L’America si è svegliata nel primo giorno dell’anno con la notizia di un attentato terroristico nel quartiere francese turistico della città nella Louisiana. Ci sono almeno 15 morti e 35 persone ferite. La Fbi indaga per terrorismo
L’America si è svegliata nel primo giorno dell’anno con la notizia di un attentato terroristico che ha colpito il centro di New Orleans secondo le tristi modalità viste a Nizza nel 2016 e da ultimo al mercatino di Natale di Magdeburgo in Germania. Almeno quindici persone sono morte e altre 35 sono rimaste ferite dopo che un pickup ha investito la folla in Bourbon Street, quartiere francese di New Orleans, intorno alle tre del mattino.
Il killer è morto in seguito a una sparatoria con gli agenti di polizia. Secondo le prime informazioni, l'auto ha investito a velocità elevata la gente che passeggiava, prima che il conducente scendesse e iniziasse a sparare sulla folla. La polizia a quel punto ha risposto al fuoco. Due agenti sono rimasti feriti. Nel pickup sono stati trovati ordigni esplosivi improvvisati, ora all'esame dell’Fbi. Se fossero esplosi, avrebbero reso ancora più grave il bilancio dell’attentato.
Le ricostruzioni
Il capo della polizia Anne Kirkpatrick ha dichiarato che si è trattato di un atto di terrorismo. Per ora non si conoscono ancora né le generalità del presunto attentatore né le motivazioni del gesto, ma sicuramente puntava a un massacro.
Il riconoscimento di atto terroristico da parte delle autorità incaricate delle indagini apre scenari drammatici a pochi giorni dall’insediamento di Donald Trump, che ha promesso in campagna elettorale deportazioni di massa di immigrati residenti, ma irregolari. L’attentato potrebbe diventare il facile pretesto per dare fuoco alle polveri di una campagna populista in difesa dei confini e di lotta ai migranti senza documenti.
Il killer
Il presidente eletto ha già collegato l'attacco a New Orleans all'immigrazione illegale. «Ho detto che i criminali che arrivano sono molto peggiori di quelli che abbiamo nel Paese e si è rivelato vero», ha scritto Trump su Truth Social.
L'uomo identificato come il killer, Shamsud Din Jabbar, 42 anni, indossava equipaggiamento militare e trasportava una bandiera dell'Isis nel pick-up. Lo scrive il New Orleans Metro News, secondo cui le forze dell'ordine stanno indagando sulla possibilità che l'attacco abbia coinvolto più persone. Verifiche anche per determinare se il pick-up sia stato noleggiato da una persona diversa dal killer.
Joe Biden avrebbe dovuto lasciare la sua casa nel Delaware per Camp David, ma i programmi sono stati modificati. «Il mio cuore – ha detto il presidente uscente – è con i familiari delle vittime».
Il giallo sulla natura
C’è un piccolo giallo sulla natura terroristica dell’attentato. L'agente speciale dell'Fbi Althea Duncan, che sovrintende alle indagini, ha contraddetto in un primo momento in conferenza stampa la sindaca della città, Karen Bass, affermando che «non è un evento terroristico».
Duncan ha riferito che sono stati trovati «ordigni esplosivi improvvisati» e che si sta lavorando per scoprire se siano utilizzabili. L’uomo sospettato dell’attentato correva ad alta velocità ed era fortemente intenzionato a causare una carneficina, secondo quanto riferito dalle autorità in una conferenza stampa. Le trenta persone rimaste ferite sono state trasportate in cinque ospedali.
I dissuasori
Il quartiere francese della città, con la storica Bourbon Street, è una zona turistica piena di bar e ristoranti, il luogo di maggiore attrazione della città, un’area di una tredici isolati sulla sponda del fiume Mississippi, nota per i suoi edifici colorati e i balconi decorati. Si prevedeva un grande affollamento per la notte di Capodanno.
L’attacco avrebbe colpito soprattutto residenti e non turisti, ed è avvenuto poche ore prima che la città ospitasse la partita annuale di football americano universitario, lo Sugar Bowl: nel primo giorno dell’anno, l'Università della Georgia avrebbe dovuto affrontare Notre Dame. Circostanze per le quali – riferiscono i media americani – era stata rafforzata la sicurezza con il dispiegamento di tutti gli agenti disponibili. Come sia stato possibile organizzare un attentato in una città di fatto militarizzata resta un mistero da chiarire.
Un testimone ha detto che le barriere meccaniche d’acciaio della città, predisposte dopo l’attacco del 2016 a Nizza, non erano montate. Secondo il sito web del comune di New Orleans, la città stava potenziando la propria rete di dissuasori di sicurezza proprio lungo quel tratto di Bourbon Street. Il progetto prevedeva la sostituzione dei vecchi modelli per proteggere pedoni e proprietà dai veicoli, con altri rimovibili.
«Vi prego di unirvi a Sharon e a me nel pregare per tutte le vittime e per i primi soccorritori sul posto. Invito tutti coloro che si trovano nei pressi della scena ad evitare la zona». Lo ha scritto su X il governatore della Louisiana, Jeff Landry.
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