Il mese di ottobre è dedicato alla sensibilizzazione sulla prevenzione del tumore al seno. Una giornata per ricordare di monitorare in modo costante la propria salute, anche attraverso l’adesione allo screening ecografici e mammografici.

Il cancro al seno, secondo la fondazione Airc per la ricerca sul cancro, è il più diffuso a livello mondiale e il più frequente tra le donne. Grazie ai continui progressi della medicina e agli screening per la diagnosi precoce, nonostante il continuo aumento dell'incidenza di tumore del seno, oggi si muore meno che in passato: la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è in costante aumento: dal 1992, è salita dal 78 all’88 per cento.

Per Airc «rimane ancora un 12 per cento, che può sembrare poco, ma in realtà è ancora troppo: oltre 15.500 donne muoiono di cancro al seno ogni anno. Tra le forme più difficili da curare sono in particolare il tumore al seno triplo negativo, che colpisce anche in giovane età, e tutti i carcinomi mammari quando compaiono le metastasi».

Autopalpazione

Secondo Airc, ci sono alcuni segnali che possono indicare problematiche al seno, come la presenza di un nodulo, modifiche della forma del capezzolo, rossore e ispessimento della pelle, perdita di sangue e siero dal capezzolo e tumefazione ascellare.

In rete esistono numerose guide, liberamente consultabili, per eseguire correttamente l’autopalpazione: ci si mette davanti ad uno specchio e si inizia con l’osservare e poi ad ispezionare la clavicola, l’ascella e il seno; appoggiando le mani dietro la testa.

Sollevando poi il braccio dietro la testa, ci si tocca il petto con la mano opposta con movimenti circolari verso il basso, l’alto e verso l’esterno (da ripetere con entrambi i seni e i punti da controllare). Si strizzano poi entrambi i capezzoli per verificare che non ci siano secrezioni. Come ultimo passaggio, le esperte consigliano di ripetere l’iter anche in posizione distesa.

Secondo Aied, associazione italiana per l’educazione demografica, è utile ricordare che la visita al seno dovrebbe essere eseguita annualmente, rivolgendosi al medico specialista. È necessario, comunque, che la donna esegua regolarmente (ogni 1-2 mesi) un autoesame (l’autopalpazione), possibilmente sempre nello stesso periodo del ciclo, allo scopo di evidenziare eventuali variazioni. Qualora una variazione sia presente, la donna si dovrà rivolgere immediatamente al medico curante o allo specialista.

Mammografia ed ecografia

L’esame ecografico del seno si esegue come esame di prima scelta nelle donne di età inferiore ai 40 anni come integrazione della visita senologica. Nelle donne di età superiore ai 40 anni l’esame ecografico svolge un ruolo complementare e, quindi, è successivo alla mammografia, per definire le immagini di dubbia interpretazione radiologica.

L’esame ecografico riveste un ruolo di primaria importanza nello studio della mammella in gravidanza, nelle infiammazioni e nei traumi. La mammografia e l’ecografia sono le due indagini che lo specialista consiglierà alla paziente, tenendo conto dell’età, della storia familiare e personale e di quanto sia stato riscontrato con la visita. Per quanto concerne la mammografia, nel caso di una paziente senza storia familiare di tumore alla mammella, un primo esame mammografico andrà eseguito tra i 35 e i 40 anni. Questo esame servirà per valutare le caratteristiche strutturali delle mammelle e per dare indicazioni sulla programmazione dei controlli successivi, eventualmente integrati con altre indagini, in particolare l’ecografia mammaria.

La frequenza con cui sottoporsi ai controlli mammografici varierà in relazione all’età ed alle caratteristiche individuali: nella fascia d’età compresa tra i 40-55 anni sarà utile un esame ogni 12-18 mesi. Successivamente, se le caratteristiche personali lo consentiranno e non subentreranno evidenze cliniche, i controlli potranno essere meno frequenti senza superare i 24 mesi. Per Aied è importante che la paziente si sottoponga almeno una volta l’anno ad accurata visita senologica ed esegua altre indagini strumentali, qualora necessarie.

Prevenzione e salute transgender

Nel sito di Infotrans, il portale istituzionale dedicato al benessere e alla salute delle persone transgender, si trovano linee guida per la prevenzione del cancro al seno. Per gli uomini transgender che si sono sottoposti a un intervento di mascolinizzazione del torace, lo screening per il tumore al seno è importante perché, nonostante l’intervento, una piccola porzione di ghiandola mammaria può rimanere. Inoltre, lo screening è importante per coloro che, pur non avendo fatto l’intervento di mastectomia, stanno assumendo terapia ormonale mascolinizzante, poiché sono descritti casi di tumore al seno anche in queste persone.

Lo screening è raccomandato negli uomini transgender con gli stessi tempi previsti per le donne cisgender in base all’età anagrafica. Poiché la rettifica anagrafica o gli effetti mascolinizzanti degli ormoni potrebbero rappresentare una barriera all'accesso allo screening per il tumore al seno, si consiglia di rivolgersi al proprio medico di medicina generale o endocrinologo di fiducia per pianificare un programma di screening idoneo.

Per le donne transgender sono validi i programmi di screening raccomandati per le donne cisgender, in base all’età anagrafica.

È importante ricordare che le persone registrate come uomini presso il Servizio sanitario nazionale, non riceveranno l’invito per lo screening per il tumore al seno. Lo screening è importante anche per coloro che, pur non avendo fatto l’intervento, stanno assumendo terapia ormonale mascolinizzante, poiché sono descritti casi di tumore al seno anche in queste persone. Lo screening è raccomandato negli uomini transgender con gli stessi tempi previsti per le donne cisgender in base all’età anagrafica.

Screening gratuiti

Come riporta la lega italiana per la lotta contro i tumori Lilt, nel 2023 sono state registrate oltre 56mila nuove diagnosi di cancro al seno in Italia. Numeri che confermano questa neoplasia come il tumore più frequente tra le donne, rappresentando il 30 per cento di tutte le neoplasie nelle donne e la prima causa di morte nella fascia d'età compresa tra i 35 e i 50 anni. Per l'edizione 2024 del mese rosa, la lega italiana per la lotta contro i tumori Lilt, ha presentato la campagna “Lilt for Women – Nastro Rosa 2024”.

Durante tutto il mese di ottobre, la Lilt offre la possibilità di prenotare visite senologiche gratuite presso gli ambulatori aderenti in tutta Italia. Per accedere a questo servizio, è possibile chiamare il numero verde 800-998877, attivo dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 15. Il Servizio sanitario nazionale, attraverso le Regioni, garantisce a tutte le donne tra i 45 e i 50 anni e i 69 e i 72 anni, l’esecuzione di una mammografia gratuita ogni due anni.

Sono poi attivi “programmi di screening organizzato” che prevedono una mammografia (e degli eventuali necessari approfondimenti) ogni due anni per le donne nella fascia di età 50-69 anni. Le informazioni in merito si possono trovare nei siti della propria Ulss di competenza.







 

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