«Credo che non abbia i numeri e stia facendo un passo indietro» ha detto la leader di Fratelli d’Italia
Le notizie di oggi, 17 novembre: la crescita dei casi di Covid-19 e le dichiarazioni di Ricciardi, le proposte di nomina per i Tg Rai, l’arresto di una diciannovenne a Milano per terrorismo, gli scontri nel Nagorno-Karabakh.
Meloni scettica su Berlusconi al Quirinale
«Posto che Berlusconi io l'ho candidato e eletto alla presidenza del Consiglio, la sua elezione al Colle non è una cosa facilissima per i numeri». L’ha detto la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, nel corso della presentazione dell’ultimo libro di Bruno Vespa.
«Ho visto che Berlusconi ha risposto per primo all'appello del Pd per aprire un tavolo sulla legge di bilancio e il Quirinale» ha continuato la leader di Fratelli d’Italia «e visto che sicuramente il Pd non voterà lui al Quirinale, per me significa che Berlusconi sta facendo un passo indietro». Una dichiarazione che smorza i toni sull’elezione al Colle dell’ex presidente del Consiglio, elezione che fino a poco tempo fa sembrava estremamente voluta dal centrodestra.
Condannato lo sciamano di QAnon
È stato condannato a 41 mesi di carcere negli Stati Uniti per il suo ruolo nell'assalto a Capitol Hill del 6 gennaio Jacob Chansley, “lo sciamano di QAnon”. Chansley, 34 anni, originario di Phoenix, in Arizona, è tra i volti più noti dell'assalto al Congresso Usa con cui i sostenitori di Donald Trump intendevano impedire che venisse certificata la vittoria di Joe Biden alle elezioni presidenziali.
Era detenuto senza cauzione da gennaio, quando era stato arrestato, e a settembre si era dichiarato colpevole di ostruzione a procedure del Congresso. Ai tre anni e cinque mesi di prigione della condanna verranno sottratti i mesi già trascorsi in detenzione.
Caso Eitan, la corte di Israele sospende la sentenza
Si dovrà aspettare ancora per sapere se Eitan Peleg, il bambino di sei anni unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, potrà tornare in Italia. La Suprema corte di Israele ha infatti sospeso l'esecutività della sentenza emessa dal Tribunale distrettuale di Tel Aviv che aveva stabilito che il bimbo dovesse far ritorno a Pavia, con la zia paterna e tutrice Aya Biran, entro 15 giorni dal verdetto e aveva dato tempo sette giorni al nonno materno Schmuel Peleg per presentare ricorso. Ricorso che è stato depositato oggi dai legali israeliani del 58enne, ex colonnello dell’esercito ormai in pensione.
Secondo fonti legali, la corte Suprema ha dato tempo fino al 21 novembre agli avvocati del famiglia Biran per depositare una memoria e fino al 23 novembre agli avvocati del nonno Schmuel Peleg, per eventuali repliche. Poi, una volta ricevuti e analizzate questi atti, deciderà come proseguire.
Si allungano, perciò, i tempi della procedura innescata dopo che l’11 settembre il bambino è stato portato dal nonno a Tel Aviv con un volo privato, decollato da Lugano. Blitz per il quale Schmuel Peleg è stato accusa di rapimento.
Nei suoi confronti il gip di Pavia Pasquale Villano ha firmato un’ordinanza di custodia cautelare, che ha dato vita al mandato di arresto internazionale a suo carico, che tutt’ora non è stato eseguito. La misura riguarda anche Gabriel Alon Abutbul, paramilitare alle dipendenze della società BlackWater, che ha aiutato Schmuel Peleg ad organizzare l’operazione. Per il gip i due, con l’aiuto della nonna materna Ether Cohen, avrebbero pianificato con cura e messo in atto «il rapimento di Eitan con un’azione fulminea e irresistibile».
Sul fronte opposto sono schierati i difensori italiani del nonno. Gli avvocati Paolo Sevesi e Sara Carsaniga hanno chiarito perché, a loro avviso, non si è trattato di rapimento. Eitan, per i legali, non si sarebbe opposto a fare quel viaggio in aereo, pur inaspettato, con il nonno. Non si può parlare perciò di «compressione delle sue libertà personali», perché il bambino non sarebbe partito contro la sua volontà. La decisione del riesame con ogni probabilità arriverà già lunedì prossimo.
Covid, nuove misure in Belgio
Mascherina al chiuso a partire dai 10 anni e telelavoro obbligatorio quattro giorni alla settimana: sono le nuove misure restrittive anti Covid-19 prese dal Comitato di concertazione del Belgio. Da lunedì lo smart working passa da raccomandato a obbligatorio per quattro giorni alla settimana fino al 13 dicembre, poi per tre giorni, riferiscono i media belgi.
L’uso della mascherina è richiesto in tutti i luoghi chiusi, sui mezzi di trasporto, in bar e ristoranti, tranne che per le persone sedute al tavolo. Anche i bambini sono interessati: l'età dell'uso obbligatorio della mascherina passa da 12 a 10 anni, ma riguarda la scuola, anche se le comunità sono libere di imporre la mascherina in classe, per fascia di età o per anno di studio. Mascherina obbligatoria anche nei luoghi culturali, compresi cinema e teatri. Non è invece prevista al momento la vaccinazione obbligatoria.
La Lombardia apre alle prenotazioni della terza dose
Da domani, 18 novembre, saranno aperte le prenotazioni per le terze dosi agli over 40, mentre dal primo dicembre si inizierà a vaccinare. Lo ha annunciato il coordinatore della campagna vaccinale in Lombardia, Guido Bertolaso, in conferenza stampa a Milano. «Teniamo conto che devono essere passati sei mesi – ha aggiunto – per noi i 180 giorni sono il giro di boa». Intanto l'Ema ha iniziato a valutare la domanda di autorizzazione per il vaccino contro il Covid-19 di Novavax, Nuvaxovid.
Lo ha comunicato la stessa Agenzia europea dei medicinali, dichiarando che un parere sull'autorizzazione all'immissione in commercio potrebbe essere rilasciato entro poche settimane, se i dati presentati saranno sufficientemente solidi e completi per dimostrare l'efficacia, la sicurezza e la qualità del vaccino.
«Un lasso di tempo così breve – ha spiegato l'Agenzia – è possibile solo perché l'Ema ha già esaminato una parte sostanziale dei dati sul vaccino durante una revisione continua. Durante questa fase, il comitato per i medicinali umani dell'Ema ha valutato i dati provenienti da studi di laboratorio, alcune informazioni sulla qualità del vaccino e sul modo in cui verrà prodotto e i dati sulla sua sicurezza, immunogenicità, cioè quanto bene innesca una risposta contro il virus, e l'efficacia contro il Covid-19 da studi clinici negli adulti».
Nomine Tg Rai, sbloccata la partita
Si è sbloccata la partita sulle nomine della direzione dei Tg Rai: i curricula sono arrivati ai consiglieri di amministrazione questa mattina, e domani in programma c’è il Cda che darà il via libera alle nomine. I nomi proposti da Carlo Fuertes sono: Monica Maggioni al Tg1, Gennaro Sangiuliano al Tg2, Simona Sala al Tg3, Mario Orfeo alla direzione Approfondimento, Alessandra De Stefano a RaiSport e Paolo Petrecca alla direzione di RaiNews 24. Al Tgr confermato Alessandro Casarin, mentre per la direzione del giornale radio è stato indicato Andrea Vianello.
Approvata questione fiducia sul Green pass
L'aula della Camera approva la questione di fiducia posta dal governo sul decreto Green pass e sicurezza relativo ai luoghi di lavoro, già approvato la settimana scorsa dal Senato. I voti favorevoli sono 453, quelli contrari 42 e nessun astenuto. Il personale delle amministrazioni pubbliche, Autorità amministrative indipendenti, nonché degli enti pubblici economici e degli organi di rilievo costituzionale.
Si estende l’obbligo della certificazione verde anche a tutti coloro che svolgono, a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa, di formazione o di volontariato presso le amministrazioni suddette. Tra le novità, i lavoratori possono richiedere di consegnare al proprio datore di lavoro copia della propria certificazione verde Covid-19 in modo da essere così esonerati dai controlli quotidiani.
Nonostante la “libertà di coscienza” accordata dal leader della Lega, Matteo Salvini, il partito di destra ha votato in massa la fiducia sul Green pass, e soltanto 19 deputati (su 133) non hanno partecipato al voto.
Covid-19: aumentano i casi, ma nessun lockdown dei non vaccinati
«Siamo destinati a veder crescere i casi» di Covid-19 perché «ancora troppi soggetti non sono vaccinati». È una conferma quella che arriva dal consulente del ministro della Salute Walter Ricciardi, ai microfoni di Radio Capital: la crescita dei contagi che l’Italia sta sperimentando in queste settimane è destinata a continuare.
Ricciardi ha spiegato come la variante Delta sia molto più contagiosa, ma ha anche detto che il paese «non ha bisogno del lockdown per i non vaccinati», una misura in vigore in Austria da qualche giorno. Per quanto riguarda la vaccinazione a bambini e bambine, Ricciardi ha ricordato come «tutti i pediatri» siano «favorevoli alla vaccinazione», ma che nel governo nessuno sta pensando di renderlo obbligatorio: «Sarà una vaccinazione raccomandata – ha detto – soprattutto per la loro salute».
Di parere diverso è il presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti: «Non dobbiamo rinunciare a convincere le persone a vaccinarsi – ha detto – ma se questo non bastasse per me vanno bene tutti gli incentivi alla vaccinazione. Per esempio, si potrebbe ampliare la fascia dell'obbligo vaccinale, non per ledere la libertà di qualcuno, ma per garantire la libertà di tutti». Zingaretti ha anche parlato di valutare la possibilità di «anticipare da sei a cinque mesi» la terza dose.
19enne arrestata per terrorismo a Milano
Reato di associazione con finalità di terrorismo: è l’accusa con la quale è stata arrestata a Milano una ragazza di 19 anni italo-kosovara, Bleona Talefellari. La giovane sarebbe stata una fervente sostenitrice dello Stato Islamico, radicalizzata dall'età di 16 anni, sposata con un 21enne – anch’egli di origini kosovare – legato alla cerchia dell’attentatore di Vienna, Fejzulai Kujtim.
Come scrive il Gip nell'ordinanza di custodia cauterare, Talefellari «partecipava all'organizzazione terroristica denominata 'Leoni dei Balcani', facente parte della più ampia associazione terroristica Stato islamico, allo scopo di commettere di atti di violenza con finalità di terrorismo, anche internazionale» e stava raccogliendo soldi per la fuga di alcune ragazze dal campo di Raqqa, in Siria, dove si trovano numerose famiglie dell’Isis.
Cile, respinta richiesta di impeachment per Piñera
Il Senato cileno ha respinto la richiesta di impeachment presentata dall'opposizione per rimuovere il presidente Sebastián Piñera dopo le accuse emerse dall'inchiesta giornalistica dei Pandora Papers. La camera bassa aveva approvato l'impeachment, mentre al Senato, composto da 43 membri, ci sono stati 24 voti a favore, 18 contrari e un'astensione. Cinque voti in meno rispetto alla maggioranza dei due terzi necessaria per estromettere il presidente. Respinta anche una seconda mozione che accusava Piñera di compromettere l’onore della nazione. Il mandato di Piñera scade l’11 marzo, e tra meno di una settimana ci sarà il primo turno per scegliere il suo successore.
I documenti dell'inchiesta Pandora Papers hanno rivelato che uno dei figli di Piñera aveva utilizzato società offshore nelle Isole Vergini britanniche per la vendita del progetto minerario di Dominga, di cui la sua famiglia era comproprietaria. Il pagamento finale per la vendita della miniera nel 2011 dipendeva dal rifiuto del governo di dichiarare l'area dove era ubicata una riserva naturale. Il governo Piñera, a quel tempo alla sua prima presidenza, non fece la designazione chiesta dagli ambientalisti. Quando gli investigatori hanno esaminato il caso alcuni anni dopo, Piñera ha affermato di non essere stato coinvolto nella gestione delle società e di non aver nemmeno realizzato il legame della famiglia con Dominga.
Francia, inizia il processo a Zemmour
È iniziato il processo all’intellettuale francese di estrema destra Eric Zemmour, probabile candidato alla presidenza nelle elezioni di aprile. Il crimine di cui risponde è incitamento all'odio razziale, a causa dei suoi commenti sui bambini migranti non accompagnati. Zemmour ha già due precedenti condanne per odio razziale e religioso, e sta incontrando l'interesse di parte dell’elettorato francese con le sue invettive anti-Islam e anti-immigrazione.
Nagorno-Karabakh, cessate il fuoco dopo altri scontri
Martedì sera è stato raggiunto un cessate il fuoco tra Armenia e Azerbaigian, dopo una nuova mediazione russa. Gli scontri tra i paesi avevano portato alla morte di sette soldati azeri e uno armeno, e al ferimento di altre 23 persone tra azeri e armeni. Funzionari armeni hanno riferito inoltre di 24 loro militari che sono scomparsi.
La Farnesina si è detta soddisfatta della mediazione russa, e ha aggiunto: «Invitiamo le parti a garantire la tutela della popolazione civile e ad attuare ogni misura di ricostruzione della fiducia reciproca al fine di favorire il percorso verso una soluzione sostenibile, in particolare sotto gli auspici dell’Osce».
Migranti, la Bielorussia porta via le persone dal confine
La Bielorussia starebbe portando via le persone migranti accampate al confine con la Polonia. Lo sostiene la stessa guardia di frontiera polacca, che ha pubblicato un video in cui mostra migranti con borse e zaini ricevere istruzioni dalle forze bielorusse e allontanarsi dal campo improvvisato che avevano creato al confine.
Alcuni hanno però riferito che le persone migranti avrebbero portato con loro anche legname, segno che potrebbero essere spostati in un altro luogo lungo la frontiera.
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