Nella trasmissione si parla dell’impatto dell’autonomia differenziata sulla sanità. Il confronto con il Veneto, regione con la spesa sanitaria privata più alta nel centro-nord, e le parole del governatore della Calabria: «Mi farei operare più da un medico cubano che ha due specializzazioni e le ha sempre esercitate che da un medico calabrese che si è fatto dichiarare inidoneo da 15 anni»
La riforma dell’autonomia differenziata allargherà a dismisura il divario nord-sud? Una domanda al centro della nuova puntata di Presa diretta, in onda domenica sera su Rai 3: la trasmissione ha raccolto le voci del sì e quelle del no a una riforma che per chi l’ha scritta sarà a costo zero, mentre secondo gli esperti del Mezzogiorno d’Italia come lo Svimez serviranno 80 miliardi per azzerare il divario nord-sud.
Le contraddizioni della sanità differenziata vengono raccontate attraverso il confronto tra la situazione in Veneto, regione con la spesa sanitaria privata più alta nel centro-nord Italia grazie a cliniche super attrezzate e centri di prime cure in cui ogni prestazione è solo a pagamento, e quella in Calabria, regione afflitta da strutture inadeguate, progetti di nuovi ospedali, carenza di operatori sanitari, bilanci delle aziende sanitarie mai presentati e un debito non ancora quantificato. Il viaggio nella sanità calabrese racconterà le strutture di Polistena, Palmi, Locri e Cosenza.
Le parole di Occhiuto
Nell’anticipazione video, il dialogo tra l’inviata di Presa diretta Francesca Nava e il presidente della regione Calabria, Roberto Occhiuto, a proposito del personale sanitario considerato inidoneo, cioè quei medici e infermieri che non possono lavorare nei turni notturni, nell’emergenza urgenza, nelle sale operatorie, certificati da colleghi che lavorano nelle stesse Aziende Sanitarie e che si stima siano più di 1300, il Presidente Occhiuto ha ammesso: «Non so se farebbero la differenza. Io mi farei operare più da un medico cubano che ha due specializzazioni e che le ha sempre esercitate e non da un medico calabrese che si è fatto dichiarare inidoneo da 15 anni».
PresaDiretta è andata anche in Francia, paese che nonostante la crescita del debito pubblico nel 2024 ha scelto di aumentare all’8,7 per cento del Pil i finanziamenti per la sanità. Tra strutture e attrezzature più moderne e aumento dei salari di medici e infermieri. “Sanità differenziata” è un racconto di Riccardo Iacona con Marianna De Marzi, Francesca Nava, Lorenzo Grighi, Paola Vecchia, Emilia Zazza, Fabio Colazzo, Fabrizio Lazzaretti.
disabilità e caregiver
Nella prima parte della puntata si parla anche della vita delle famiglie con un disabile in casa. Una quotidianità fatta di visite mediche, terapie, liste d’attesa, ostacoli burocratici, mancanza di sostegni adeguati, ricorso a specialisti privati. Dalla Liguria alla Lombardia, dal Lazio alla Campania, la cura dei circa tre milioni di disabili gravi pesa in gran parte sulle spalle delle famiglie. E nel nostro paese i caregiver familiari non hanno diritto a contributi, ferie, malattia.
PresaDiretta ha raccolto le loro storie e le proteste delle associazioni che chiedono maggiori investimenti pubblici. In studio con il conduttore Riccardo Iacona, per analizzare le carenze del paese e la strada da seguire per garantire autonomia e dignità, ci saranno l’atleta Martina Caironi, vincitrice di tre medaglie d’oro e quattro d’argento ai Giochi paralimpici, e il presidente del Coordinamento nazionale famiglie con disabilità Alessandro Chiarini.
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