a mille euro. Dall’inasprimento delle sanzioni per eccesso di velocità alle nuove norme per l’installazione degli autovelox: tante le novità a cui bisognerà abituarsi per non rischiare. Proprio perché il tema ha creato un acceso dibattito abbiamo chiesto alle nostre abbonate e ai nostri abbonati iscritti alla newsletter “Oggi è Domani” cosa ne pensano.
Biciclette e monopattini
Alcuni lettori hanno rilevato come il nuovo codice penalizzi i ciclisti o abbia perso l’occasione di tutelarli di più.
- «Mi preoccupa la riduzione degli spazi per le biciclette. Per esempio la cancellazione della zona dedicata davanti alle auto in prossimità dei semafori. E anche l’assenza di politiche per incentivare le ciclabili. Penso che l’idea del casco sui monopattini in sharing, per quanto utile a livello di sicurezza, non sia facilmente praticabile e rischia di ostacolare la mobilità alternativa, che va invece incoraggiata».
- «È completamente da rivedere. Soprattutto le regole sui monopattini, la targa è una assurdità. A questo punto dovrebbero targare tutti i mezzi a motore e non, potenzialmente circolabili su strada, dai pattini a rotelle fino allo skate, dalla bici, al monopattino a spinta. La crociata contro i monopattini ha tutta l'aria di una crociata contro chi li usa.
- «Vorrei sapere se è stato motivato questo accanimento contro i monopattini, per tutte queste imposizioni è stata creata una categoria di veicoli nuova? Come si distingue un monopattino da un altro mezzo elettrico? Se viene aggiunta una ruota diventa un triciclo e può andare dappertutto? Ci siamo accaniti perché lo usano gli extracomunitari? E adesso? Tutti a comprare una bici?».
- «Non si capisce perché per i monopattini servirà il casco e la targa, mentre per le bici elettriche, pericolose specie per gli altri, no. Terrificanti le norme contro gli autovelox, propaganda becera, che aumenta i rischi di incidenti».
- «Bene le regole per i monopattini, ma dovrebbero esserci anche per le biciclette troppo spesso indisciplinate».
Guida in stato di ebbrezza
Le norme riguardanti il consumo di sostanze stupefacenti sono tra quelle più controverse. Giusta la rigidità, ma alcuni lettori ne criticano le modalità. Ritengono illogico che le sanzioni si applichino senza considerare lo stato reale di alterazione del conducente.
- «La norma sulle droghe è assurda e impropria, chiara propaganda e invasione di competenze altrui».
- «La norma che punisce chi ha assunto droghe nei giorni precedenti è assurda. Tutti gli inasprimenti non servono a nulla, è soltanto la propaganda politica di chi non sa fare il suo mestiere».
- «Sull’assunzione di alcol, è giusto essere rigidi, ma il problema non si risolverà. Fa specie che la norma colpisce anche un eventuale ciclista ubriaco, che ha la patente, ma non uno che non ce l'ha. Si profila un inverno di proteste e ingiustizie che porterà alla modifica del codice. E chi ci rimette? Il povero cittadino onesto che non può praticamente più fare niente».
Limiti di velocità e autovelox
Altri ancora hanno trovato forti criticità sulle norme di velocità e sono preoccupati dalla stretta sugli autovelox.
- «Inutile parlare di sicurezza stradale se poi si limita l’utilizzo dei controlli della velocità. La sicurezza si raggiunge cominciando dalla scuola pubblica con l’educazione stradale e i corsi per le patenti motorino, moto e auto».
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«Mi preoccupano i rincari delle multe, soprattutto su quelle per eccesso di velocità. In molte aree urbane ed extraurbane a volte non è sempre chiaro il limite. Settecento euro di multa sono moltissimi per chi ha uno stipendio medio e affitto da pagare».
- «Mi preoccupa che non vadano avanti concretamente le zone 30 in città, con l’impossibilità di multare per eccesso di velocità sotto i 50 km/h. Avrei introdotto maggiori obblighi per i mezzi a motore per limitare gli incidenti ai danni degli utenti deboli della strada, in particolare ai mezzi pesanti l’obbligo di sensori contro la “zona cieca”».
- «Mi preoccupo seriamente per la mancanza di segnalatori di velocità all’entrata della mia cittadina; gli automobilisti, perfettamente in sé, corrono come medici chiamati al capezzale di un moribondo, come se il fatto di essere in auto, sempre più ingombranti, li rendesse al di sopra della legge».
- «La peggiore è che gli scooter 125 possano circolare in autostrada».
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