Dopo un periodo di grandi tensioni culminate nello sciopero dei giornalisti del 25 e del 26 settembre in occasione dell’Italian tech week, arriva un cambio alla direzione del quotidiano fondato da Eugenio Scalfari. Anche John Elkann lascia la presidenza di Gedi
Mario Orfeo è il nuovo direttore del quotidiano Repubblica. Prende il posto di Maurizio Molinari, che rimane come editorialista, probabilmente dagli Stati Uniti, secondo il sito Professione reporter. Cambio anche alla presidenza del gruppo GEDI – che controlla il giornale – con John Elkann che lascia il posto all’amministratore delegato Maurizio Scanavino, a sua volta sostituito da Gabriele Comuzzo.
«GEDI oggi è uno dei protagonisti europei della trasformazione digitale, con un perimetro di attività chiaro, centrato su intrattenimento e giornalismo di qualità. I cambiamenti organizzativi annunciati oggi permetteranno maggiore focalizzazione e rigore nella gestione del Gruppo», ha commentato Elkann in un comunicato.
Cosa è successo
Questa rivoluzione arriva dopo un periodo di grandi tensioni nei rapporti della redazione con direzione, proprietà e concessionaria della pubblicità. Più volte negli ultimi mesi, il comitato di redazione del giornale ha lamentato la presenza di articoli a fini pubblicitari non segnalati come tali sul giornale.
Le tensioni sono poi culminate in uno sciopero di due giorni dei giornalisti, il 25 e il 26 settembre scorsi. Il quotidiano avrebbe dovuto coprire l’Italian tech week organizzata da una società legata a Exor – fondo proprietario di Gedi – e alcuni articoli dell’inserto pubblicato per l’occasione promuovevano esplicitamente aziende parte dell’evento, senza indicare che si trattasse di contenuti sponsorizzati.
Nonostante lo sciopero, l’azienda ha comunque trasmesso sul sito di Repubblica la diretta dell’evento.
Ora alla guida del giornale arriva Orfeo, dopo essere stato direttore del Tg3, del Mattino, del Tg2, del Messaggero e del Tg1, oltre ad aver ricoperto la carica di direttore generale della Rai dal 2018 al 2019. Orfeo è già stato anche a Repubblica dal 1990 al 2002, come redattore a Napoli e nella sede principale e infine come caporedattore centrale.
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