Servono 500mila firme per raggiungere il quorum. Si chiede di modificare la legge sulla cittadinanza del 1992, abrogando alcune parti, per dimezzare il periodo di residenza, da 10 a 5 anni, necessario per la domanda. Riguarda potenzialmente due milioni di persone
«Ci siamo! Finalmente si parte: da oggi potete firmare on line sulla piattaforma pubblica e gratuita, anche dall’indirizzo referendumcittadinanza.it, il referendum che consentirà di cominciare a cambiare la legge sulla cittadinanza». Lo ha annunciato sui canali social il deputato e segretario di Più Europa, Riccardo Magi. Per raggiungere il quorum sono necessarie almeno 500mila firme.
Il referendum abrogativo mira a cambiare un requisito della legge sulla cittadinanza, che ha ormai 32 anni, quello sulla residenza. Eliminando alcune parti dell’articolo 9 della legge del 1992, si chiede di dimezzare il periodo di residenza legale richiesto per poter fare la domanda di concessione della cittadinanza, passando da dieci a cinque anni. «Questo riguarda un bacino molto grande di persone», spiega Magi, «che vivono in Italia e che sono già radicate nel nostro paese e che sono regolari, lavorano, hanno i figli che vanno a scuola».
Il deputato di Più Europa sottolinea che «potenzialmente oltre due milioni di persone, più i loro figli, cioè tantissime bambine e tantissimi bambini. Cittadine e cittadini che vivono in Italia da anni e che come tutti noi danno un contributo al nostro paese ma che una legge ingiusta tiene ancora di fuori dalla cittadinanza».
Con la riduzione a cinque anni di residenza, l’Italia si adeguerebbe alla legislazione di molti paesi europei e tornerebbe alla normativa che esisteva prima del 1992.
L’iniziativa
Il quesito referendario è stato depositato mercoledì 4 settembre da un gruppo di associazioni, organizzazioni, partiti e personalità singole. Un’iniziativa dal basso, in cui sono in prima linea le associazioni di persone con background migratorio, soprattutto ragazze e ragazzi che sono nati o vivono in Italia da molti anni, e si sono formati nel nostro paese, come Italiani senza cittadinanza, CoNNGI e Idem Network. A promuovere la campagna anche Libera, Gruppo Abele, Società della Ragione, A Buon Diritto, ARCI, ActionAid, Oxfam, Cittadinanza Attiva, InOltre Alternativa progressista.
Sul fronte politico, i partiti Più Europa, Possibile, Partito Socialista, Radicali Italiani, Rifondazione Comunista e personalità come Don Luigi Ciotti, Emma Bonino, Mauro, Riccardo Magi, Luigi Manconi, Ivan Novelli, Enzo Maraio, Benedetto Della Vedova, Antonella Soldo, Pippo Civati, Sonny Olumati, Simohamed Kaabour, Daniela Ionita, Francesca Druetti, Matteo Hallissey, Stefano Galieni.
Nei giorni scorsi anche il Partito Democratico ha assicurato la firma al referendum, annunciando però una nuova proposta di legge per una riforma organica che garantisca a chi nasce o cresce in Italia il riconoscimento della cittadinanza.
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