Per i dieci imputati si superano i 73 anni in totale, ma la richiesta principale è per il cardinale: «Non può essere messo sullo stesso piano degli altri», dice il promotore di giustizia. Ma i suoi avvocati insistono nel ribadire l’innocenza
Come anticipato da Domani, la richiesta è di pene esemplari. Il promotore di Giustizia vaticano, Alessandro Diddi, ha chiesto 7 anni e 3 mesi di reclusione per il cardinale Angelo Becciu, nel processo sulla gestione dei fondi della segreteria di Stato, con riferimento in particolare alla compravendita di un palazzo di lusso a Londra. In particolare per il cardinale è stata chiesta l'interdizione perpetua dai pubblici uffici e 10.329 euro di multa. Nella sua richiesta di condanne, Diddi ha detto di essersi mantenuto nella parte bassa delle forbici della pena edittale per tutti gli imputati, con l’eccezione proprio di Becciu.
Considerando il fatto che comminare la pena deve servire anche alla riabilitazione, ha detto, si è considerato l'atteggiamento di Becciu durante il processo che «non può essere messo sullo stesso piano degli altri».
Gli avvocati di Becciu hanno invece detto che il promotore di giustizia non ha considerato «gli esiti del processo» che ne dimostrerebbero invece «l’assoluta innocenza per l’operazione relativa al palazzo di Londra e per ogni altra accusa».
Le richieste del promotore di giustizia sono state nel dettaglio queste, per i 10 imputati e per un totale di 73 anni:
- Cardinale Angelo Becciu: 7 anni e 3 mesi di reclusione, interdizione perpetua dai pubblici uffici e 10.329 euro di multa;
- Renè Bruelhart: 3 anni e 8 mesi di reclusione, interdizione temporanea dai pubblici uffici e 10.329 euro di multa;
- monsignor Mauro Carlino: 5 anni e 4 mesi di reclusione, interdizione perpetua dai pubblici uffici e 8.000 euro di multa;
- Enrico Crasso: 9 anni e 9 mesi di reclusione, interdizione perpetua dai pubblici uffici e 18.000 euro di multa;
- Tommaso Di Ruzza: 4 anni e 3 mesi di reclusione, interdizione temporanea dai pubblici uffici e 9.600 euro di multa;
- Cecilia Marogna: 4 anni e 8 mesi di reclusione, interdizione perpetua dai pubblici uffici e 10.329 euro di multa;
- Raffaele Mincione: 11 anni e 5 mesi di reclusione, interdizione perpetua dai pubblici uffici e 15.450 euro di multa;
- Fabrizio Tirabassi: 13 anni e 3 mesi di reclusione, interdizione perpetua dai pubblici uffici e 18.750 euro di multa;
- Nicola Squillace: 6 anni di reclusione, sospensione dall'esercizio della professione (avvocato) e 12.500 euro di multa;
- Gianluigi Torzi: 7 anni e 6 mesi di reclusione, interdizione perpetua dai pubblici uffici e 9.000 euro di multa.
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