Questa mattina gli studenti di Torino sono scesi in piazza per manifestare a seguito della morte di Lorenzo Parelli, ragazzo di 18 anni morto al suo ultimo giorno di stage, in uno stabilimento metalmeccanico vicino a Udine. La polizia ha caricato con manganelli
Scontri al corteo studentesco a Torino partito da piazza Arbarello. Gli studenti hanno organizzato un presidio di protesta contro l’alternanza scuola lavoro a seguito della morte di Lorenzo Parelli, gridando che «di scuola e di lavoro non si può morire». Alla manifestazione circa duecento ragazzi sono stati bloccati a causa delle restrizioni vigenti. Il corteo ha cercato di oltrepassare il cordone della polizia poco dopo la partenza ed è stato bloccato anche con l’uso di manganelli.
- Secondo i presenti alla manifestazione sono stati feriti circa una ventina di ragazze e ragazzi, portati via dall’ambulanza. Una studentessa è svenuta per un trauma alla testa.
- La questura ha diffuso un comunicato per giustificare le cariche di alleggerimento: «A fronte di un preavviso relativo a manifestazione statica con il quale i promotori si erano formalmente impegnati a non svolgere cortei, circa 200 partecipanti stanno cercando in tutti i modi di forzare gli sbarramenti delle forze di polizia, anche con l'utilizzo di un furgone, nel tentativo di dirigersi in corteo verso le vie del centro città. Nelle prime fasi, si è resa necessaria una breve azione di alleggerimento da parte delle forze dell'ordine».
- Accanto a studenti e studentesse anche professori e i Cobas, che sono scesi in piazza, nonostante le restrizioni, per non «far passare la morte di Lorenzo come un banale fatto di cronaca», spiegano. «Lorenzo vive», hanno scritto i ragazzi sui cartelli. Parelli aveva 18 anni e ha perso la vita schiacciato da una trave lo scorso 21 gennaio nel suo ultimo giorno di stage, nello stabilimento metalmeccanico Burimec vicino a Udine.
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